S&P 500: l’operatività in attesa dei verbali Fed

Dopo le vendite dello scorso 11 ottobre, le quotazioni dell’S&P 500 sono riuscite a rialzare la testa, reagendo a ridosso dei supporti forniti dalla linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 6 e 9 settembre 2021 e dal livello orizzontale a 4.350 punti, ereditato dai top del 5 luglio 2021. L’approdo su questa zona di concentrazione di domanda sembra fornire un segnale positivo per i compratori, i quali avrebbero la possibilità di tornare al test della soglia psicologica dei 4.400 punti prima di accelerare verso i 4.475 punti, su cui passano la trendline disegnata con i minimi del 13 maggio e 18 giugno 2021 e la resistenza statica lasciata in eredità dai massimi del 16 agosto 2021. Per i venditori, si rivelerebbe invece positiva una flessione al di sotto dei 4.325 punti, che aprirebbe le porte ad un’accelerazione verso i 4.300 punti. Se anche quest’ultimo baluardo degli acquirenti dovesse cedere, ci sarebbe la possibilità di assistere ad una flessione verso i 4.240 punti. Da un punto di vista operativo, si potrebbe attendere un ritorno a 4.365 punti per valutare una strategia di matrice long. Lo stop loss sarebbe identificabile a 4.315 punti, mentre il target a 4.430 punti. Per quanto invece riguarda l’operatività di matrice short, questa può essere valutata con un ritorno verso la resistenza a 4.450 punti. Lo stop loss sarebbe quindi posto a 4.494 punti, mentre l’obiettivo a 4.350 punti.

Strategie long valutabili da 4.365 punti con stop loss a 4.315 punti e obiettivo a 4.430 punti.