Microchip sempre più presenti nelle nostre vite

08/08/2022 · Prodotto da Investire Certificati

Gli ultimi sviluppi geopolitici, con la visita di Taiwan da parte della Speaker della Camera americana Nancy Pelocy, rimettono sotto i riflettori il comparto dei semiconduttori, un comparto già penalizzato prima dalla guerra commerciale Usa-Cina e dopo dalla pandemia. Taiwan, con una quota del 60% della produzione mondiale, è il primo produttore globale di semiconduttori e tutto il mondo dipende da esso per la fornitura di chip. La rivoluzione tecnologica ha profondamente cambiato le esigenze delle persone e ad oggi i semiconduttori sono indispensabili in quanto alimentano i nostri smartphone, computer, elettrodomestici, ma anche le automobili. Le loro applicazioni sono in continuo aumento e ciò contribuisce a rendere questo mercato estremamente redditizio e dalle innumerevoli possibilità di sviluppo e innovazione. Negli ultimi dieci anni l’industria globale dei semiconduttori è cresciuta molto rapidamente passando da un giro d’affari di circa 280 miliardi di dollari del 2010, ai circa 450 miliardi del 2021, guidata dalla domanda di sistemi informatici e dalla crescente popolarità dell’Internet of Things. Basti pensare che solo nel 2020 sono stati fabbricati in tutto il mondo oltre 1.000 miliardi di microchip, circa 130 per ogni abitante della terra, una produzione comunque insufficiente per colmare l’enorme richiesta. L’importanza dei chip nell’economia moderna si può osservare anche da diversi provvedimenti. L’8 febbraio di quest’anno, il Parlamento Europeo ha approvato l’European Chips Act, un ambizioso provvedimento che si pone l’obiettivo di ridurre la dipendenza europea dai chip orientali, raddoppiando entro il 2030 la propria quota di produzione nel mercato dei semiconduttori, grazie a investimenti da oltre 43 miliardi di euro. A riguardo, da inizio anno STM ha già investito 2 mld di euro per aumentare la produzione di chip europei e prevede ulteriori ingenti investimenti. Ma non solo, più di recente anche gli Stati Uniti hanno approvato una legge per incrementare l’industria dei semiconduttori, dando l’ok al “Chips and Science Act”, un pacchetto di investimenti da circa 280 mld di dollari. Un modo alternativo di investire sulle società attive nella produzione di semiconduttori è quello di utilizzare i certificati d’investimento di BNP Paribas strutturati su basket di azioni. Prodotti, come per esempio i Cash Collect, che permettono di ottenere premi periodici con una protezione condizionata del capitale investito, limitando gli effetti della volatilità.

IDEE PER INVESTIRE CON I CERTIFICATI

 

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