Volatilità elevata con gli scontri in Ucraina

07/03/2022 · Prodotto da Investire Certificati

Quella passata è stata una settimana molto volatile e negativa per i principali listini internazionali, affossati dal conflitto tra Russia e Ucraina. I conflitti armati sono andati di pari passo con le sanzioni verso la Russia con l’obiettivo di isolare economicamente e commercialmente il paese sovietico. Sono volati i prezzi delle materie prime, con il petrolio WTI che ha raggiunto i 116 dollari al barile, livelli che non si vedevano dal 2011, mentre il Brent è tornato sui massimi dal 2014 a 116 dollari. Intanto incomincia a farsi sentire l’impatto della guerra sull’economia, con le stime del NIESR che evidenziano come il conflitto potrebbe portare ad una riduzione del Pil globale dell’1% entro il 2023 e nonostante l’alto livello di inflazione, potremmo non aver ancora raggiunto il picco. Sul fronte macro, l’incremento degli impieghi negli Stati Uniti a febbraio ha battuto le attese, evidenziando un solido mercato del lavoro e offrendo un parziale respiro dalle pressioni inflazionistiche con il rallentamento della crescita dei salari. I dati dovrebbero mantenere la Federal Reserve sulla strada per iniziare ad alzare i tassi di interesse, dopo che negli scorsi giorni il presidente della Fed, Jerome Powell, ha confermato l’impegno a contrastare l’inflazione con un primo intervento nella riunione del 14 marzo. Questa settimana l’attenzione sarà rivolta in particolare alla seduta di giovedì quando, oltre alla riunione della Banca centrale europea, saranno pubblicati anche i dati sull’inflazione statunitensi. Nel primo caso il focus sarà indirizzato specialmente alle nuove stime su crescita ed inflazione, che terranno conto degli effetti della guerra in Ucraina. Alla luce dell’elevata incertezza sui mercati legata al conflitto, secondo gli analisti la Bce dovrebbe mantenere un atteggiamento di cautela sul tema della normalizzazione della politica monetaria. Infine, la dinamica dei prezzi Usa dovrebbe evidenziare secondo gli esperti un’ulteriore accelerazione, la quinta consecutiva.

 

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