La tua opinione
Menu
Airbag Callable, come sfidare l'incertezza
Siamo sempre stati particolarmente prudenti sui mercati e continuiamo ad esserlo ancora oggi in quanto, evidentemente, alcune leve di rischio sembrerebbero non correttamente prezzate. L’importante rialzo dei tassi di mercato, con i Treasury decennali saliti stabilmente sopra soglia del 4%, rappresentano un primo campanello di allarme per l’Equity, per il momento però solo sulla carta. L’inflazione che ha arrestato il suo downtrend, economie solide, trimestrali con poche sorprese al ribasso, guidance sulle politiche monetarie espansive continuamente rimandate, disegnano un quadro assolutamente incerto a prescindere dal contesto geopolitico generale.
Tuttavia, bisogna osservare che in un contesto nel quale la volatilità di mercato (si faccia riferimento al benchmark del VIX) non aiuta di certo la strutturazione di prodotti Investment, la componente “funding” è ancora oggi un elemento di forte sostegno all’attività dell’industria per finanziare strutture asimmetriche.
L’esercizio per l’investitore è quello di calibrare sempre più attentamente l’asticella del rischio dei propri investimenti e in generale del proprio portafoglio, che in tale contesto andrebbe sicuramente spostata verso una più alta protezione. Abbiamo avuto modo di imparare che anche solo muovendosi dal nome commerciale dei prodotti, si può facilmente raggiungere questo obiettivo ricercando nella nomenclatura la dicitura Airbag.
Questa opzione accessoria torna decisamente utile in quanto è capace di attutire l’impatto sui prezzi del certificato in uno scenario di ribasso dei titoli sottostanti. La rinuncia a parte dei rendimenti potenziali ottenibili, perché l’opzione Airbag ha pur sempre un costo aggiuntivo in più in fase di strutturazione, nell’ottica dell’ottimizzazione del rischio-rendimento è assolutamente coerente.
Guardando all’ultima emissione firmata BNP Paribas, troviamo il giusto spunto per analizzare sempre in chiave di “resilienza” anche un’altra opzione accessoria, ovvero quella contenuta nei “callable”. Essa non nasce certamente con lo spirito di protezione, quanto piuttosto per dare un “brio” in più in termini di rendimento, che ben si coniuga con questa idea di approccio al rischio che di fatto mira a bilanciare, anche se non al 100%, il minor rendimento potenziale della struttura dotata di Airbag.
Abbiamo più volte fatto riferimento a questa opzione, che di fatto permette all’emittente di attivare solo a propria discrezione il richiamo anticipato, che non avverrà pertanto in forma automatica come nei classici autocallable. Questa concessione, che di fatto porta l’emittente in una posizione di vantaggio in quanto sarà lui a propria convenienza e valutazione a decidere sul richiamo, viene ripagata all’investitore con un mark-up sul flusso di premi che la struttura a parità di condizioni sprovvista però di opzione callable è in grado di pagare.
FOCUS AIRBAG
L'Effetto Airbag permette di contenere gli effetti negativi di eventuali ribassi dei sottostanti che compongono il paniere oltre il Livello Airbag e di limitare, in uno scenario simile, le perdite rispetto a un investimento in un classico certificate Cash Collect su azioni. Nel dettaglio, nel caso in cui, a scadenza, la quotazione dell’azione con la performance peggiore del paniere sia inferiore al livello barriera (che in questa emissione coincide sempre con il Livello Airbag) si attiva l’Effetto Airbag e l’investitore riceve un importo commisurato al valore di tale azione a scadenza moltiplicato per il Fattore Airbag.
Il Fattore Airbag è calcolato dal rapporto tra il valore Nominale 100 e il Livello Airbag. Dunque, nei Certificate con Livello Airbag pari a 60%, il Fattore Airbag è pari a 1,6667 (ovvero 100/60) mentre nei Certificate con Livello Airbag pari a 50%, il Fattore Airbag è pari a 2 (ovvero 100/50).
Ad esempio, ipotizzando un Fattore Airbag pari a 1,6667 e un valore dell'azione con la performance peggiore del paniere pari al 40%, il rimborso a scadenza del Certificate sarà pari a 66,67 € ovvero 40 moltiplicato per 1,6667.
LA NUOVA GAMMA DI BNP PARIBAS
Come già anticipato, il giusto spunto per analizzare questo filone di opzioni accessorie ce lo ha fornito BNP Paribas, che nei giorni scorsi ha portato sul mercato secondario 15 nuovi Airbag Cash Collect Callable con premi mensili compresi tra lo 0,7% (l’8,4% p.a.) e l’1,2% (il 14,40% p.a.) con barriere comprese tra il 50% e il 60% (e di conseguenza con effetto Airbag rispettivamente pari a 2 e 1,6667). Come sempre ci ha abituato, BNP Paribas si presenta con un’offerta decisamente variegata dal punto di vista del mix di sottostanti. Oltre a coprire con 5 emissioni I titoli di Piazza Affari, per altro con un occhio sempre vigile sul comparto bancario, l’attenzione si sposta sulle proposte settoriali. Non mancano infatti soluzioni sul segmento assicurativo, delle utilities, del lusso, passando poi per una soluzione sul settore della difesa, del turismo, delle energie alternative con un mix finale su tre proposte sul comparto tech americano. Ora, sulla base delle attuali quotazioni abbiamo individuate tre soluzioni su altrettanti gradi di rischio.
Partiamo dalla soluzione più aggressive che strizza l’occhio all’AI con l’Airbag Cash Collect Callable (Isin NLBNPIT298O6) su ASML, C3.AI, Micron Technology e Uipath. Certificato con scadenza massima fissata per il 25 ottobre 2028, barriera 50% e cedola mensile dell’1,2%. Interessante andare a valutare l’opzione Airbag per vedere, numeri alla mano, come viene calcolato e come impatta sul payoff a scadenza la presenza di questa opzione accessoria: in caso di -70% dai prezzi attuali del sottostante peggiore (C3.ai), la rilevazione finale sarebbe al 28,63% rispetto al fixing iniziale. Qualora non vi fosse il cuscinetto dell’airbag, il prezzo di rimborso finale sarebbe pari proprio a 28,63 euro ma, grazie al fattore airbag pari a 2, il certificato rimborserebbe 57,27 euro.
Sullo scenario Intermedio riscopriamo un grande classico bancario di Piazza Affari e scegliamo di analizzare l’Airbag Cash Collect Callable (Isin NLBNPIT298C1) su BPER, Intesa Sanpaolo e UniCredit. Struttura che promette un flusso di premi del 10,8% annuo, ovvero lo 0,9% mensile, con una barriera capitale al 60%. Fattore Airbag che scende, sulla base di quanto riportato in precedenza, da quota 2 a 1,667 e pertanto sarà leggermente meno protettivo. L’analisi di scenario mostra che sul cluster a -50% la performance negativa sarebbe di 19,7 punti percentuali, di fatto più che dimezzata.
Un buon mix tra struttura resiliente e basket difensivo la possiamo ritrovare all’interno del basket assicurativo sottostante all’Airbag Cash Collect Callable identificato con l’Isin NLBNPIT298H0, che vede come sottostanti i titoli Prudential, American International Group, Axa e Aegon. In questo caso il carattere difensivo e poco volatile della struttura, fa sì che il certificato si presenti con una barriera capitale al 60% e una cedola mensile dello 0,7%.
AVVERTENZA
La presente pubblicazione è stata preparata da CERTIFICATI E DERIVATI Srl (il Produttore), con sede legale in Via Cornelia 498 - 00166 Roma, in completa autonomia e riflette esclusivamente le opinioni e le valutazioni del Produttore. Le informazioni e le opinioni contenute nella presente pubblicazione sono state ottenute o estrapolate da fonti ritenute affidabili dal Produttore; tuttavia, il Produttore non rilascia alcuna dichiarazione o garanzia in merito alla loro accuratezza, adeguatezza o completezza. BNP Paribas e le società del gruppo BNP Paribas non si assumono alcuna responsabilità per il relativo contenuto. Gli scenari, le presunzioni di calcolo, i dati e le performance passate, i prezzi stimati, gli esempi dei potenziali ricavi o le valutazioni hanno valore meramente illustrativo/informativo, senza alcuna garanzia che tali scenari o ricavi potenziali possano verificarsi o essere conseguiti. In ogni caso, il Produttore non è responsabile per qualsiasi perdita o danno, diretto o indiretto, che possa derivare dall’utilizzo dei contenuti della presente pubblicazione.
Per informazioni su CERTIFICATI E DERIVATI Srl, in qualità di Produttore delle raccomandazioni di investimento quivi contenute, sulla presentazione delle raccomandazioni di investimento e sulle posizioni e conflitti di interesse del Produttore, si prega di cliccare su questo link.
Il produttore delle raccomandazioni di investimento originali non è BNP Paribas, né una delle altre società del gruppo BNP Paribas. Per ulteriori informazioni, clicca QUI. Le informazioni che ai sensi del Regolamento (UE) n. 596/2014 si richiedono al produttore sono fornite da una terza parte, sotto la propria responsabilità, in un’avvertenza separata, disponibile al seguente link.