Barriere profonde al 30% per puntare sul Clean Energy

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23/01/2023 · Tema di Investimento a cura di Websim - Intermonte

Il Certificate:

Potenziale prossimo premio
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Frequenza
Trimestrale
Distanza da Barriera
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Vendi
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Compra
Bid only
Variazione
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Il certificato ISIN NLBNPIT1LSX2 presenta un ottimo rapporto rischio rendimento, permettendo di investire sul comparto Clean Energy (Plug Power, Vestas, Sunrun) con barriere per premio e a scadenza al 30% degli strike. Generoso il rendimento pari al 18% annuo su base trimestrale.

 

BNP Paribas ha recentemente lanciato una nuova gamma di Low Barrier Cash Collect su panieri di azioni. Undici prodotti ben diversificati per tema d'investimento e mercato in grado di accontentare un po' tutti i palati. Di fatto si passa da certificati dedicati al mercato italiano, a temi specifici d'investimento come viaggi e tempo libero, clean energy, utilities, e-commerce e tanto altro. Ad accumunarli tutti vi è un ottimo rapporto rischio rendimento: barriere molto profonde anche al 30% degli strike, per affrontare anche crolli dei sottostanti fino ad un -70%, e rendimenti annui tutti a doppia cifra (dal 10 al 20% annuo). Trovate al link l'intera gamma, noi ci concentriamo su un certificato che permette di investire sul comparto clean energy, come noto molto volatile, ma con un prodotto a barriere veramente profonde.

Ci riferiamo al certificato ISIN NLBNPIT1LSX2 che investe su Plug Power, Vestas, Sunrun. Sicuramente un basket pepato per chi ha una propensione al rischio alta, ma che si propone come strumento intelligente per puntare sul Clean Energy, di fatto un settore molto volatile ma anche di grande interesse. Infatti, il certificato vanta una barriera a scadenza al 30% degli strike. Livelli dunque estremamente profondi a cui sono condizionati anche i premi trimestrali con memoria del 4,5%, pari ad un rendimento annuo potenziale del 18%. Memoria, lo ricordiamo, significa che se anche il certificato non dovesse pagare un premio sarà sempre possibile recuperarlo successivamente qualora, in una delle successive date di valutazione, i sottostanti quotano sopra barriera. Questo meccanismo è valido fino alla scadenza inclusa.

Il certificato vanta poi la possibilità di rimborso anticipato a partire da luglio 2023. Questo significa che nelle date di osservazione intermedie, se i titoli del basket sono sopra strike il certificato scade anticipatamente rimborsando il valore nominale più il premio del periodo ed eventuali premi non pagati, grazie all'effetto memoria.

scadenza, gennaio 2025, il certificate scade e rimborsa il capitale più il premio finale più eventuali premi non pagati, se le quotazioni dei tre titoli saranno sopra o sul livello barriera. Se invece la quotazione del worst of è inferiore al livello barriera a scadenza, il certificate paga un importo commisurato alla sua performance (con conseguente perdita, parziale o totale, del capitale investito).

Perché puntare sul Clean Energy?

Ci sono almeno due ragioni per cui puntare sul Clean Energy: perché è un megatrend inarrestabile e perché con l'inflazione che comincia a dare segnali di stabilizzazione le Banche Centrali dovrebbero cominciare a rallentare il percorso di rialzo dei tassi e persino invertire la tendenza in caso di recessione in Europa e USA.

Secondo un nuovo rapporto della società di ricerca BloombergNEF (BNEF), nel 2022 gli investimenti globali nella transizione energetica a basse emissioni di carbonio hanno raggiunto un totale di 1,1 trilioni di dollari, un nuovo record e un'enorme accelerazione rispetto all'anno precedente, in quanto la crisi energetica e le azioni politiche hanno spinto una più rapida diffusione delle tecnologie energetiche pulite. Un'altra novità: gli investimenti in tecnologie a bassa emissione di carbonio sembrano aver raggiunto la parità con i capitali investiti a sostegno dell'approvvigionamento di combustibili fossili.

Quasi tutti i settori considerati nel rapporto hanno raggiunto un nuovo livello record di investimenti nel 2022, tra cui le energie rinnovabili, lo stoccaggio dell'energia, i trasporti elettrificati, il calore elettrificato, la cattura e lo stoccaggio del carbonio (CCS), l'idrogeno e i materiali sostenibili. Solo gli investimenti nel nucleare non hanno stabilito un record, rimanendo sostanzialmente invariati. Le energie rinnovabili, che comprendono l'eolico, il solare, i biocarburanti e altre fonti rinnovabili, sono rimaste il settore più importante in termini di investimenti, raggiungendo un nuovo record di 495 miliardi di dollari impegnati nel 2022, con un aumento del 17% rispetto all'anno precedente. Tuttavia, il settore dei trasporti elettrificati, che comprende la spesa per i veicoli elettrici e le relative infrastrutture, è arrivato quasi a superare le rinnovabili, con 466 miliardi di dollari spesi nel 2022 - un impressionante aumento del 54% rispetto all'anno precedente.

L'idrogeno è il settore che ha ricevuto il minor impegno finanziario, con appena 1,1 miliardi di dollari nel 2022 (0,1% del totale), nonostante il forte interesse del settore privato e il crescente sostegno politico. L'idrogeno è tuttavia il settore in più rapida crescita, con investimenti più che triplicati rispetto all'anno precedente. Non solo, gli Stati Uniti hanno messo in cantiere l'IRA (Inflation Reduction Act) anche per spingere questo settore nei prossimi anni e l'Europa non vuole essere da meno e sta già pensando ad un piano simile.

A rendere interessante il settore però non ci sono solo ragioni relative agli economics. Infatti, il comportamento delle banche centrali da primi segnali di cambiamento, soprattutto in USA. Il mercato infatti stima un rallentamento nel rialzo dei tassi già a febbraio quando la Fed dovrebbe alzare solo di 25 bp e probabilmente il primo taglio dei tassi potrebbe arrivare da luglio 2023. Questo molto legato poi all'eventuale entrata in recessione negli USA. Recessione attesa proprio nel secondo semestre di quest'anno. È chiaro che una Fed più accomodante è positiva per l'azionario e soprattutto per i titoli tech. Il settore del Clean Energy rientra di fatto in questo segmento. Sono le società tech, growth del comparto utilities. Le prospettive, dunque, sono anche da un punto di vista congiunturale positive. Rimane sicuramente il fatto che questi titoli sono molto volatili ed è per questo che può essere una buon idea sfruttare un prodotto come quello di BNP che lascia spazio ad ampie oscillazioni dei prezzi senza inficiare premi e capitale a scadenza.

Il Certificate è soggetto ad un livello di rischio pari a 6 su una scala da 1 a 7.

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