Il punto sull'azionario

10/10/2022 · Prodotto da Investire Certificati

Settimana tutto sommato positiva per il Ftse Mib che, dopo essersi appoggiato al supporto in area 20.200 punti, ha violato al rialzo la resistenza a 20.700 punti, chiudendo nei pressi dei 20.900 punti. Tra i migliori titoli della scorsa ottava troviamo quelli del comparto oil come Saipem (+14,1%) ed Eni (+8,5%) dopo la decisione dell’Opec+ di un maxi taglio al tetto della produzione dei Paesi membri di 2 mln di barili al giorno, il massimo dall’inizio della pandemia. In spolvero anche Tenaris (+13,1%) che ha alzato la guidance per la rimanente parte dell’anno in corso: l’Ebitda margin è stimato ora al 30% rispetto al 28% del primo semestre del 2021. Secondo alcuni analisti, il miglioramento delle stime potrebbe ora spingere la società a discutere di un eventuale extra dividendo. Forti acquisti su Interpump (+6,5%) dopo aver approvato il Piano ESG 2023-2025 che prevede investimenti di circa 10 milioni di euro. Tra i peggiori dell’ottava, invece, alcune utility come Hera (-5,6%) e A2A (-2,9%). Gli aumenti da capogiro dei prezzi energetici rischiano di mettere a repentaglio la solvibilità degli utenti. In aggiunta il rialzo dei tassi reali sul mercato grava sui settori a più alto livello di indebitamento come quello delle utility. Pesante ribasso anche per Recordati (-6,3%).

TITOLI CALDI

Nella tabella sottostante possiamo vedere i 15 migliori titoli del Ftse Mib che presentano un multiplo P/E forward (stime a 12 mesi) a sconto rispetto alla media del P/E forward degli ultimi 5 anni e che, allo stesso tempo, hanno visto il maggior rialzo dell’EPS stimato (sempre forward) rispetto alla media degli ultimi 5 anni. Nella top 5 possiamo trovare Banco BPM, Unipol, Azimut, Nexi e Fineco.

 

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