Le Opportunità in Borsa

06/06/2023 · T-Finance

La Fed ha sempre più pretesti per una pausa

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Sono emersi segnali contrastanti dagli ultimi dati sul lavoro Usa

Azionario volatile nelle ultime sedute, in cui l’attenzione degli investitori è tornata a focalizzarsi sull’andamento dell’economia, in vista delle riunioni di politica monetaria di metà giugno. L’accordo raggiunto dal presidente Usa, Joe Biden, e il leader della Camera, Kevin McCarthy, per alzare il tetto del debito statunitense ha ricevuto l’approvazione della Camera e del Senato per il via libera definitivo, in tempo per scongiurare il temuto default degli Stati Uniti. Nel frattempo, sono emerse indicazioni in chiaroscuro dalla fitta serie di dati macro della scorsa settimana. I prezzi al consumo dell’eurozona, secondo la stima preliminare di maggio, hanno rallentato oltre le attese passando dal 7,0 al 6,1%, con il Cpi core in discesa dal 5,6% al 5,3%. Questo non impedirà comunque alla Bce di alzare ancora i tassi di interesse nel meeting del 15 giugno, come ribadito dalla presidente Christine Lagarde, poiché l’inflazione rimane troppo elevata. Si moltiplicano, invece, i segnali a favore di una pausa della Fed nella riunione del prossimo 14 giugno. In particolare, venerdì il rapporto sull’occupazione Usa ha evidenziato un forte livello di creazione di posti di lavoro, ma anche salari più deboli e un tasso di disoccupazione più elevato.

Sotto la lente Pil Eurozona e dati cinesi

I prossimi appuntamenti da monitorare (6 – 9 giugno)

Il radar si focalizzerà su alcuni dati macro, tra cui quelli relativi al commercio cinese, il Pil dell’eurozona, i Pmi servizi europei e la bilancia commerciale statunitense. In calendario anche le riunioni della banca centrale australiana RBA, della Bank of Canada e delle autorità monetarie di India e Polonia, che dovrebbero tutti mantenere i tassi invariati.

Piazza Affari si blocca a 27.000

Nell’ultima settimana borsistica hanno prevalso gli acquisti sull’indice Ftse Mib che è salito dello 0,9%, risollevandosi dai minimi di periodo in area 26.000 punti. Tuttavia, continua ad essere positiva la performance da inizio anno (+13,3%). Dal punto di vista tecnico, l’indice delle blue chips italiane ha tentato un rimbalzo dal supporto a 26.000 punti ma si è di nuovo bloccato di fronte alla soglia psicologica dei 27.000 punti. Si dovrà quindi aspettare un recupero di tale livello per avere un primo segnale positivo e per dare ulteriore forza al rimbalzo.

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Nuove emissioni

Nuovi Premi Fissi Cash Collect Callable su panieri

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Il funzionamento dei nuovi Certificate

BNP Paribas ha annunciato di recente l’emissione di una nuova serie di 16 Premi Fissi Cash Collect Callable su panieri azionari, di durata triennale (con scadenza fissata il 26 maggio 2026). I nuovi prodotti prevedono un premio mensile fisso compreso tra lo 0,70% e l’1,45%, indipendentemente dall’andamento dei sottostanti che compongono il paniere. Un’importante novità che caratterizza questa emissione è la possibilità per gli investitori di ricevere un rimborso anticipato del Certificate al 100% dell’Importo Nozionale a partire dal nono mese: dal 23 febbraio 2024, infatti, mensilmente, l’Emittente ha la facoltà di Richiamare Anticipatamente il Certificate dando agli investitori un preavviso di almeno 3 giorni lavorativi.

A scadenza (26 maggio 2026) si prospettano due possibili scenari:

  1. se la quotazione di tutti i titoli che compongono il paniere è maggiore o uguale al Livello Barriera (che varia dallo 40% al 50% del valore iniziale dei sottostanti), il Certificate rimborsa l’importo Nozionale e paga il premio fisso mensile;
  2. se la quotazione di almeno uno dei sottostanti è invece inferiore al Livello Barriera, il Certificate paga il premio fisso mensile più un importo commisurato alla performance del peggiore dei sottostanti (con conseguente perdita, parziale o totale, dell’importo Nozionale).

Certificate callable su panieri settoriali

La possibilità di rimborso anticipato (callability) consente di beneficiare di un’ottimizzazione del rendimento. Inoltre, gli investitori possono considerare i Premi Fissi Cash Collect Callable come una soluzione interessante per diversificare il proprio portafoglio investendo su basket di azioni che coprono diversi settori, come il comparto bancario, quello assicurativo, il settore energetico, dei viaggi o quello tecnologico.

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Obbligazioni illimity Tasso Fisso in Euro a 3 anni

Ha preso il via in questi giorni il collocamento delle nuove obbligazioni di illimity, la banca ad alto tasso tecnologico fondata e guidata da Corrado Passera. I bond, denominati in euro e dedicati anche agli investitori retail, hanno scadenza 3 anni e offrono un tasso fisso annuo lordo del 6,15%. Ecco tutti i dettagli sull’emissione, per la quale BNP Paribas agisce da dealer.

I nuovi bond illimity possono essere sottoscritti presso gli intermediari collocatori, fino a esaurimento scorte, a partire dal 22 maggio 2023 e fino al 16 giugno 2023, salvo chiusura anticipata.

Le obbligazioni corrispondono cedole semestrali calcolate a un tasso d’interesse fisso lordo annuo pari al 6,15%, al lordo delle ritenute fiscali previste per legge. Questo significa che, per ogni 100 euro di investimento nominale, ogni sei mesi verranno corrisposti 3,075 euro di interessi, a cui poi dovranno essere sottratte le imposte (26%).

Il rimborso avverrà in un’unica soluzione alla data di scadenza, fissata al 23 giugno 2026, e sarà pari al 100% del valore nominale (fermo restando il rischio di credito e l’eventuale bail-in per la gestione di crisi bancarie).

Per quanto riguarda la sede di negoziazione, gli strumenti saranno quotati sul sistema multilaterale di negoziazione EuroTLX e saranno identificate dal codice ISIN XS2471584057.

Il lotto minimo, ovvero l’importo minimo acquistabile, è pari a 100.000 euro, più multipli integrali di 1.000 euro. Per quanto riguarda il rating – ovvero il giudizio sulla capacità di far fronte al debito – assegnato da Fitch Ratings all’Emittente illimity Bank è pari a BB-.

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Temi di investimento - Cash Collect sulla maggior utility italiana

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Confermata la guidance 2023

I risultati trimestrali di Enel confermano ulteriormente la solidità del modello di business integrato. Il gruppo ha realizzato significativi progressi nell’esecuzione del piano di riposizionamento e nelle dismissioni di attività non core, superando metà del target di 21 miliardi previsto dal Piano Strategico 2023-2025. L’ampia visibilità sul prosieguo dell’anno ha consentito di confermare le guidance 2023 su Ebitda, utile netto e indebitamento. Nel primo trimestre dell’anno Enel registra la crescita dell’Ebitda ordinario a 5,5 miliardi di euro (+21,8%) e dell’utile netto ordinario a 1,5 miliardi di euro (+1,9%). I ricavi si attestano a 26,41 miliardi di euro (34,13 miliardi nel primo trimestre 2022, -22,6%), con un ribasso rispetto all’anno scorso “principalmente riconducibile a una progressiva discesa dei prezzi dell’energia a seguito della normalizzazione del contesto energetico”. Lo rende noto il gruppo energetico indicando che l’indebitamento netto scende a 58,9 miliardi di euro (-1,9%). “Gli eccellenti risultati raggiunti da Enel nel primo trimestre 2023 confermano ulteriormente la solidità del nostro modello di business integrato che ha permesso al Gruppo di affrontare con successo un inizio di decennio altamente sfidante” ha affermato l’ad di Enel, Francesco Starace, precisando che è stata “superata già la metà del target di 21 miliardi di euro di dismissioni annunciato” nella presentazione del Piano Strategico 2023-2025. Sulla base delle “ottime performance operative e finanziarie nel trimestre” Starace ha confermato “le guidance per il 2023 su Ebitda ordinario (20,4-21 mld), utile netto ordinario (6,1-6,3 mld) e indebitamento netto”.

Rendimento potenziale annuo del 6,72%

All’interno della nuova gamma di Memory Cash Collect no Autocall troviamo il Certificate sul titolo Enel. Il prodotto offre un premio mensile con effetto memoria di 0,56 euro (pari al 6,72% annuo). Per incassare la cedola è sufficiente che Enel sia pari o superiore alla barriera premio, posta al 70% del valore iniziale del sottostante. In particolare, a partire dal mese di luglio, entra in gioco l’effetto memoria che, ad ogni data di valutazione mensile, consente all’investitore di ricevere in quella data anche i premi eventualmente non incassati nelle date precedenti.

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Il Dow Jones sale a un passo più lento degli altri indici Usa. Cosa fare?

In questo 2023 i principali indici di Wall Street come S&P 500 e Nasdaq sono cresciuti molto, ma non alla stessa velocità. C’è però un indice che solo di recente è riuscito a portare il saldo positivo da inizio anno. Si tratta del Dow Jones che, secondo Pierpaolo Scandurra, Amministratore Delegato di Certificati e Derivati, “ci potrebbe essere dello spazio per salire nell’immediato di 2,5-3 punti percentuali”. Per cercare di cavalcare questa idea si possono utilizzare anche i certificati a leva dinamica. In primis, spiega Scandurra, “bisogna capire quali sono le tipologie di strumenti a disposizione. BNP Paribas mette a disposizione i certificati turbo con scadenza (da prestare attenzione per la scadenza di giugno ormai imminente ma ci sono già quelli con scadenza successiva) oppure i turbo open and cioè prodotti che danno la possibilità di investire senza avere il vincolo della scadenza e i mini future che si posizionano a metà strada perché hanno scadenze più lunghe e un meccanismo leggermente differente. Per quanto riguarda il Dow Jones, BNP Paribas mette a disposizione 68 certificati turbo e mini future su questo sottostante. In questo caso, volendo darle seguito a questa possibile operatività a rialzo sul breve periodo si può andare a cercare un long e tra i vari strumenti”. Quale può essere il criterio di selezione? Come spiega Scandurra, “abbiamo detto che in questo caso cerchiamo un trade di breve con un target non particolarmente ambizioso perlomeno sul breve periodo. Viceversa, se abbiamo un target non particolarmente ambizioso non possiamo posizionare il nostro livello di stop della posizione a valori eccessivamente bassi altrimenti avremo un rapporto rischio/rendimento che non è certamente a nostro favore”. Secondo Scandurra, “già uno strumento a leva 10 volte è assolutamente utilizzabile ed è da apprezzare su questo genere di prodotti”.

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