Scarica la versione PDF di questo articolo

Vai all’archivio

Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta caratterizzata dai rialzi. Il focus degli operatori è stato rivolto nuovamente alle Banche centrali. La Swiss National Bank ha deciso di tagliare i tassi a sorpresa, dello 0,25%, dall’1,75% all’1,5%. L’istituto si aspetta che l’inflazione rimarrà probabilmente al di sotto del 2% nel prossimo futuro. Con la mossa sui tassi, la SNB è stata la prima tra le Banche centrali che rappresentano le 10 valute più scambiate al mondo ad allentare la politica monetaria. La BoE, come da attese, ha invece lasciato i tassi al 5,25%, ma ha accennato a tagli in vista, in seguito al calo dell’inflazione più rapido del previsto. Fronte dati macro, il PMI manifatturiero dell’Eurozona di marzo ha evidenziato un calo inatteso, da 46,5 a 45,7 punti (attese a 47 punti). Il PMI dei servizi è invece salito da 50,2 a 51,1 punti, superando le stime a 50,5 punti. Il composito è risultato pari a 49,9 punti, a un passo dalla soglia di 50 che delimita l’espansione dalla contrazione. Guardando agli USA, il PMI manifatturiero si è attestato a 52,5 punti (attese a 51,7, precedente a 52,2), quello sui servizi a 51,7 (attese a 52, precedente a 52,3), mentre il composito da 52,5 a 52,2 punti. Infine, dal bollettino economico della BCE è emerso che l’istituto prevede che l’inflazione continui a scendere nei prossimi mesi, anche se a un ritmo più modesto rispetto a quello visto nel 2023. Le future decisioni della BCE saranno dipendenti dai dati e assicureranno che i tassi siano fissati a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario.

Quest’ultima seduta di contrattazioni della settimana sarà scarna per quanto riguarda la diffusione di dati macro di rilievo. Gli operatori monitoreranno gli indici IFO della Germania, relativi a marzo. Lato Banche centrali, segnaliamo gli interventi dei componenti della BCE Nagel, Holzmann, Buch e Lane, mentre fronte Fed è atteso un intervento di Bostic. Segnaliamo infine l’Euro Summit, che discuterà della situazione economica, procederà a uno scambio di opinioni sul coordinamento delle politiche e farà il punto sulla relazione dell’Eurogruppo sul futuro dell’Unione dei mercati dei capitali.

I prezzi del titolo Intesa Sanpaolo proseguono al rialzo, mantenendosi in prossimità dei 3,30 euro per azione. Nel caso dovesse verificarsi un ritracciamento, per i compratori sarà importante la difesa del livello tondo a 3 euro. In questo quadro, si potrebbe guardare al Certificato Bonus Cap con Barriera a 1,94 euro e scadenza al 20/12/2024. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 5,5% con un livello Bonus a 133 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno prosegito al ribasso, fino ad effettuare un nuovo test di area 80,40 dollari al barile. Segnali di forza sul supporto a 80,30 dollari potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long, che avrebbero come primo obiettivo area 83,20 dollari e secondo target a 84 dollari. Lato ribassista, un ritorno delle quotazioni sotto gli 80 dollari potrebbe dare il via a strategie short. Il primo obiettivo di profitto potrebbe essere a 76,30 dollari, mentre un secondo target in area 74 dollari al barile, dove transita la linea di tendenza che collega i minimi registrati il 13 dicembre e il 3 gennaio.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno virato al ribasso dopo aver effettuato la falsa rottura del livello orizzontale a 1,0940. Segnali di forza in area 1,0870 potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie di stampo long. In questo caso, l’obiettivo dei compratori potrebbe essere localizzato sulla resistenza a 1,0940. Nuovi segnali di debolezza su quest’ultimo livello invece potrebbero consentire l’implementazione di strategie short in linea con la tendenza ribassista di breve termine. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo di profitto area 1,0870 e secondo target posto a 1,0840.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno evidenziato un netto segnale di debolezza dopo aver testato area 34.600 punti. Nonostante ciò, la tendenza rimane impostata al rialzo, favorendo l’implementazione di strategie long. Segnali di forza in zona 34.140 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di posizioni long in linea con l’andamento sottostante. Il primo obiettivo potrebbe essere a 34.600 punti, mentre un target più ambizioso a 34.800 punti. Lato ribassista, la rottura del sostegno a 34.140 punti potrebbe consentire l’implementazione di posizioni short che avrebbero come primo obiettivo area 33.500 punti e secondo target a 33.000 punti.

Le quotazioni del future sul DAX si mantengono in area 18.440 punti e sembrano mirare al prossimo livello tondo a 18.600 punti. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 18.325 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long in linea con la tendenza rialzista. Il primo obiettivo di profitto potrebbe essere localizzato a 18.500 punti, mentre un target più ambizioso a 18.600 punti. Lato ribassista, un ritorno sotto i 18.200 punti potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di posizioni short. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere a 17.920 punti, mentre un secondo target a 17.700 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 hanno proseguito al rialzo dopo la violazione della resistenza statica a 5.260 punti, portandosi in area 5.300 punti. In caso di ritracciamento, segnali di forza in zona 5.260 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long. Il primo obiettivo potrebbe essere localizzato a 5.350 punti, mentre un target più ambizioso in area 5.400 punti. Lato ribassista, la violazione del sostegno orizzontale a 5.260 punti potrebbe dare il via a posizioni di stampo short. In questo caso il primo target dei venditori potrebbe essere localizzato a 5.180 punti e un secondo obiettivo sul supporto a 5.125 punti.