Scarica la versione PDF di questo articolo

Vai all’archivio

Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta caratterizzata da segni misti, mentre il rendimento del Treasury USA a 10 anni ieri ha superato il 5%, massimi dal 2007, prima di ripiegare. Trader e investitori rimangono in attesa della riunione della BCE e soprattutto delle parole del presidente Christine Lagarde in occasione della conferenza stampa. Stando a un sondaggio condotto da Reuters, il ciclo di rialzi dei tassi di interesse ha raggiunto il suo termine, tuttavia la tempistica dell’inizio dei tagli del costo del denaro risulta incerta. Secondo il 58% degli economisti intervistati, i tassi resteranno all’attuale range almeno fino a luglio 2024. In attesa del meeting, oggi al vaglio degli operatori ci saranno gli indici PMI delle principali economie dell’area euro e degli USA, relativi a ottobre. Il PMI manifatturiero dell’Eurozona è atteso in aumento a 43,5 punti rispetto alla lettura precedente a 43,4 punti, ma comunque sotto la soglia dei 50 punti che delimita la contrazione dall’espansione dell’attività. La misurazione sui servizi è attesa in leggero calo, da 48,7 a 48,6 punti, mentre il dato composito in rialzo da 47,2 a 47,4 punti. Per quanto riguarda gli USA, il mercato si aspetta che le misurazioni sul settore manifatturiero e dei servizi evidenzino un calo. La prima è attesa in flessione da 49,8 a 49,5 punti, mentre la seconda da 50,1 a 49,9 punti. Fronte trimestrali, al test dei conti oggi vi saranno, tra le altre, General Motors, General Electric, 3M, Microsoft, Visa, Alphabet, Verizon e Coca Cola per quanto riguarda gli USA, mentre in Europa focus sul settore bancario con i risultati di UniCredit e Barclays.

Oggi gli operatori monitoreranno gli indici PMI (manifatturiero, servizi e composito) di ottobre per le principali economie dell’area euro, Gran Bretagna e Stati Uniti. Per gli USA focus inoltre sull’indice manifatturiero della Fed di Richmond (ottobre). Segnaliamo infine che la Banca centrale europea pubblicherà il Bank Lending Survey e che il presidente Christine Lagarde terrà un discorso alle ore 14:30.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno recuperato terreno, portandosi sopra 1,07. La tendenza comincia a evidenziare un quadro più positivo per i compratori nel breve. Nel caso dovesse verificarsi un nuovo movimento correttivo, si potrebbe guardare al Dual Currency con Strike a 1,06 e scadenza al 17/11/2023. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annualizzato del 23,58% con un livello premio a 100,80 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno virato al ribasso dopo aver effettuato la falsa rottura della linea di tendenza che collega i minimi del 28 giugno e del 24 agosto 2023, ora transitante in area 89-90 dollari al barile. Segnali di forza in area 82 dollari al barile potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie di stampo rialzista, che avrebbero come obiettivo di profitto la zona di resistenza a 90 dollari. Lato ribassista invece, l’eventuale rottura degli 85 dollari potrebbe permettere la valutazione di strategie in vendita con obiettivo di profitto localizzabile presso l’area di concentrazione di domanda a 81-80 dollari.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno proseguito al rialzo dopo la violazione della linea di tendenza discendente che conta i massimi segnati a luglio e agosto 2023. Segnali di forza in area 1,0700 potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long, in linea con il trend di breve. In questo caso, il prossimo target delle forze rialziste potrebbe essere localizzato in prossimità della resistenza a 1,0830. Fronte ribassista invece, segnali di debolezza in area 1,0600-1,0650 potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie ribassiste che avrebbero come obiettivo di profitto l’area di concentrazione di domanda a 1,0480.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno registrato un segnale di inversione dopo aver sfiorato il supporto a 27.150 punti. Un eventuale ritorno dei corsi sopra i 27.700 punti potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di strategie di stampo long, che avrebbero come primo obiettivo la resistenza orizzontale a 28.750 punti e target più ambizioso sul livello tondo e psicologico a 29.000 punti. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in area 27.800-28.000 punti potrebbero dare il via a strategie di matrice short. In questo caso, l’obiettivo di profitto dei venditori potrebbe essere localizzato presso l’area di concentrazione di domanda a 27.600 punti.

Le quotazioni del future sul DAX hanno proseguito al ribasso, dopo la violazione del supporto orizzontale a 14.900 punti. Un recupero dei 15.000 punti potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di strategie di stampo rialzista. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere localizzato in area 15.400 punti, mentre un target più ambizioso a 15.700 punti. Lato ribassista invece, la violazione del supporto orizzontale a 14.715 punti potrebbe consentire la valutazione di strategie di stampo short. In questo caso i venditori potrebbero avere un target presso l’area di concentrazione di domanda a 14.500 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 hanno registrato un segnale di incertezza in prossimità dell’area di concentrazione di domanda a 4.235-4.200 punti. Segnali di forza presso l’area di supporto appena evidenziata potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie di stampo long. In questo caso il primo obiettivo potrebbe essere in area 4.340 punti, mentre un target più ambizioso a 4.420 punti. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 4.300 punti potrebbero consentire la valutazione di posizioni short in linea con la tendenza in atto da luglio. In questo caso, il target sarebbe posto sul supporto a 4.200 punti.