Settore petrolifero in una fase di transizione. Ecco come stare al passo con un Cash Collect

06/06/2024 · Tema di Investimento a cura di FOL

Il settore petrolifero è in una fase di trasformazione epocale, guidata dalla necessità di adattarsi a un contesto energetico globale in evoluzione. Questo approccio apre anche verso nuove opportunità di crescita e innovazione. Utilizzando i Cash Collect Certificate, prodotti finanziari in grado di conciliare in varie strutture la possibilità di crescita di valore e la salvaguardia del proprio portafoglio, è possibile prendere posizione sul settore petrolifero puntando sui titoli più promettenti. In questo contesto, alcuni titoli come Repsol, Siemens Energy, Neste Oyj e TotalEnergies hanno assunto un ruolo rilevante in questa trasformazione verso la sostenibilità ambientale.

Lo stato attuale e le prospettive future

Il settore petrolifero ha vissuto una ripresa significativa negli ultimi anni, dopo le difficoltà causate dalla pandemia di Covid-19 e dalle fluttuazioni dei prezzi del petrolio. Con l’economia globale in ripresa, la domanda di petrolio è tornata a crescere, portando a un aumento dei prezzi e dei profitti per le compagnie petrolifere. Attualmente, il settore petrolifero sta beneficiando di prezzi del petrolio relativamente alti, sostenuti da una domanda globale robusta e da una produzione controllata da parte dei principali paesi produttori. Tuttavia, le compagnie petrolifere sono anche consapevoli delle sfide a lungo termine legate alla transizione energetica globale. La crescente adozione di veicoli elettrici, l’aumento dell’efficienza energetica e le politiche governative a favore delle energie rinnovabili stanno spingendo il settore a reinventarsi.

Nel futuro prossimo, il settore continua a essere un tema di investimento interessante. I principali player in gioco stanno investendo massicciamente in tecnologie per migliorare l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di carbonio, oltre a diversificare i loro portafogli con fonti di energia rinnovabile. Questo approccio sostenibile non solo risponde alle crescenti preoccupazioni ambientali, ma apre anche nuove opportunità di crescita e innovazione. Le compagnie petrolifere continueranno così a bilanciare la produzione tradizionale di petrolio e gas con investimenti in progetti sostenibili. Le tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio, i biocarburanti e le energie rinnovabili rappresentano aree chiave di investimento. Le prospettive sono quindi di un settore in trasformazione, capace di adattarsi ai cambiamenti e di cogliere nuove opportunità di crescita.

Le società più attive nella transizione energetica

Il settore petrolifero sta attraversando una fase di transizione, con le principali compagnie che stanno ripensando i loro modelli di business per affrontare le sfide della sostenibilità e del cambiamento climatico. Repsol, Siemens Energy, Neste Oyj e TotalEnergies sono esempi di come l’industria stia evolvendo per rimanere rilevante in un futuro energetico sempre più verde.

  • Repsol è una delle principali compagnie petrolifere integrate a livello mondiale, con un impegno significativo verso la transizione energetica. Ha un piano ambizioso per raggiungere zero emissioni nette entro il 2050, investendo in progetti solari ed eolici, nonché nella produzione di biocarburanti avanzati.
  • Siemens Energy, sebbene non sia una compagnia petrolifera tradizionale, il suo ruolo nel settore è cruciale. Fornisce soluzioni tecnologiche avanzate che migliorano l’efficienza energetica e riducono le emissioni di carbonio nelle operazioni petrolifere e del gas. Le tecnologie di automazione e digitalizzazione di Siemens Energy aiutano le compagnie a ottimizzare le operazioni, migliorare la sicurezza e ridurre l’impatto ambientale.
  • Neste Oyj è una compagnia finlandese leader nella produzione di biocarburanti rinnovabili. Specializzata nel diesel rinnovabile e altri prodotti a basse emissioni di carbonio, Neste Oyj gioca un ruolo chiave nella decarbonizzazione del settore petrolifero. Le tecnologie avanzate permettono di produrre biocarburanti da materie prime rinnovabili, contribuendo significativamente alla riduzione delle emissioni di gas serra.
  • TotalEnergies, precedentemente nota come Total, è una delle principali compagnie petrolifere globali che ha intrapreso una trasformazione verso un modello di business più sostenibile. Ha ampliato il suo portafoglio di energie rinnovabili, investendo significativamente in solare, eolico e idrogeno verde. TotalEnergies mira a diventare un leader nella produzione di energia pulita, con l’obiettivo di avere il 35% del loro mix energetico proveniente da fonti rinnovabili entro il 2030. Inoltre, sta esplorando tecnologie innovative per la cattura e lo stoccaggio del carbonio, cercando di ridurre le emissioni nelle sue operazioni di estrazione e raffinazione.
 

Riassumendo, l’adozione di biocarburanti e altre soluzioni a basse emissioni, come quelle offerte da Neste Oyj, rappresenta una delle strade più promettenti per la decarbonizzazione del settore. Allo stesso tempo, aziende come Repsol e TotalEnergies stanno cercando di diventare leader nelle energie rinnovabili, sfruttando la loro esperienza e capacità finanziarie per investire in soluzioni sostenibili. Siemens, infine, con le sue tecnologie avanzate, supporta questa transizione fornendo soluzioni che migliorano l’efficienza operativa e riducono l’impatto ambientale delle attività petrolifere.

Rendimento annuo del 12% sulle big del petrolio

Un modo alternativo di investire sul settore petrolifero è quello di utilizzare i certificati d’investimento come gli Airbag Memory Cash Collect di BNP Paribas emessi di recente sul SeDeX (MTF) di Borsa Italiana. Questa nuova serie di Certificate risponde alle esigenze degli investitori che in questa fase di mercato hanno la necessità di mettere l’accento sulla protezione da potenziali ribassi dei mercati azionari. In questo senso gli Airbag sono strumenti che si distinguono per la loro capacità di protezione senza rinunciare al rendimento potenziale tipico dei Cash Collect. I nuovi prodotti sono strutturati su panieri di azioni, hanno una durata di quattro anni e offrono potenziali premi mensili con effetto memoria compresi tra lo 0,65% (7,80% annuo) e l’1,80% (21,60% annuo) dell’importo nozionale (100 euro).

I panieri dei 15 certificati della nuova serie sono costruiti per permettere all’investitore di prendere posizione tramite un unico strumento su alcune tra le più importanti realtà finanziarie ed industriali italiane e internazionali, seguendo un approccio tematico e consentendo di prendere esposizione su un’ampia varietà di settori come il tech, il settore finanziario, il comparto energetico, e l’automotive. Tra questi troviamo proprio quello (ISIN NLBNPIT23593) formato da quattro colossi attivi nel settore petrolifero: Repsol, Siemens Energy, Neste Oyj e TotalEnergies.

Nel dettaglio, il Certificate paga un premio mensile di 1 euro (12% annuo) se il valore di tutte e quattro le azioni è superiore o uguale al 60% del loro valore iniziale (più gli eventuali premi non pagati precedentemente grazie all’effetto memoria), mentre se il valore di uno dei quattro titoli è inferiore al 50% del valore iniziale, il Certificate non paga il premio e si rinvia alla data di valutazione successiva; trattenendo in memoria il premio non pagato. Inoltre, a partire dal sesto mese, qualora Repsol, Siemens Energy, Neste Oyj e TotalEnergies quotino ad un valore superiore al rispettivo valore iniziale, il Certificate scade anticipatamente, pagando, oltre al premio mensile (1 euro), l’importo nozionale (100 euro) e i precedenti premi eventualmente trattenuti in memoria.

A scadenza ulteriore protezione con l’Airbag

A scadenza (22 maggio 2028), se il Certificate non è scaduto anticipatamente, sono due gli scenari possibili:

  1. se la quotazione di tutte le azioni che compongono il paniere è pari o superiore al livello airbag (60% del valore iniziale), il Certificate rimborsa l’importo nozionale (100 euro) più il premio mensile (1 euro) e gli eventuali premi non pagati precedentemente grazie all’effetto memoria;
  2. se la quotazione di almeno una delle azioni che compongono il paniere è inferiore al livello airbag (60% del valore iniziale), si attiva l’effetto airbag (come meglio descritto di seguito) e il Certificate paga un importo commisurato al valore del paniere con performance peggiore a scadenza moltiplicato per il fattore airbag (con conseguente perdita, parziale o totale, del capitale investito). Grazie all’effetto airbag, in questo caso l’importo di rimborso non seguirà linearmente la performance del sottostante peggiore ma sarà migliorativo.

L’Effetto Airbag permette quindi di contenere gli effetti negativi di eventuali ribassi delle azioni che compongono il paniere oltre il Livello Airbag e di limitare, in tale scenario, le perdite rispetto a un investimento in un classico certificato Cash Collect su azioni. In che modo? In pratica, nel caso in cui a scadenza la quotazione dell’azione con la performance peggiore del paniere sia inferiore al livello airbag (60% del valore iniziale) si attiva l’effetto airbag e l’investitore riceve un importo commisurato al valore di tale azione a scadenza moltiplicato per il fattore airbag.

Per esempio, come nel nostro caso di livello airbag pari al 60%, nella situazione in cui il sottostante peggiore dovesse chiudere al 40% del valore iniziale (con una perdita quindi del 60% rispetto allo strike) il rimborso sarebbe pari a 66,67 euro, ovvero 40 moltiplicato per 1,6667 (contro un rimborso che sarebbe stato pari a 40 euro nel caso in cui non fosse stato presente l’effetto airbag). L’effetto airbag è quindi un ulteriore meccanismo protettivo di questo Certificate.

Di seguito le analisi di scenario a scadenza:

I giudizi degli analisti sui titoli del paniere

Il consensus raccolto da Bloomberg sui quattro titoli del paniere, che riportiamo nella tabella qui sopra, è sostanzialmente positivo. Su Repsol e Siemens Energy prevalgono nettamente le raccomandazione di acquisto (buy) rispetto a chi suggerisce di mantenere la azioni in portafoglio (hold) e solo una minoranza di analisti dice di vendere (sell). Su Neste Oyj e TotalEnergies, invece, i buy prevalgono leggermente rispetto agli hold, mentre i sell sono sempre una minoranza. Inoltre, il target price medio indica che attualmente questi quattro titoli appaiono ancora sotto-prezzati e dai quali gli analisti si aspettano potenziali upside entro i prossimi 12 mesi.

Questo rende i sottostanti del paniere idonei a strategie con un Certificate Airbag Memory Cash Collect, ovvero per chi ha una visione laterale o moderatamente rialzista di un determinato settore, come quello petrolifero. Questi certificati offrono all’investitore sia la possibilità di ricevere premi mensili anche nel caso di andamento negativo dei sottostanti, sia di cavalcare l’andamento rialzista dei mercati azionari, per ottenere un rendimento interessante al momento della scadenza anticipata (da novembre 2024) oppure alla fine della vita del prodotto dopo quattro anni (maggio 2028).

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