Energie rinnovabili pronte a crescere a ritmi vai visti. Come posizionarsi con un Maxi Cash Collect

26/10/2023 · Tema di Investimento a cura di FOL

Nel corso degli ultimi anni, le principali economie globali (dagli Stati Uniti all’India, alla Cina al Giappone) hanno avviato massicci investimenti nelle innovazioni a impatto ambientale ridotto. Esempi sono l’Inflation Reduction Act degli Stati Uniti e il Green Deal Industrial Plan dell’Unione Europea che stanno dando un particolare impulso all’aumento della capacità delle principali energie rinnovabili come eolico e solare.

Cos’è l’Inflation Reduction Act

L’Inflation Reduction Act (IRA) è il più grande investimento degli Stati Uniti nella lotta al cambiamento climatico, con circa 370 miliardi di dollari per aumentare la sicurezza, l’economicità e la sostenibilità dell’energia. Secondo la Casa Bianca, dall’approvazione dell’IRA nell’agosto del 2022, “sono stati annunciati almeno 45 miliardi di dollari di investimenti privati negli USA nel settore dei veicoli elettrici e delle batterie”. Si stima che 150 miliardi di dollari siano arrivati nel Paese per iniziative “utility-scale” di energia pulita, più di quanto speso in tutto tra il 2017 e il 2021.

Oltre agli incentivi alla produzione e alla fabbricazione, gli investimenti dell’IRA possono ricadere sulle imprese di infrastrutture in altri modi. Ad esempio, per accogliere la crescente capacità di energia rinnovabile, la rete elettrica necessita di essere aggiornata. L’infrastruttura di trasmissione e la capacità di stoccaggio sono fondamentali per gestire le fluttuazioni della produzione rinnovabile. Secondo le stime del Dipartimento dell’Energia, la capacità di trasmissione dell’energia elettrica deve aumentare del 60% entro il 2030 per raggiungere l’obiettivo dell’amministrazione Biden di un’elettricità pulita al 100% entro il 2035. Inoltre, l’IRA sostiene misure di efficienza energetica che potrebbero catalizzare la domanda di adeguamento delle strutture esistenti, per renderle conformi ai nuovi standard.

I quattro pilastri del Green Deal Industrial Plan

La prima reazione europea all’IRA ha portato alla presentazione da parte della Commissione, a gennaio 2023, della proposta del Green Deal Industrial Plan. Sulla scia delle precedenti iniziative europee e integrando gli sforzi dell’European Green Deal e del REPowerEU, il nuovo piano industriale green vuole migliorare la competitività dell’industria a zero emissioni e sostenere una più rapida transizione verso la neutralità climatica. Per raggiungere tali obiettivi sono stati individuati quattro pilastri da perseguire: un ambiente normativo prevedibile e semplificato, un’accelerazione dell’accesso ai finanziamenti, un miglioramento delle competenze e un proseguimento dello sviluppo della rete di accordi di libero scambio per catene di approvvigionamento resilienti.

Una delle iniziative più importanti del piano industriale del Green Deal mira ad aumentare la produzione di tecnologie pulite nell’UE (legge sull’industria a zero emissioni). Ciò significa aumentare la capacità produttiva dell’UE di tecnologie che sostengono la transizione verso l’energia pulita. L’obiettivo è che la capacità di produzione strategica globale delle tecnologie a zero emissioni nette dell’Unione si avvicini alla capacità di produzione o raggiunga almeno il 40% del fabbisogno annuale di diffusione entro il 2030. Ciò accelererà i progressi verso il conseguimento degli obiettivi dell’UE in materia di clima ed energia per il 2030 e la transizione verso la neutralità climatica entro il 2050. La legislazione riguarda tecnologie strategiche a zero emissioni nette disponibili sul mercato e che presentano un buon potenziale per una rapida diffusione come solare fotovoltaico, solare termico, energia eolica onshore ed energie rinnovabili offshore.

Quali sono le prospettive per l’energia eolica e solare

“Le installazioni eoliche globali potrebbero balzare a circa 110 gigawatt quest’anno rispetto a una pausa di 87 GW nel 2022, e riteniamo che un ritmo di crescita a due cifre sarà sostenuto nel 2024-26”. Lo afferma Bloomberg Intelligence (BI), secondo cui “è probabile che quasi la metà degli aumenti di capacità di quest’anno avvengano in Cina, con il più grande produttore di turbine del paese, Goldwind, destinato a incrementare la crescita dei ricavi del 16%”. Secondo BI, “le aspettative di crescita sono più tiepide per i produttori europei Vestas Environnement, ma intravediamo un potenziale miglioramento dei fondamentali nel prossimo triennio. In particolare, i profitti dei produttori di turbine potrebbero rimbalzare in modo significativo a fronte del calo dei prezzi dell’acciaio”.

Per quanto riguarda l’energia solare, secondo BI “è probabile che rimanga il segmento in più rapida crescita del settore energetico nel 2023, con la domanda potrebbe aumentare del 30-40%. Ciò segue un record del 2022, quando le capacità di energia solare globale sono aumentate di circa il 38%”. Secondo i calcoli di BI, “SunRun ed Enphase Energy, tra le aziende in più rapida crescita nel solare, potrebbero vedere i loro incrementi delle vendite superare il 30% nel 2023. I parametri di redditività di tali aziende potrebbero migliorare riducendo i costi di produzione e i vincoli della catena di approvvigionamento”. Inoltre, i piani di Stati Uniti ed Europa citati prima e le condizioni economiche sempre più favorevoli potrebbero contribuire a sostenere la crescita nel prossimo triennio.

Maxi Cash Collect, il certificato su Veolia Environnement, SunRun ed Enphase Energy

In base a quanto detto sopra, il settore delle energie rinnovabili può avere un grande potenziale e quindi essere un valido tema di investimento. Nella nuova serie di Maxi Cash Collect emessi di recente da BNP Paribas troviamo anche il certificato con ISIN NLBNPIT1VDP9 sul basket formato dai seguenti tre titoli: Veolia Environnement, SunRun ed Enphase Energy. Un prodotto che pagherà un maxi premio iniziale di 20 euro, con data di valutazione 15 dicembre 2023. Per questa emissione, il pagamento della maxi cedola avviene indipendentemente dall’andamento dei due sottostanti.

Successivamente, fino alla scadenza (19 ottobre 2026), il certificato paga un premio trimestrale di 1,50 euro (6% annuo) se, ad ogni data di valutazione intermedia, il valore di tutte le azioni che compongono il paniere è maggiore o uguale alla barriera (30% del rispettivo valore iniziale) e proseguirà la sua vita fino alla data di valutazione successiva. Tutti i premi condizionati sono dotati di effetto memoria. In particolare, grazie a questa caratteristica, eventuali premi condizionati non corrisposti nelle precedenti date di pagamento trimestrali verranno pagati alla successiva data di valutazione qualora venissero soddisfatte le condizioni di pagamento della cedola.

Scadenza del certificato con ISIN NLBNPIT1VDP9

A partire dal sesto mese di vita (aprile 2024), qualora Veolia Environnement, SunRun ed Enphase Energy quotassero al di sopra del valore iniziale nelle date di valutazione trimestrali, il certificato, oltre al pagamento del premio (1,50 euro) con effetto memoria, rimborserà anticipatamente anche l’importo nozionale (100 euro).

Alla scadenza (19 ottobre 2026), se il certificato non è stato liquidato anticipatamente, sono due gli scenari possibili. Se la quotazione di tutte le azioni che compongono il paniere è pari o superiore al livello barriera (30%), il prodotto rimborsa il 100% dell’importo nozionale (100 euro) oltre all’ultimo premio (1,50 euro) e a quelli eventualmente in memoria. Altrimenti, se la quotazione di almeno una delle azioni che compongono il paniere è inferiore al livello barriera (30%), il certificato paga un importo commisurato alla performance del titolo peggiore (con conseguente perdita, parziale o totale, del capitale investito).

Infine, il certificato è dotato di opzione Quanto che lo rende immune dall’oscillazione del cambio tra l’euro e il dollaro Usa (la valuta dei sottostanti SunRun ed Enphase Energy), neutralizzando il relativo rischio.

I giudizi degli analisti su Veolia Environnement, SunRun ed Enphase Energy

Il consensus raccolto da Bloomberg sui tre titoli del paniere, che riportiamo nella tabella qui sopra, è positivo. Più del 70% degli analisti che seguono Veolia Environnement e SunRun consigliano l’acquisto (buy), mentre la restante parte consiglio di mantenere la azioni in portafoglio (hold). Solo un esperto su SunRun consiglia di vendere (sell). Su Enphase Energy il 59% degli analisti suggerisce il buy, mentre i restanti consigliano l’hold e nessuno dice sell. Inoltre, il target price medio indica che attualmente questi titoli appaiono ampiamente sotto-prezzati e dai quali gli analisti si aspettano potenziali upside entro i prossimi 12 mesi.

Questo rende i sottostanti del paniere idonei a strategie con i certificati d’investimento come i Maxi Cash Collect, ovvero per chi ha una visione laterale o moderatamente rialzista di un determinato settore (in questo caso il settore delle energie rinnovabili) nel medio e lungo termine per ottenere un rendimento interessante al momento della scadenza anticipata oppure alla naturale scadenza (dopo tre anni).

 

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