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Le quotazioni dei principali indici di Borsa USA ed europei hanno registrato una seduta caratterizzata dai rialzi venerdì. Questa settimana il focus dei trader e degli investitori sarà rivolto al simposio annuale di Jackson Hole, che si terrà da giovedì 22 a sabato 24 agosto. L’osservato speciale sarà ovviamente il governatore della Federal Reserve, Jerome Powell. Il mercato attende indicazioni sulle prossime mosse di politica monetaria, mentre si avvicina la riunione del FOMC di settembre (17-18). I dati sull’inflazione degli Stati Uniti relativi a luglio diffusi la scorsa settimana non hanno deluso gli operatori, rafforzando le aspettative di un primo taglio dei tassi il prossimo mese. Il CPI ha rallentato al 2,9% a/a rispetto al 3% di giugno e delle attese, mentre il dato core è passato, come da attese, al 3,2% a/a dal precedente 3,3%. Su base mensile l’inflazione è cresciuta dello 0,2% sia headline che core, in linea con le attese. Secondo il CME FedWatch Tool, il mercato si aspetta da qui a fine anno un taglio complessivo di 100 punti base (un taglio da 50 pb e altri due da 25 pb). Prima del meeting, tuttavia, vi sono ancora alcuni dati che la Fed vorrà monitorare con attenzione: il deflatore PCE e i dati sul mercato del lavoro di agosto. Quello sul mercato del lavoro sarà un importante test, considerando l’effetto che ha avuto sulle Borse il report di luglio. Infatti, oltre alla stabilità dei prezzi, la Fed mira anche alla piena occupazione. È quindi probabile che sarà il mercato del lavoro, non l’inflazione, a determinare sia l’entità del taglio di settembre, sia le future mosse della Fed.

Questa prima seduta di contrattazioni della settimana risulta scarna per quanto riguarda la diffusione di dati macroeconomici di rilievo. Per gli Stati Uniti, gli operatori monitoreranno il Leading Index elaborato dal Conference Board relativo a luglio. La Bundesbank pubblicherà il suo report mensile. Guardando all’intera settimana, i trader e gli investitori attenderanno il simposio annuale di Jackson Hole, che si terrà dal 22 al 24 agosto. Per quanto riguarda i prossimi dati macro, segnaliamo che domani verranno diffusi i dati dell’inflazione dell’Eurozona (luglio) e giovedì i dati sugli indici PMI (manifatturiero, servizi e composito di agosto).

Le azioni Ferrari hanno guadagnato oltre l’8,5% la scorsa settimana, portandosi in area 418 euro e superando quindi l’importante resistenza a 410 euro. In caso di ritracciamento, per i compratori sarà importante la difesa dei 373 euro. Si potrebbe guardare al Bonus Cap con Barriera a 319,3600 euro e scadenza al 20/06/2025. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 10% con un livello Bonus a 118 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno proseguito al ribasso fino a effettuare il test del supporto a 74,60 dollari al barile. Segnali di forza su questo livello potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long, che avrebbero come primo obiettivo di profitto area 78,80 dollari. Un target più ambizioso potrebbe essere posto in prossimità della resistenza statica a 82 dollari al barile. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in area 78,80 dollari potrebbero consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso, il primo target potrebbe essere posto a 74,60 dollari e un secondo obiettivo a 71,50 dollari al barile.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno ripreso forza dopo il test del supporto statico a 1,0970. Nel caso dovesse verificarsi un ritracciamento, segnali di forza su questo sostegno potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long, che avrebbero come primo obiettivo area 1,1030, mentre un target più ambizioso potrebbe essere sul livello psicologico a 1,1070. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in area 1,1030 potrebbero consentire l’implementazione di strategie di stampo short. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo target area 1,0970 e un secondo obiettivo posto a 1,0900.

Le quotazioni del FTSE Mib si sono riportate rapidamente in area 33.040 punti, mostrando tuttavia incertezza. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 32.470 punti potrebbero permettere l’implementazione di strategie long. Il primo obiettivo potrebbe essere sulla resistenza a 33.500 punti, mentre un target più ambizioso sul livello orizzontale a 34.800 punti. Lato ribassista, segnali di debolezza in zona 33.500 punti potrebbero consentire l’implementazione di posizioni short, in linea con il trend in atto da maggio. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere a 31.600 punti e un secondo target a 30.860 punti.

Le quotazioni del future sul DAX hanno proseguito al rialzo, superando con forza la resistenza orizzontale a 18.200 punti. In caso di ritracciamento, segnali di forza in questa zona potrebbero essere sfruttati per valutare strategie long. In questo caso, il primo target potrebbe essere posto a 18.690 punti, mentre un secondo obiettivo a 18.920 punti. Lato ribassista invece, posizioni in vendita potrebbero essere valutate in caso di segnali di inversione in area 18.690 punti. In questo secondo caso, il primo obiettivo dei venditori potrebbe essere sul supporto a 18.200 punti, mentre un secondo target sul sostegno a 17.800 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 hanno proseguito al rialzo, avvicinandosi alla resistenza orizzontale a 5.600 punti. In caso di ritracciamento, segnali di forza sul supporto a 5.430 punti potrebbero permettere l’implementazione di strategie long, in linea con la tendenza sottostante. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere posto a 5.600 punti, mentre un target più ambizioso in area 5.700 punti. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 5.600 punti potrebbero dare il via a posizioni di stampo short. In questo caso, il primo target dei venditori potrebbe essere posto a 5.430 punti, mentre un secondo obiettivo a 5.270 punti.