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Le quotazioni dei principali indici di Borsa USA ed europei hanno registrato una seduta caratterizzata dai rialzi. In attesa dei verbali della Fed che verranno pubblicati domani, ma soprattutto del simposio annuale di Jackson Hole che si terrà da giovedì 22 a sabato 24, oggi gli operatori monitoreranno i dati finali dell’inflazione dell’Eurozona di luglio. Il CPI è atteso in aumento dal 2,5% al 2,6% a/a, mentre il dato core stabile al 2,9%. Un ulteriore test questa settimana sarà quello dei dati sulla crescita dei salari del 2° trimestre (giovedì), una variabile che la BCE osserverà con attenzione. In attesa della prossima riunione dell’Eurotower, da un recente sondaggio di Reuters emerge che la BCE potrebbe effettuare ancora due tagli da 25 punti base, a settembre e dicembre, portando il tasso sui depositi al 3,25%. Fronte Federal Reserve, secondo il CME FedWatch Tool, il mercato si aspetta da qui a fine anno tagli per un totale di 100 pb. Prima del meeting di settembre però vi sono ancora alcuni dati che la Fed vorrà monitorare con attenzione: il deflatore PCE e quelli sul mercato del lavoro. Questa settimana l’osservato speciale sarà il governatore Powell a Jackson Hole. Il mercato attende indicazioni sulle prossime mosse di politica monetaria, mentre si avvicina la riunione del FOMC di settembre (17-18). Intanto, la presidente della Fed di San Francisco, Mary Daly, ha detto di aver “maggiore fiducia” che l’inflazione sia sotto controllo e che sia arrivato il momento di considerare l’allentamento della politica monetaria, ma l’economia “non è in una situazione d’urgenza”. Daly ha esortato a un approccio prudente, respingendo i recenti timori per un brusco rallentamento dell’economia.

Giornata scarna di dati macroeconomici di rilievo quella odierna. Gli operatori dei mercati finanziari monitoreranno con attenzione i dati finali dell’inflazione dell’Eurozona relativi a luglio. Lato Banche centrali, segnaliamo gli interventi dei componenti della Federal Reserve Bostic e Barr. Guardando all’intera settimana invece, i trader e gli investitori attenderanno i verbali dell’ultima riunione di politica monetaria della Fed (domani) e l’inizio dei lavori del simposio di Jackson Hole, che si terrà dal 22 al 24 agosto. Venerdì pomeriggio il governatore della Federal Reserve, Jerome Powell, terrà un discorso sull’outlook economico.

Le azioni Stellantis cercano di riprendere forza dopo il test del supporto a 14,15 euro, rimanendo tuttavia ancora all’interno del trend ribassista in atto da marzo. In caso di ulteriori ribassi, per i compratori sarà importante la difesa dei 13 euro. Si potrebbe guardare al Bonus Cap con Barriera a 12,6476 euro e scadenza al 20/06/2025. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 35% con un livello Bonus a 113 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno proseguito al ribasso fino a effettuare il test del supporto a 73 dollari al barile. Segnali di forza su questo livello potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long, che avrebbero come primo obiettivo di profitto area 79 dollari. Un target più ambizioso potrebbe essere posto in prossimità della resistenza statica a 82 dollari al barile. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in area 73 dollari potrebbero consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso, il primo target potrebbe essere posto a 70,60 dollari e un secondo obiettivo a 69,50 dollari al barile.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno proseguito al rialzo, raggiungendo il livello tondo a 1,1100. Nel caso dovesse verificarsi un ritracciamento, segnali di forza in zona 1,1030 potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long, che avrebbero come primo obiettivo di profitto area 1,1100, mentre un secondo target potrebbe essere posto sulla resistenza a 1,1130. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in area 1,1130 potrebbero consentire l’implementazione di strategie di stampo short. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo target area 1,1030 e un secondo obiettivo posto a 1,0970.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno proseguito al rialzo, portandosi in area 33.260 punti. In caso di ritracciamento, segnali di forza sul supporto a 32.470 punti potrebbero permettere l’implementazione di strategie long. Il primo obiettivo potrebbe essere sulla resistenza statica a 33.500 punti, mentre un target più ambizioso sul livello orizzontale a 34.800 punti. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in zona 33.500 punti potrebbero consentire l’implementazione di posizioni short, in linea con il trend in atto da maggio. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere a 31.600 punti e un secondo target a 30.860 punti.

Le quotazioni del future sul DAX hanno proseguito al rialzo dopo la violazione della resistenza orizzontale a 18.200 punti. In caso di ritracciamento, segnali di forza in questa zona potrebbero essere sfruttati per valutare strategie long. In questo caso, il primo target potrebbe essere posto a 18.690 punti, mentre un secondo obiettivo a 18.920 punti. Lato ribassista invece, posizioni in vendita potrebbero essere valutate in caso di segnali di inversione in area 18.690 punti. In questo secondo caso, il primo obiettivo dei venditori potrebbe essere sul supporto a 18.200 punti, mentre un secondo target sul sostegno a 17.800 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 hanno proseguito al rialzo, superando la resistenza orizzontale a 5.600 punti. In caso di ritracciamento, segnali di forza su questo livello potrebbero permettere l’implementazione di strategie long, in linea con la tendenza sottostante. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere posto a 5.720 punti, mentre un target più ambizioso in area 5.800 punti. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 5.600 punti potrebbero dare il via a posizioni di stampo short. In questo caso, il primo target dei venditori potrebbe essere posto a 5.430 punti, mentre un secondo obiettivo a 5.270 punti.