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Le quotazioni dei principali indici di Borsa USA ed europei hanno registrato una seduta caratterizzata dai ribassi. I listini rimangono impostati al rialzo nel breve, mentre il sentiment degli operatori rimane ancora positivo, convinti che gli Stati Uniti non entreranno in recessione e consapevoli del fatto che la Fed inizierà a tagliare i tassi a settembre. Questa sera verranno diffusi i verbali dell’ultima riunione di politica monetaria della Fed, ma gli investitori guardano già al futuro in vista dell’inizio dei lavori al simposio di Jackson Hole e dell’intervento del presidente Powell di venerdì. Il mercato si aspetta tagli dei tassi da qui a fine anno per un totale di 100 punti base. Powell probabilmente farà capire che i tagli sono “sul tavolo”, ma con cautela, mentre la Fed attende il deflatore PCE e i dati sul mercato del lavoro di agosto. Oggi il Bureau of Labor Statistics pubblicherà la Preliminary Benchmark Revision to Establishment Survey Data, che includerà i dati sui salari non agricoli da aprile 2023 a marzo 2024. Se il rapporto dovesse rivelare un numero di posti di lavoro creati molto inferiore a quello annunciato nei rapporti mensili, potrebbero tornare i timori sulla salute del mercato del lavoro, come già visto dopo la pubblicazione del report di luglio. Fronte Eurozona, i dati finali di luglio hanno mostrato un’inflazione in leggero rialzo, al 2,6% a/a dal 2,5%, mentre il dato core si è rimasto stabile al 2,9% a/a. Un ulteriore test sarà quello di domani con i dati sulla crescita dei salari del 2°Q, una variabile che la BCE osserverà con attenzione in vista delle prossime riunioni.

Giornata scarna di dati macroeconomici di rilievo quella odierna. Gli operatori dei mercati finanziari saranno concentrati prevalentemente sugli Stati Uniti. Per gli USA, nel pomeriggio si attende la revisione preliminare annuale del benchmark payrolls da parte del Bureau of Labor Statistics, mentre in serata il focus passerà dapprima sull’asta di Treasury a 20 anni e successivamente sulla pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione di politica monetaria della Federal Reserve, anche se l’interesse dei trader e degli investitori è già rivolto al simposio di Jackson Hole, in particolare all’intervento del presidente Jerome Powell in agenda venerdì pomeriggio.

Le azioni Leonardo si sono riportate in area 22 euro grazie al rimbalzo registrato nelle ultime ottave. I prezzi rimangono all’interno dell’ampia struttura laterale-ribassista in atto da aprile. In caso di nuovi ribassi, sarà importante la difesa dei 19,80 euro. Si potrebbe guardare al Bonus Cap con Barriera a 17,7760 euro e scadenza al 20/12/2024. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 17% con un livello Bonus a 115 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno proseguito al ribasso fino a effettuare il test del supporto a 73 dollari al barile. Segnali di forza su questa zona di prezzi potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long, che avrebbero come primo obiettivo di profitto area 78-79 dollari. Un target più ambizioso potrebbe essere posto in prossimità della resistenza statica a 82 dollari al barile. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in area 73 dollari potrebbero consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso, il primo target potrebbe essere posto a 70,60 dollari e un secondo obiettivo a 69,50 dollari al barile.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno proseguito al rialzo, superando la resistenza a 1,1130. Nel caso dovesse verificarsi un ritracciamento, segnali di forza in zona 1,1030 potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long, che avrebbero come primo obiettivo di profitto area 1,1100, mentre un secondo target potrebbe essere posto sulla resistenza a 1,1130. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in area 1,1130 potrebbero consentire l’implementazione di strategie di stampo short. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo target area 1,1030 e un secondo obiettivo posto a 1,0970.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno evidenziato un segnale di debolezza dopo aver sfiorato la resistenza a 33.500 punti. In caso di ritracciamento, segnali di forza sul supporto a 32.470 punti potrebbero permettere l’implementazione di strategie long. Il primo obiettivo potrebbe essere sulla resistenza a 33.500 punti, mentre un target più ambizioso in zona 34.800 punti. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in zona 33.500 punti potrebbero consentire l’implementazione di posizioni short, in linea con il trend in atto da maggio. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere a 32.470 punti e un secondo target a 30.870 punti.

Le quotazioni del future sul DAX stazionano in area 18.440 punti, dopo la violazione del livello orizzontale a 18.200 punti. In caso di ritracciamento, segnali di forza in questa zona potrebbero essere sfruttati per valutare strategie long. In questo caso, il primo target potrebbe essere posto a 18.690 punti, mentre un secondo obiettivo a 18.920 punti. Lato ribassista invece, posizioni in vendita potrebbero essere valutate in caso di segnali di inversione in area 18.690 punti. In questo secondo caso, il primo obiettivo dei venditori potrebbe essere sul supporto a 18.200 punti, mentre un secondo target sul sostegno a 17.800 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 stazionano poco sopra al livello orizzontale a 5.600 punti, dopo otto sedute con segno verde. Segnali di forza su questo livello potrebbero permettere l’implementazione di strategie long, in linea con la tendenza sottostante. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere posto a 5.720 punti, mentre un target più ambizioso in area 5.800 punti. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 5.600 punti potrebbero dare il via a posizioni di stampo short. In questo caso, il primo target dei venditori potrebbe essere posto a 5.430 punti, mentre un secondo obiettivo a 5.270 punti.