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Le quotazioni dei principali indici di Borsa USA ed europei hanno registrato una seduta caratterizzata dai forti ribassi. Oggi l’attenzione dei trader sarà rivolta ai dati sul mercato del lavoro degli Stati Uniti di luglio. Le buste paga del settore non agricolo sono attese in crescita di 175.000 unità, in deciso calo rispetto alle 206.000 unità aggiunte a giugno. Il tasso di disoccupazione è atteso stabile al 4,1%, mentre i salari orari medi sono visti in calo al 3,7% a/a dal 3,9%. Ricordiamo che dal report di ADP diffuso questa settimana le buste paga nel settore privato sono aumentate di 122.000 unità, meno delle attese a 150.000 (il più basso incremento da inizio anno). I salari hanno registrato una crescita del 4,8% su base annuale, l’aumento minore dal luglio 2021. I dati saranno attentamente monitorati dalla Fed dopo che Powell ha affermato che è sul tavolo un taglio dei tassi a settembre. Intanto, le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono state pari a 249.000 unità, in aumento rispetto alle attese a 236.000 unità e alle 235.000 della settimana precedente. Inoltre, l’ISM manifatturiero ha deluso le aspettative: l’indice è passato da 48,5 a 46,8 a luglio, mentre le attese erano per un aumento a 48,8. Fronte Bank of England, la Banca centrale ha deciso di tagliare i tassi dal 5,25% al 5%. A votare a favore del taglio sono stati appena cinque membri contro quattro a favore di tassi invariati. Il Monetary Policy Committee continuerà a monitorare attentamente i rischi legati alla persistenza dell’inflazione e deciderà in ogni riunione il grado appropriato di restrizione della politica monetaria.

In quest’ultima seduta di contrattazioni della settimana gli operatori saranno concentrati prevalemente sugli Stati Uniti, in particolare sui dati del mercato del lavoro relativi a luglio. Focus quindi sulle buste paga del settore non agricolo (Non Farm Payrolls), tasso di disoccupazione e salario orario medio. In mattinata gli investitori monitoreranno i dati della produzione industriale e delle vendite al dettaglio dell’Italia, relativi a giugno. Fronte trimestrali, al test dei conti ci saranno Exxon Mobil, Axa e Buzzi, tra le altre.

Le azioni ENEL rimangono all’interno di un’ampia struttura laterale da maggio scorso, che vede come supporti i 6,50 e i 6,25 euro e come resistenza area 6,90 euro. Nel caso di ulteriori ribassi, per i compratori sarà importante la difesa del supporto a 6,25 euro. Si potrebbe guardare al Bonus Cap con Barriera a 5,3344 euro e scadenza al 20/12/2024. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa l’11% con un livello Bonus a 113 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno virato violentemente al ribasso dopo il test della resistenza a 78,80 dollari al barile. Nel caso di un proseguimento del ribasso, segnali di forza sul supporto a 74,60 dollari potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long, che avrebbero come primo obiettivo area 78,80 dollari. Un target molto più ambizioso potrebbe essere posto in prossimità della resistenza statica a 83 dollari al barile. Lato ribassista, nuovi segnali di debolezza in area 78,80 dollari potrebbero consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso il primo target potrebbe essere a 76 dollari e un secondo obiettivo a 74,60 dollari.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno perso terreno, fino a raggiungere il supporto orizzontale a 1,0810. Segnali di forza in questa zona potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long, che avrebbero come primo obiettivo area 1,0850, mentre un target più ambizioso potrebbe essere posto sul livello psicologico a 1,0900. Lato ribassista, nuovi segnali di debolezza in area 1,0850 potrebbero consentire l’implementazione di strategie short, in linea con il trend in atto dal 18 luglio scorso. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo di profitto area 1,0800 e un secondo target a 1,0715.

Le quotazioni del FTSE Mib sono crollate fino a raggiungere area 32.860 punti. Nel caso di ulteriori ribassi, segnali di forza in prossimità del sostegno orizzontale a 32.470 punti potrebbero dare il via a strategie long. In questo caso, il primo obiettivo di profitto potrebbe essere posto sulla resistenza a 33.500 punti, mentre un secondo target sul successivo livello statico a 34.040 punti. Lato ribassista invece, nuovi segnali di inversione in zona 33.500 punti potrebbero consentire l’implementazione di posizioni short. In questo caso, il primo obiettivo dei venditori potrebbe essere a 33.000 punti e un secondo target a 32.470 punti.

Le quotazioni del future sul DAX hanno virato al ribasso ed effettuato la violazione del supporto orizzontale a 18.200 punti. Nel caso di un ritorno al di sopra di quest’ultimo livello si potrebbero valutare strategie long con l’obiettivo di sfruttare un eventuale riassorbimento del recente movimento ribassista. Il primo target potrebbe essere posto a 18.400 punti, mentre un secondo obiettivo sulla resistenza a 18.770 punti. Lato ribassista, posizioni in vendita potrebbero essere valutate in caso di segnali di inversione in area 18.200 punti. Il primo obiettivo potrebbe essere a 18.000 punti, mentre un secondo target sul supporto a 17.800 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 si sono riportate rapidamente sul livello di supporto a 5.430 punti. Segnali di forza in questa zona potrebbero permettere l’implementazione di strategie long in linea con la tendenza di più ampio respiro. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere posto a 5.500 punti, mentre un target più ambizioso in area 5.590 punti. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in area 5.500 punti potrebbero dare il via a posizioni di stampo short. Il primo target in questo caso potrebbe essere posto a 5.430 punti, mentre un secondo obiettivo sul supporto orizzontale a 5.380 punti.