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Le quotazioni dei principali indici di Borsa USA ed europei hanno registrato una seduta caratterizzata dalle forti vendite venerdì. A catalizzare l’attenzione dei trader e degli investitori sono stati i dati sul mercato del lavoro degli Stati Uniti relativi a luglio, che hanno alimentato i timori di una recessione. La crescita dell’occupazione nel Paese ha rallentato molto più del previsto e il tasso di disoccupazione è aumentato. I salari non agricoli sono cresciuti di sole 114.000 unità nel mese, in calo rispetto alle 179.000 unità riviste al ribasso a giugno e al di sotto delle stime a 175.000. L’aumento delle buste paga di luglio è stato ben al di sotto della media di 215.000 unità negli ultimi 12 mesi. Il tasso di disoccupazione è salito al 4,3%, il più alto dall’ottobre del 2021. La retribuzione oraria media, un importante barometro dell’inflazione, è aumentata dello 0,2% nel mese e del 3,6% a/a. Entrambi i dati sono stati inferiori alle attese dello 0,3% e del 3,7% a/a. Il mercato del lavoro è stato un pilastro della forza economica del Paese negli ultimi tempi, ma di recente ha mostrato alcuni segnali di difficoltà e il rapporto di venerdì si è aggiunto ai recenti segnali contrastanti sull’economia USA, costringendo la Fed a essere più netta nel tagliare i tassi di interesse. Secondo il CME FedWatch Tool, il mercato si aspetta almeno tre riduzioni del costo del denaro da 25 punti base l’una entro la fine dell’anno. Oggi gli operatori monitoreranno i dati dei PMI dei servizi e composito e sopratutto l’ISM dei servizi, atteso in crescita a 51 da 48,8. Ricordiamo che la scorsa settimana l’ISM manifatturiero ha deluso le attese, scivolando da 48,5 a 46,8 a luglio, mentre le attese erano per un aumento a 48,8.

In questa prima seduta di contrattazioni della settimana gli operatori saranno concentrati su alcuni dati macroeconomici di rilievo riguardanti le principali economie dell’area euro e gli Stati Uniti. A catalizzare l’attenzione degli investitori saranno gli indici PMI dei servizi e composito e l’ISM dei servizi (luglio). Per l’Eurozona verranno diffusi anche i dati dei prezzi alla produzione (giugno) e la fiducia degli investitori Sentix (agosto). Lato Banche centrali segnaliamo i discorsi di Goolsbee e Daly (Federal Reserve).

Le azioni Leonardo hanno violato al ribasso l’ampia struttura laterale in essere da aprile scorso, con la rottura del supporto a 20,90 euro. Nel caso di ulteriori ribassi, per i compratori sarà importante la difesa del supporto a 19,76 euro. Si potrebbe guardare al Certificato Bonus Cap con Barriera a 17,7760 euro e scadenza al 20 dicembre 2024. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 35% con un livello Bonus a 115 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI si mantengono sotto al supporto orizzontale a 74,60 dollari al barile dopo il ribasso visto giovedì e venerdì. Un recupero di questo livello potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di strategie long, che avrebbero come primo obiettivo area 78,80 dollari. Un target molto più ambizioso potrebbe essere posto in prossimità della resistenza statica a 83 dollari al barile. Lato ribassista, nuovi segnali di debolezza in area 74,60 dollari potrebbero consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso il primo target potrebbe essere a 72,50 dollari e un secondo obiettivo a 70,70 dollari.

Le quotazioni del future su EUR/USD si sono rapidamente riportate in prossimità della resistenza orizzontale a 1,0970 grazie al balzo registrato venerdì. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 1,0900 potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long, che avrebbero come primo obiettivo area 1,0970, mentre un target più ambizioso potrebbe essere posto sul livello psicologico a 1,1000. Lato ribassista, segnali di inversione in area 1,0970 potrebbero consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo area 1,0900 e un secondo target a 1,0800.

Le quotazioni del FTSE Mib sono nuovamente crollate venerdì, fino a raggiungere area 32.000 punti. L’eventuale recupero del livello orizzontale a 32.470 punti potrebbe permettere l’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo di profitto potrebbe essere posto sulla resistenza a 33.500 punti, mentre un secondo target sul livello psicologico a 34.000 punti. Lato ribassista invece, nuovi segnali di debolezza in zona 32.470 punti potrebbero consentire l’implementazione di posizioni short. In questo caso, il primo obiettivo dei venditori potrebbe essere a 31.600 punti e un secondo target a 30.900 punti.

Le quotazioni del future sul DAX hanno proseguito al ribasso ed effettuato la violazione del supporto a 17.800 punti. Nel caso di un proseguimento delle vendite, segnali di forza in area 17.350 punti potrebbero essere sfruttati per dare il via a strategie long con l’obiettivo di sfruttare un eventuale riassorbimento del recente movimento ribassista. Il primo target potrebbe essere a 17.800 punti, mentre un secondo obiettivo a 18.200 punti. Lato ribassista, posizioni in vendita potrebbero essere valutate in caso di segnali di inversione in area 17.800 punti. Il primo obiettivo potrebbe essere a 18.000 punti, mentre un secondo target a 17.800 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 si sono riportate in prossimità del supporto orizzontale a 5.270 punti. Segnali di forza in questa zona di sostegno potrebbero permettere l’implementazione di strategie long in linea con la tendenza di più ampio respiro. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere posto a 5.430 punti, mentre un target più ambizioso in area 5.500 punti. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in area 5.360 punti potrebbero dare il via a posizioni di stampo short. Il primo target in questo caso potrebbe essere posto a 5.270 punti, mentre un secondo obiettivo sul supporto a 5.210 punti.