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Proseguono le vendite sugli indici azionari mondiali. Dopo i ribassi visti la scorsa settimana, l’ottava è iniziata con forti segni meno per le Borse internazionali. Di conseguenza, l’indice VIX è balzato al rialzo, raggiungendo livelli che non si vedevano dal marzo 2020. A pesare sul sentiment dei trader sono stati le deludenti trimestrali di alcuni colossi del settore tecnologico, come Amazon, Alphabet e Intel, i timori di una recessione dopo i dati deludenti sul mercato del lavoro USA e le tensioni in Medio Oriente. I salari non agricoli sono cresciuti di sole 114.000 unità nel mese, rispetto alle attese a 175.000 unità e al dato precedente rivisto al ribasso a 179.000 unità. Inoltre, il tasso di disoccupazione è salito a sorpresa al 4,3%, il livello più alto dall’ottobre 2021. I dati macro hanno alimentato i timori degli operatori su una possibile recessione negli Stati Uniti, dopo un atteggiamento forse troppo attendista da parte della Fed sui tagli dei tassi. Secondo il CME FedWatch Tool, la Fed potrebbe tagliare il costo del denaro di 50 punti base a settembre ed effettuare altre due riduzioni nei meeting di novembre e dicembre per un taglio complessivo tra i 100 e i 125 pb. Il presidente della Fed di Chicago, Austan Goolsbee, pur evitando l’impegno per una specifica linea d’azione, ha indicato che i tassi al livello attuale potrebbero essere troppo “restrittivi”. Secondo Goolsbee, se le condizioni economiche peggioreranno in modo significativo, la Fed “lo risolverà”. Una buona notizia è arrivata dal settore dei servizi USA, che si è espanso a un ritmo più rapido del previsto a luglio. L’ISM dei servizi si è attestato a 51,4 dal 48,8 di giugno, migliore delle stime a 51.

Giornata scarna di dati macroeconomici di rilievo quella odierna. Gli operatori saranno concentrati su alcune misurazioni riguardanti l’Eurozona e gli Stati Uniti. Per l’Eurozona si attendono le vendite al dettaglio relative a giugno, mentre per gli USA la bilancia commerciale (giugno) e l’indice GDPNow della Fed di Atlanta relativo al terzo trimestre del 2024. In serata si terrà l’asta di Treasury a tre anni, inoltre, l’U.S. Energy Information Administration (EIA) pubblicherà l’outlook sull’energia nel breve termine (STEO).

Le azioni Banco BPM hanno violato al ribasso l’ampia struttura laterale in essere da aprile scorso, con la rottura del supporto a 5,80 euro. Nel caso di ulteriori ribassi, per i compratori sarà importante la difesa del supporto a 5,40 euro. Si potrebbe guardare al Certificato Bonus Cap con Barriera a 4,4408 euro e scadenza al 20 giugno 2025. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 27% con un livello Bonus a 120 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI si mantengono sotto al supporto orizzontale a 74,60 dollari al barile dopo il ribasso visto nelle ultime tre sedute. Un recupero di questo livello potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di strategie long, che avrebbero come primo obiettivo area 78,80 dollari. Un target molto più ambizioso potrebbe essere posto in prossimità della resistenza statica a 83 dollari al barile. Lato ribassista, nuovi segnali di debolezza in area 74,60 dollari potrebbero consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso il primo target potrebbe essere a 71,70 dollari e un secondo obiettivo a 70,70 dollari.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno proseguito al rialzo fino a violare la resistenza orizzontale a 1,0970. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 1,0900 potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long, che avrebbero come primo obiettivo area 1,0970, mentre un target più ambizioso potrebbe essere posto sul livello tondo e psicologico a 1,1000. Lato ribassista, segnali di inversione in area 1,0970 potrebbero consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo di profitto area 1,0900 e un secondo target posto a 1,0800.

Le quotazioni del FTSE Mib sono nuovamente crollate ieri, fino a effettuare la falsa rottura del supporto a 30.860 punti. L’eventuale superamento dei 31.480 punti potrebbe permettere l’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo di profitto potrebbe essere posto sulla resistenza a 32.470 punti, mentre un secondo target sul successivo livello statico a 33.500 punti. Lato ribassista invece, nuovi segnali di debolezza in zona 32.470 punti potrebbero consentire l’implementazione di posizioni short. In questo caso, il primo obiettivo dei venditori potrebbe essere a 31.500 punti e un secondo target a 30.860 punti.

Le quotazioni del future sul DAX hanno proseguito al ribasso ed effettuato la falsa rottura del supporto a 17.350 punti. Nel caso di un proseguimento delle vendite, segnali di forza su questo livello potrebbero essere sfruttati per dare il via a strategie long con l’obiettivo di sfruttare un eventuale riassorbimento del recente movimento ribassista. Il primo target potrebbe essere a 17.800 punti, mentre un secondo obiettivo a 18.200 punti. Lato ribassista, posizioni in vendita potrebbero essere valutate in caso di segnali di inversione in area 17.800 punti. Il primo obiettivo potrebbe essere a 17.500 punti, mentre un secondo target a 17.350 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 hanno proseguito al ribasso fino a testare area 5.120 punti, prima di rimbalzare. Segnali di forza in area 5.270 punti potrebbero permettere l’implementazione di strategie long in linea con la tendenza di più ampio respiro. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere posto a 5.430 punti, mentre un target più ambizioso in area 5.600 punti. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in area 5.270 punti potrebbero dare il via a posizioni di stampo short. Il primo target in questo caso potrebbe essere posto a 5.180 punti, mentre un secondo obiettivo sul supporto a 5.120 punti.