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Le quotazioni dei principali indici di Borsa USA ed europei hanno registrato una seduta caratterizzata dai ribassi venerdì. L’attenzione dei trader e degli investitori è stata rivolta all’inizio della nuova stagione delle trimestrali USA, in particolare sui colossi finanziari JPMorgan Chase, BlackRock, Wells Fargo e Citigroup. A pesare sulle Borse sono stati i timori sui profitti delle società statunitensi, in particolare le stime inferiori alle attese di JPMorgan sul margine d’interesse del 2024. A pesare sul sentiment sono state anche le parole del CEO Dimon che ha mostrato cautela nei confronti dell’outlook dell’economia USA a causa di fattori di incertezza significativi come una escalation delle tensioni geopolitiche e le pressioni inflazionistiche persistenti. Inoltre, Dimon ha affermato che gli effetti dei rialzi dei tassi rimangono una incognita, in quanto “non abbiamo mai sperimentato davvero gli effetti totali di un quantitative tightening di una tale dimensione”. Oggi sarà il turno di Goldman Sachs, mentre domani di Bank of America e Morgan Stanley. Fronte dati macro, la fiducia dei consumatori USA è diminuita più del previsto ad aprile, mentre le aspettative di inflazione a 1 anno sono aumentate dal 2,9% al 3,1%. L’indice preliminare elaborato dall’Università del Michigan sul sentiment dei consumatori è sceso a 77,9 da 79,4 del mese scorso (attese a 79). Questa settimana l’attenzione degli investitori sarà rivolta ai dati sull’inflazione dell’Eurozona di marzo (finali) che verranno diffusi mercoledì. Il CPI è atteso in calo al 2,4% a/a dal 2,6%, mentre il dato core al 2,9% a/a dal 3,1% precedente.

In questa prima seduta di contrattazioni della settimana gli operatori saranno concentrati su alcuni dati macroeconomici riguardanti l’Eurozona e gli Stati Uniti. Per l’area euro si attendono i dati sulla produzione industriale (febbraio), mentre per gli USA le vendite al dettaglio (marzo), l’indice manifatturiero di New York (aprile) e l’indice NAHB (indicatore sul mercato immobiliare residenziale, aprile). Fronte Banche centrali segnaliamo i discorsi di Lane (BCE) e Williams (Fed). Guardando all’intera settimana invece, gli operatori monitoreranno i dati sull’inflazione dell’Eurozona e il Beige Book della Federal Reserve, in agenda mercoledì 17 aprile.

Il titolo STMicroelectronics rimane all’interno di una struttura laterale- ribassista che vede come supporto area 38,60 euro. Per i compratori sarà importante la difesa di questo livello per mantenere un quadro costruttivo nel breve termine. Si potrebbe guardare al Bonus Cap con Barriera a 36,6720 euro e scadenza al 21/06/2024. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 160% con un livello Bonus a 110 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI stazionano in area 86 dollari al barile, evidenziando debolezza. Nel caso di un proseguimento del ritracciamento, segnali di forza in area 83 dollari potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long. Posizioni in acquisto avrebbero come primo obiettivo di profitto area 86 dollari e secondo target a 88 dollari. Lato ribassista invece, un ritorno delle quotazioni sotto il supporto statico a 83 dollari potrebbe dare il via a strategie short. In questo caso il primo target dei venditori potrebbe essere posto a 80,30 dollari, mentre un secondo obiettivo potrebbe essere localizzato a 77 dollari.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno proseguito al ribasso violando il supporto orizzontale a 1,0760. Un recupero di questo livello potrebbe essere consentire l’implementazione di strategie long di breve contro il trend in atto da dicembre. L’obiettivo dei compratori potrebbe essere posto sulla resistenza statica a 1,0844. Lato ribassista invece, nuovi segnali di debolezza sul livello orizzontale a 1,0760 potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie short in linea con la tendenza dominante. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo area 1,0680 e secondo target posto a 1,0620.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno proseguito al ribasso effettuando la violazione del livello statico a 33.860 punti. Un recupero di area 34.200 punti potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di posizioni long in linea con il trend rialzista sottostante. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere posto a 34.600 punti, mentre un target più ambizioso sul livello tondo a 35.000 punti. Lato ribassista invece, nuovi segnali di debolezza in area 33.860 punti potrebbero consentire l’implementazione di posizioni short che avrebbero come primo obiettivo di profitto area 33.500 punti e secondo target sul supporto statico a 33.100 punti.

Le quotazioni del future sul DAX hanno proseguito al ribasso dopo la violazione del supporto statico a 18.325 punti. Un recupero di questo livello potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di strategie long in linea con la tendenza rialzista. In questo caso, il primo obiettivo di profitto dei compratori potrebbe essere localizzato a 18.600 punti, mentre un target più ambizioso a 18.800 punti. Lato ribassista, nuovi segnali di debolezza in area 18.300 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di posizioni short. In questo caso, il primo obiettivo dei venditori potrebbe essere posto a 18.100 punti, mentre un secondo target a 17.925 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 hanno violato la linea di tendenza che collega i minimi del 5 e 17 gennaio ed effettuato il test del supporto a 5.166 punti. Segnali di forza in area 5.200 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long in linea con il trend dominante. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere sulla resistenza a 5.320 punti, mentre un target più ambizioso in area 5.400 punti. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 5.280 punti potrebbero dare il via a posizioni short. Il primo target dei venditori potrebbe essere a 5.200 punti e un secondo obiettivo a 5.160 punti.

Tra le strategie proposte da Stefano Serafini nell’ultima puntata di “House of Trading – Le carte del mercato”, compare una verde su S&P 500. La strategia del componente della squadra dei trader ha come ingresso 5.275 punti, stop loss posizionato a 5.260 punti e obiettivo di profitto a 5.295 punti. Il Certificato selezionato per questo tipo di operatività è stato il Turbo Unlimited Long di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT1IAR8 e leva finanziaria fissata al momento della trasmissione pari a 4,18x. Alto il livello di convinzione, pari a quattro stelle su cinque. L’altra carta di Serafini è verde, una strategia long sul T-Bond, operazione che si aggiunge alle due strategie di Giancarlo Prisco: due long, su Barrick Gold e Dow Jones.