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Le quotazioni dei principali indici di Borsa USA ed europei hanno registrato una seduta caratterizzata da segni misti. Dal Beige Book della Federal Reserve è emerso che l’attività economica regionale è in aumento, la spesa dei consumatori è aumentata leggermente, l’attività turistica è in aumento e le vendite di case stanno migliorando in tutto il Paese. Anche l’occupazione è in aumento e i salari sono moderatamente più alti. A fronte di tutte le preoccupazioni su quando e quanto la Fed potrebbe abbassare i tassi per contenere l’inflazione, gli aumenti dei prezzi osservati dalle banche regionali sono stati in media “modesti”. La maggior parte degli intervistati ha dichiarato di aspettarsi che l’inflazione si manterrà a un ritmo moderato in futuro. Fronte Eurozona, come da attese, l’inflazione si è attestata al 2,4% a/a a marzo, mentre il dato core al 2,9% a/a. Le misurazioni sono in calo rispettivamente dal 2,6% e dal 3,1% a/a di febbraio ed hanno mostrato che il processo di disinflazione è in atto. Il fenomeno è stato confermato recentemente dalla stessa presidente della BCE, Christine Lagarde, la quale ha anche segnalato che, se questo proseguirà in linea con le attese, l’istituto sarà nelle condizioni per moderare la politica monetaria, a patto che non ci siano altri shock. Gli operatori sono sempre più convinti di un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base a giugno. Cauto il membro della BCE Robert Holzmann, che ieri ha detto che le tensioni in Medio Oriente rappresentano la più grande minaccia per un potenziale taglio dei tassi di interesse. Holzmann ha indicato le conseguenze sui prezzi dell’energia come il fattore più importante per la lotta contro l’inflazione.

Oggi gli operatori saranno concentrati su alcuni dati macroeconomici di rilievo riguardanti gli Stati Uniti. Focus sull’indice manifatturiero della Fed di Philadelphia (aprile), nuove richieste di sussidi di disoccupazione, Leading indicator (marzo) e sulle vendite di case esistenti (marzo). Fronte Banche centrali, segnaliamo gli interventi dei componenti della Banca centrale europea de Guindos, Nagel, Schnabel, Centeno, Simkus, Vujcic e dei membri della Federal Reserve Bostic, Bowman e Williams.

Il titolo Leonardo si mantiene in area 22 euro all’interno di una evidente tendenza rialzista, nonostante la recente correzione. Nel breve termine, per i compratori sarà importante la difesa del supporto a 21 euro per mantenere un quadro costruttivo. Si potrebbe guardare al Bonus Cap con Barriera a 17,7760 euro e scadenza al 20/12/2024. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 18% con un livello Bonus a 115 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno proseguito al ribasso effettuando il test del supporto a 82,60 dollari, zona dove transita anche la trendline che conta i minimi segnati il 5 febbraio e l’11 marzo. Segnali di forza in questa zona potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long. Posizioni in acquisto avrebbero come primo obiettivo di profitto area 86 dollari e secondo target a 88 dollari. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 82,60 dollari potrebbero dare il via a strategie short. In questo caso il primo target potrebbe essere posto a 80 dollari, mentre un secondo obiettivo potrebbe essere localizzato a 78 dollari.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno ripreso forza in prossimità del supporto orizzontale a 1,0620. Segnali di forza in area 1,0680 potrebbero consentire l’implementazione di strategie long di breve contro il trend in atto da dicembre. L’obiettivo dei compratori potrebbe essere posto sulla resistenza statica a 1,0758. Lato ribassista invece, nuovi segnali di debolezza su quest’ultimo livello potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie short in linea con la tendenza dominante. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo di profitto area 1,0680 e secondo target posto a 1,0620.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno effettuato un rimbalzo dopo la violazione del supporto orizzontale a 33.520 punti. Segnali di forza su questo livello potrebbero consentire l’implementazione di strategie long in linea con il trend di più ampio respiro. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere localizzato a 34.300 punti, mentre un target più ambizioso in area di massimi a 34.900 punti. Lato ribassista invece, nuovi segnali di debolezza in area 34.000 punti potrebbero consentire l’implementazione di posizioni short che avrebbero come primo obiettivo area 33.520 punti e secondo target in zona 33.100 punti.

Le quotazioni del future sul DAX si mantengono al di sopra del supporto orizzontale a 17.925 punti. Segnali di forza in quest’area potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long in linea con la tendenza rialzista di più ampio respiro. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere posto a 18.327 punti, mentre un target più ambizioso a 18.600 punti. Lato ribassista, nuovi segnali di debolezza in area 18.160 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di posizioni short. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere posto a 18.000 punti, mentre un secondo target a 17.925 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 hanno proseguito al ribasso, mantenendosi sotto al livello orizzontale a 5.125 punti. Un recupero di questo livello potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di strategie long in linea con il trend di più lungo periodo. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere localizzato sulla resistenza a 5.250 punti, mentre un target più ambizioso in area di massimi a 5.320 punti. Lato ribassista invece, nuovi segnali di debolezza in area 5.125 punti potrebbero dare il via a posizioni short. Il primo target dei venditori potrebbe essere a 5.070 punti e un secondo obiettivo a 5.020 punti.

Tra le strategie proposte da Vincenzo Penna nell’ultima puntata di “House of Trading – Le carte del mercato”, compare una rossa su Apple. La strategia del componente della squadra dei trader ha come ingresso 169,80 dollari, stop loss posizionato a 178,50 dollari e obiettivo di profitto a 161 dollari. Il Certificato selezionato per questo tipo di operatività è stato il Turbo Unlimited Short di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT1OP72 e leva finanziaria fissata al momento della trasmissione pari a 4,42x. Alto il livello di convinzione, pari a quattro stelle su cinque. L’altra carta di Vincenzo Penna è verde, una strategia long sul Natural Gas, operazione che si aggiunge alle due strategie di Nicola Duranti: uno short sull’oro e un long sul Bund.