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Le quotazioni dei principali indici di Borsa USA ed europei hanno registrato una seduta caratterizzata da segni misti venerdì, dopo lo shock dovuto alle tensioni tra Israele e Iran. Il focus degli investitori rimane focalizzato sugli sviluppi in Medio Oriente e l’impatto che questi potrebbero avere sui prezzi dell’energia. Fronte Italia, come da attese, S&P Global Ratings ha confermato il suo giudizio “BBB” con outlook stabile. Per quanto riguarda le ultime indicazioni provenienti dalla Banche centrali, il membro della BCE Joachim Nagel ha affermato che il taglio dei tassi è vicino, ma per il momento il costo del denaro deve rimanere sufficientemente alto per finire di riportare l’inflazione verso l’obiettivo. Nagel ha detto che il quadro dell’inflazione è “attualmente ampiamente in linea” con le ultime proiezioni della BCE, che prevedono un ritorno all’obiettivo del 2% nella seconda metà del 2025. “Se i dati in arrivo continueranno a confermarlo, un primo taglio dei tassi di interesse a giugno diventerà più probabile”, ha affermato. Fronte Federal Reserve invece, il presidente della Fed di Chicago, Austan Goolsbee, ha dichiarato che i progressi nella riduzione dell’inflazione si sono “arenati”. Data la forza del mercato del lavoro e i progressi compiuti nell’allentamento dell’inflazione in un arco di tempo più lungo, Goolsbee ritiene che l’attuale politica monetaria sia appropriata. La convinzione che i tassi dovranno rimanere alti più a lungo è ora la visione dominante alla Fed. Gli operatori si aspettano un primo taglio a settembre.

Questa prima seduta di contrattazioni della settimana risulta scarna di dati macroeconomici di rilievo. Gli operatori dei mercati finanziari monitoreranno i dati del Chicago Fed National Activity Index (marzo) per gli Stati Uniti e la fiducia dei consumatori dell’Eurozona (aprile). Lato Banche centrali segnaliamo i discorsi della presidente della BCE Christine Lagarde e di Villeroy. Guardando all’intera settimana, gli operatori attenderanno la carrellata di indici PMI di aprile (manifatturiero, servizi e composito) per le principali economie del Vecchio Continente e per gli USA, il PIL del primo trimestre del 2024 e il deflatore PCE degli Stati Uniti (marzo).

Il titolo STMicroelectronics rimane impostato al ribasso nel breve periodo, in particolare dai massimi segnati a metà marzo in area 44 euro. Nel caso di un proseguimento del ribasso, per i compratori sarà importante la difesa del supporto a 35 euro. Si potrebbe guardare al Bonus Cap con Barriera a 30,5235 euro e scadenza al 21/06/2024. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 49% con un livello Bonus a 114 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI rimangono impostate al ribasso nel breve termine, dopo la sessione volatile di venerdì. Segnali di forza in prossimità del supporto orizzontale a 80 dollari al barile potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long. Posizioni in acquisto avrebbero come primo obiettivo di profitto area 82,60 dollari e secondo target a 87 dollari. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in area 82,60 dollari potrebbero dare il via a strategie short in linea con il trend di breve. In questo caso il primo target potrebbe essere posto a 80 dollari, mentre un secondo obiettivo potrebbe essere localizzato a 76 dollari.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno ripreso forza dopo un nuovo test del supporto orizzontale a 1,0640. Nuovi segnali di forza in quest’area potrebbero consentire l’implementazione di strategie long di breve contro il trend in atto da dicembre. L’obiettivo dei compratori potrebbe essere posto sulla resistenza statica a 1,0758. Lato ribassista invece, nuovi segnali di debolezza su quest’ultimo livello potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie short in linea con la tendenza dominante. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo di profitto area 1,0680 e secondo target posto a 1,0630.

Le quotazioni del FTSE Mib continuano a mostrare forza a contatto con il supporto orizzontale a 33.520 punti. Segnali di forza su questo livello potrebbero consentire l’implementazione di strategie long in linea con il trend di più ampio respiro. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere localizzato a 34.300 punti, mentre un target più ambizioso in area di massimi a 34.900 punti. Lato ribassista invece, nuovi segnali di debolezza in area 34.000 punti potrebbero consentire l’implementazione di posizioni short che avrebbero come primo obiettivo area 33.520 punti e secondo target in zona 33.100 punti.

Le quotazioni del future sul DAX hanno registrato un netto segnale di inversione rialzista venerdì, dopo aver sfiorato il supporto statico a 17.540 punti. Segnali di forza in area 17.925 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long in linea con la tendenza di più ampio respiro. Il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere posto a 18.300 punti, mentre un target più ambizioso a 18.600 punti. Lato ribassista, un ritorno sotto area 17.925 punti potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di posizioni short. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere posto a 17.600 punti, mentre un secondo target a 17.540 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 hanno proseguito al ribasso, effettuando la violazione del supporto statico a 5.020 punti. Un recupero di questo livello potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di strategie long in linea con il trend di più lungo periodo. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere localizzato sulla resistenza a 5.125 punti, mentre un target più ambizioso in area 5.250 punti. Lato ribassista invece, nuovi segnali di debolezza in area 5.020 punti potrebbero dare il via a posizioni short. Il primo target dei venditori potrebbe essere a 4.960 punti e un secondo obiettivo a 4.930 punti.