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Le quotazioni dei principali indici di Borsa USA ed europei hanno registrato una seduta caratterizzata dai ribassi. Secondo il sondaggio della BCE sulle aspettative dei consumatori, l’inflazione a 1 anno si attesterà al 3,1%, al di sotto delle aspettative del 3,3% indicate un mese prima, al livello più basso dall’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina. A tre anni l’inflazione è vista invariata al 2,5%. L’inflazione effettiva è scesa al 2,6% a febbraio dal 2,8% di gennaio e la BCE prevede che continui a calare quest’anno prima di raggiungere l’obiettivo del 2% nel 2025. Oggi sono attesi i dati dell’inflazione dell’Eurozona relativi a marzo. Il CPI è visto in crescita del 2,6% in linea con la misurazione precedente, mentre il dato core al 3% in calo rispetto al 3,1% di febbraio. Dati in calo rafforzerebbero l’ipotesi degli operatori di un taglio dei tassi a giugno. Intanto, l’inflazione in Germania è scesa al 2,2% a marzo dal 2,5% di febbraio, il valore più basso da maggio 2021. Fronte USA, il report sull’occupazione elaborato da ADP fornirà i primi indizi sul mercato del lavoro in attesa di venerdì, quando verranno diffusi le Non-Farm Payrolls, tasso di disoccupazione e i salari medi orari di marzo. La variazione degli occupati nel settore privato è attesa a +148.000 unità, in crescita rispetto alle 140.000 unità di febbraio. Un altro dato importante da monitorare sarà quello dell’ISM dei servizi, atteso in leggero aumento a 52,7 punti. Nel tardo pomeriggio, ulteriori indicazioni sul futuro della politica monetaria della Fed potrebbero arrivare dal governatore Powell, quando terrà un discorso alla Stanford Society.

Oggi gli operatori saranno concentrati su alcuni dati macroeconomici di rilievo riguardanti l’Italia, l’Eurozona e gli Stati Uniti. Per l’Italia si attende il tasso di disoccupazione (febbraio), mentre per l’Eurozona i dati dell’inflazione (marzo) e del tasso di disoccupazione (febbraio). Per quanto riguarda gli USA, focus sulla variazione dell’occupazione di ADP (marzo), PMI dei servizi e composito (marzo), ISM dei servizi (marzo) e sulle scorte e la produzione di greggio. Lato Banche centrali, segnaliamo infine l’intervento del governatore della Fed, Jerome Powell, alla Stanford Society (18:10).

I prezzi del titolo UniCredit si mantengono in area 35 euro, all’interno di una evidente tendenza rialzista. Nel caso dovesse verificarsi un ritracciamento, per i compratori sarà importante la difesa del supporto a 31,60 euro. In questo quadro, si potrebbe guardare al Certificato Bonus Cap con Barriera a 20,3460 euro e scadenza al 20/12/2024. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 12% con un livello Bonus a 118 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno proseguito al rialzo, fino a portarsi in area 85 dollari al barile. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 83 dollari potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long in linea con la tendenza dominante, che avrebbero come primo obiettivo di profitto area 86 dollari e secondo target a 88 dollari. Lato ribassista invece, un ritorno delle quotazioni sotto il sostegno a 83 dollari potrebbe dare il via a strategie short. In questo caso il primo target dei venditori potrebbe essere posto a 80,30 dollari, mentre un secondo obiettivo potrebbe essere localizzato a 77 dollari.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno virato al rialzo dopo aver sfiorato il supporto orizzontale a 1,0750. Nuovi segnali di forza in area 1,0780-1,0750 potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long. In questo caso, l’obiettivo dei compratori potrebbe essere posto sulla resistenza statica a 1,0840. Lato ribassista invece, nuovi segnali di inversione sul livello precedentemente menzionato potrebbero consentire l’implementazione di strategie short in linea con la tendenza di breve termine. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo di profitto area 1,0800 e secondo target a 1,0750.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno virato al ribasso dopo il test di area 34.900 punti, tornando in area 34.300 punti. Nel caso di un proseguimento del ritracciamento, segnali di forza sul supporto a 33.860 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di posizioni long in linea con il trend sottostante. Il primo obiettivo potrebbe essere localizzato a 34.600 punti, mentre un target più ambizioso sul livello tondo a 35.000 punti. Lato ribassista, la rottura del supporto orizzontale a 33.860 punti potrebbe consentire l’implementazione di posizioni short che avrebbero come primo obiettivo di profitto area 33.500 punti e secondo target a 33.100 punti.

Le quotazioni del future sul DAX sono rapidamente tornate in area 18.500 punti dopo aver testato l’area di massimi a 18.800 punti. In caso di ritracciamento, segnali di forza in zona 18.325 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long in linea con il trend rialzista. Il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere localizzato a 18.600 punti, mentre un target più ambizioso a 18.800 punti. Lato ribassista, un ritorno delle quotazioni sotto i 18.300 punti potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di posizioni short. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere a 18.100 punti, mentre un secondo target a 17.900 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 hanno proseguito al ribasso fino a testare il supporto orizzontale a 5.250 punti. Segnali di forza su questo livello potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long in linea con il trend sottostante. Il primo obiettivo potrebbe essere posto a 5.320 punti, mentre un target più ambizioso in area 5.400 punti. Lato ribassista invece, la violazione del sostegno a 5.250 punti potrebbe consentire l’implementazione di posizioni di stampo short. In questo caso il primo target dei venditori potrebbe essere localizzato a 5.180 punti e un secondo obiettivo sul supporto orizzontale a 5.125 punti.