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Le quotazioni dei principali indici di Borsa USA ed europei hanno registrato una seduta caratterizzata da segni misti. Oggi l’attenzione dei trader e degli investitori sarà rivolta ai dati sul mercato del lavoro degli Stati Uniti di marzo. Le buste paga del settore non agricolo sono attese in crescita di 200mila unità, in calo rispetto al dato precedente a 275mila unità. Il tasso di disoccupazione è atteso stabile al 3,9%, mentre il salario medio orario è visto in calo dal 4,3% al 4,1% a/a. Ricordiamo che l’occupazione nel settore privato (ADP) aveva sorpreso gli analisti, con i nuovi posti di lavoro che sono risultati pari a 184mila unità rispetto alle 150mila attese. I dati saranno quindi attentamente monitorati dai funzionari della Fed, dopo che il governatore Powell ha affermato che, data la forza dell’economia e i progressi ottenuti sull’inflazione, la Banca centrale adotterà un approccio “wait and see” basato sui dati per determinare le prossime mosse di politica monetaria. Lato BCE, dai verbali dell’ultima riunione è emerso che l’Eurotower disporrà “in modo significativo di più dati e di più informazioni entro la riunione di giugno, specialmente per quanto riguarda le dinamiche dei salari”. Come già atteso, il primo taglio dei tassi potrebbe arrivare a giugno, mese in cui dovrebbe agire anche la Fed. I verbali hanno anche rivelato che tra i membri persistono incertezze, soprattutto riguardo la sostenibilità della disinflazione, nei servizi e nell’inflazione interna, timori alimentati dalle incerte prospettive di crescita salariale, aumento della produttività e margini di profitto.

Oggi gli operatori di mercato saranno focalizzati prevalentemente sui dati macroeconomici in arrivo dagli Stati Uniti nel primo pomeriggio. Focus sui dati del mercato del lavoro relativi a marzo: buste paga del settore non agricolo (Non Farm Payrolls), tasso di disoccupazione e salario medio orario. In mattinata, gli investitori monitoreranno i dati delle vendite al dettaglio dell’Eurozona (febbraio). Lato Banche centrali, segnaliamo i discorsi dei componenti della Federal Reserve Collins, Barkin e Bowman.

Il titolo STMicroelectronics rimane impostato al ribasso nel breve termine, in particolare dai massimi registrati a metà marzo in area 44 euro. Per i compratori sarà importante la difesa del supporto orizzontale a 38,60 euro. In questo quadro si potrebbe guardare al Certificato Bonus Cap con Barriera a 29,8690 euro e scadenza al 20/12/2024. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 22% con un livello Bonus a 121 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno proseguito al rialzo, fino al test di area 87 dollari al barile. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 83 dollari potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long in linea con la tendenza dominante. Posizioni long avrebbero come primo obiettivo di profitto area 86 dollari e secondo target a 88 dollari. Lato ribassista invece, un ritorno delle quotazioni sotto il sostegno a 83 dollari potrebbe dare il via a strategie short. In questo caso il primo target dei venditori potrebbe essere posto a 80,30 dollari, mentre un secondo obiettivo potrebbe essere localizzato a 77 dollari.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno registrato un segnale di inversione dopo il test di area 1,0900. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 1,0840 potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long. L’obiettivo dei compratori potrebbe essere posto sulla resistenza a 1,0900. Lato ribassista, segnali di inversione in prossimità della trendline che conta i massimi segnati l’8 e il 21 marzo, ora transitante a 1,0930, potrebbero consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo di profitto area 1,0840 e secondo target a 1,0760.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno registrato un timido rimbalzo dopo la sessione negativa registrata martedì. Nel caso di un proseguimento del ritracciamento, segnali di forza sul supporto a 33.860 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di posizioni long in linea con il trend sottostante. Il primo obiettivo potrebbe essere posto a 34.600 punti, mentre un target più ambizioso sul livello tondo a 35.000 punti. Lato ribassista, la rottura del supporto a 33.860 punti potrebbe consentire l’implementazione di posizioni short che avrebbero come primo obiettivo di profitto area 33.500 punti e secondo target a 33.100 punti.

Le quotazioni del future sul DAX si stanno avvicinando al supporto a 18.325 punti, livello al quale eventuali segnali di forza potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long in linea con la tendenza rialzista sottostante. In questo caso, il primo obiettivo di profitto dei compratori potrebbe essere localizzato a 18.600 punti, mentre un target più ambizioso a 18.800 punti. Lato ribassista, un ritorno delle quotazioni sotto i 18.300 punti potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di posizioni short. In questo caso, il primo obiettivo dei venditori potrebbe essere posto a 18.100 punti, mentre un secondo target sul supporto a 17.925 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 hanno proseguito al ribasso e si stanno avvicinando al supporto orizzontale a 5.166 punti, zona alla quale transita anche la trendline ascendente che collega i minimi segnati il 5 e il 17 gennaio. Segnali di forza su questo livello potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long. Il primo obiettivo potrebbe essere posto a 5.250 punti, mentre un target più ambizioso in area 5.320 punti. Lato ribassista, nuovi segnali di debolezza in area 5.250 punti potrebbero dare il via a posizioni short. Il primo target potrebbe essere localizzato a 5.166 punti e un secondo obiettivo sul supporto a 5.125 punti.