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Le quotazioni dei principali indici di Borsa USA ed europei hanno registrato una seduta caratterizzata da segni misti. I dati del mercato del lavoro degli Stati Uniti rilasciati venerdì hanno evidenziato un’economia ancora vivace e resiliente a marzo. Nei settori non agricoli si è registrato un aumento di 303mila nuovi posti di lavoro, dato ben superiore alle attese a 200mila, nonché la crescita più alta da maggio dello scorso anno. Il dato di gennaio è stato rivisto al rialzo a 256mila, mentre quello di febbraio al ribasso a 270mila unità. Il tasso di disoccupazione è sceso al 3,8% (attese al 3,9%), mentre i salari sono saliti del 4,1% a/a in linea con le attese e in calo rispetto al 4,3% del mese precedente. Gli operatori ora guardano ai prossimi dati sull’inflazione come fattore che potrà influenzare la decisione della Fed sul taglio del costo del denaro a giugno. La scorsa settimana sono aumentati i timori tra gli investitori che un forte mercato del lavoro e un’economia resiliente potrebbero mantenere la Fed in attesa più del previsto. Inoltre, il presidente della Fed di Minneapolis Neel Kashkari, ha ammesso di chiedersi se sia il caso che la Fed tagli i tassi in un contesto in cui l’inflazione rimane ostinata. I dati sui prezzi al consumo verranno diffusi mercoledì. Ad oggi, secondo il CME FedWatch Tool, i mercati continuano ad aspettarsi la prima riduzione del costo del denaro a giugno con una probabilità di circa il 50%, mentre per il meeting di luglio sale al 70%. Questa settimana l’attenzione dei trader e degli investitori, oltre ai dati macro USA, sarà rivolta anche alla riunione di politica monetaria della BCE e sulla consueta conferenza stampa della presidente Lagarde.

In questa prima giornata di contrattazioni della settimana l’agenda risulta scarna di dati macroeconomici di rilievo. Gli operatori monitoreranno i dati sulla fiducia degli investitori Sentix dell’Eurozona (aprile) e le aspettative d’inflazione dei consumatori della Fed di New York (marzo). Guardando all’intera settimana invece, gli investitori mercoledì monitoreranno i dati dell’inflazione degli Stati Uniti e i verbali dell’ultima riunione di politica monetaria della Federal Reserve, mentre giovedì si terrà la riunione della BCE e la consueta conferenza stampa della presidente Christine Lagarde.

Il titolo Banco BPM rimane impostato al rialzo, in particolare dai minimi registrati a metà gennaio scorso in area 4,60 euro. Nel breve termine, per i compratori sarà importante la difesa del supporto orizzontale a 5,65 euro. In questo quadro si potrebbe guardare al Certificato Bonus Cap con Barriera a 4,1944 euro e scadenza al 20/12/2024. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 17% con un livello Bonus a 119 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno proseguito al rialzo, fino al test di area 87 dollari al barile. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 83 dollari potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long in linea con la tendenza dominante. Posizioni long avrebbero come primo obiettivo di profitto area 86 dollari e secondo target a 88 dollari. Lato ribassista invece, un ritorno delle quotazioni sotto il sostegno a 83 dollari potrebbe dare il via a strategie short. In questo caso il primo target dei venditori potrebbe essere posto a 80,30 dollari, mentre un secondo obiettivo potrebbe essere localizzato a 77 dollari.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno registrato un segnale di inversione dopo il test di area 1,0900. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 1,0840 potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long. L’obiettivo dei compratori potrebbe essere posto sulla resistenza a 1,0900. Lato ribassista, segnali di inversione in prossimità della trendline che conta i massimi segnati l’8 e il 21 marzo, ora transitante a 1,0930, potrebbero consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo di profitto area 1,0840 e secondo target a 1,0760.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno proseguito al ribasso fino al test del supporto orizzontale a 33.860 punti. Segnali di forza su questo livello potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di posizioni long in linea con il trend rialzista sottostante. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere posto a 34.600 punti, mentre un target più ambizioso sul livello tondo a 35.000 punti. Lato ribassista invece, la rottura del supporto a 33.860 punti potrebbe consentire l’implementazione di posizioni short che avrebbero come primo obiettivo di profitto area 33.500 punti e secondo target identificabile sul sostegno a 33.100 punti.

Le quotazioni del future sul DAX hanno effettuato il test del supporto statico a 18.325 punti, livello al quale segnali di forza potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long in linea con la tendenza rialzista. In questo caso, il primo obiettivo di profitto dei compratori potrebbe essere localizzato a 18.600 punti, mentre un target più ambizioso a 18.800 punti. Lato ribassista, un ritorno delle quotazioni sotto i 18.300 punti potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di posizioni short. In questo caso, il primo obiettivo dei venditori potrebbe essere posto a 18.100 punti, mentre un secondo target a 17.925 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 hanno virato al rialzo dopo aver testato area 5.200 punti, recuperando parte delle perdite registrate durante la settimana. Segnali di forza in area 5.250 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere posto sulla resistenza a 5.320 punti, mentre un target più ambizioso in area 5.400 punti. Lato ribassista invece, nuovi segnali di debolezza in area 5.250 punti potrebbero dare il via a posizioni short. Il primo target potrebbe essere localizzato a 5.166 punti e un secondo obiettivo sul supporto a 5.125 punti.

Tra le strategie proposte da Jacopo Marini nell’ultima puntata di “House of Trading – Le carte del mercato”, compare una rossa su S&P 500. La strategia del componente della squadra degli analisti ha come ingresso 5.182 punti, stop loss posizionato a 5.275 punti e obiettivo di profitto a 5.112 punti. Il Certificato selezionato per questo tipo di operatività è stato il Turbo Unlimited Short di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT1XT02 e leva finanziaria fissata al momento della trasmissione pari a 12,76x. Medio il livello di convinzione, pari a tre stelle su cinque. L’altra carta di Marini è ancora rossa, una strategia short sull’oro, operazione che si aggiunge alle due strategie di Riccardo Designori: due long, su Snam e argento.