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Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta caratterizzata da segni misti venerdì. Dopo gli appuntamenti con le riunioni di politica monetaria della Federal Reserve, BCE e BoE, sono arrivate nuove indicazioni dai banchieri centrali. Il presidente della Fed di New York, John Williams, ha affermato che i tagli dei tassi al momento non sono argomento di discussione per la banca centrale USA. “Non stiamo davvero parlando di tagli dei tassi in questo momento. Siamo molto concentrati sulla questione che abbiamo di fronte, che, come ha detto il presidente Powell, è: abbiamo portato la politica monetaria a un orientamento sufficientemente restrittivo per garantire che l’inflazione torni al 2%? Questa è la domanda che abbiamo davanti”, ha detto alla CNBC. Il banchiere ha affermato che la Fed rimarrà dipendente dai dati e, se la tendenza al ribasso dell’inflazione dovesse invertirsi, è pronta a inasprire nuovamente la politica monetaria. Mercoledì scorso la Banca centrale USA ha lasciato i tassi fermi nella sua ultima riunione dell’anno. Gli analisti si aspettano tagli ai tassi ad una mediana del 4,6% entro la fine del 2024, ovvero tre riduzioni da 25 punti base rispetto all’attuale range tra il 5,25% e il 5,5%. Questa settimana l’attenzione degli operatori sarà focalizzata, tra gli altri dati, sulle letture del PIL degli Stati Uniti relativo al terzo trimestre del 2023 e soprattutto sull’inflazione dell’Eurozona e il deflatore PCE degli USA, proprio dopo le decisioni della scorsa settimana dei governatori della BCE e Fed.

Giornata scarna di dati macroeconomici di rilievo quella odierna. Oggi gli operatori saranno concentrati sugli indici IFO della Germania (dicembre) e sull’indice NAHB degli Stati Uniti (dicembre). Lato Banche centrali si attendono i discorsi dei componenti della BCE Schnabel, Vujcic, Wunsch.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno virato al ribasso dopo aver raggiunto il livello psicologico a 1,10. La struttura tecnica rimane a favore dei compratori nel breve fino a quando sarà difeso il supporto a 1,0770. Nel caso di un proseguimento del ribasso, si potrebbe guardare al Dual Currency con Strike a 1,09 e scadenza al 19/01/2024. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annualizzato del 12,31% con un livello premio a 100,60 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno effettuato un rimbalzo dopo aver testato area 68 dollari al barile. Un eventuale recupero dei 72,40 dollari potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di strategie di stampo long, che avrebbero come obiettivo di profitto la resistenza a 76 dollari. Lato ribassista invece, nuovi segnali di debolezza in area 72,60 dollari al barile potrebbero permettere la valutazione di strategie short, in linea con la tendenza in atto da fine settembre 2023. In questo caso il primo obiettivo dei venditori potrebbe essere localizzato a 68 dollari, mentre un target più ambizioso presso il supporto orizzontale a 64,70 dollari.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno virato al ribasso dopo aver testato il livello psicologico a 1,1000. Nel caso di un proseguimento del movimento ribassista, segnali di forza in area 1,0900 potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long in linea con la tendenza in atto da ottobre. In questo caso l’obiettivo dei compratori potrebbe essere localizzato in prossimità della resistenza a 1,1000. Fronte ribassista invece, segnali di debolezza in area 1,1000 potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie short. In questo caso posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo area 1,0900 e target più ambizioso a 1,0770.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno proseguito al rialzo la scorsa settimana, riuscendo così a difendere la barriera tonda e psicologica dei 30.000 punti. Nelle ultime sedute di contrattazione i corsi hanno però evidenziato debolezza. In caso di ritracciamento quindi, posizioni in acquisto potrebbero essere valutate da area 29.700 punti o sul successivo supporto orizzontale in zona 29.100 punti. In entrambi i casi l’obiettivo dei compratori potrebbe essere localizzato in area 30.650 punti. Lato short, posizioni in vendita potrebbero essere valutate da area 30.700 punti con stop loss stretto e primo obiettivo di profitto a 29.700 punti.

Le quotazioni del future sul DAX continuano a evidenziare segnali di debolezza dopo il test di area 17.200 punti. Segnali di forza in area 16.900 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long in linea con il trend ascendente di breve termine. Il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere posto in area 17.000 punti, mentre il successivo a 17.200 punti. Lato ribassista invece, un ritorno dei corsi sotto i 16.800 punti, potrebbe essere sfruttato per posizioni short. In questo caso il primo obiettivo dei venditori potrebbe essere localizzato a 16.600 punti e target più ambizioso sul sostegno a 16.230 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 si mantengono in area 4.770 punti. In caso di ritracciamento, segnali di forza in zona 4.730 punti potrebbero permettere l’implementazione di strategie di matrice long in linea con la tendenza rialzista di breve termine. In questo caso il primo obiettivo di profitto dei compratori potrebbe essere localizzato a 4.800 punti, mentre un target più ambizioso a 4.850 punti. Lato ribassista invece, l’eventuale rottura del supporto orizzontale a 4.650 punti potrebbe consentire la valutazione di posizioni short. In questo caso l’obiettivo di profitto dei venditori potrebbe essere sul sostegno a 4.590 punti.