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Le quotazioni dei principali indici di Borsa USA ed europei hanno registrato una seduta caratterizzata dai rialzi venerdì. L’attenzione dei trader è stata rivolta ai dati dell’inflazione dell’Eurozona, aumentata al 2,3% a novembre (flash) dal 2% di ottobre, come da attese. Il dato core è rimasto stabile al 2,7% a/a (stime al 2,8%). Su base mensile l’inflazione è diminuita dello 0,3% rispetto al -0,2% atteso (+0,3% a ottobre). L’inflazione dei servizi è passata dal 4% al 3,9%. I dati non dovrebbero modificare il dibattito tra i funzionari della BCE, mentre gli operatori si aspettano un taglio dei tassi di 25 punti base questo mese. Questa settimana il focus degli operatori sarà rivolto agli indici PMI, ISM e al mercato del lavoro USA. Oggi verranno diffusi gli indici PMI e ISM manifatturiero di novembre. Il PMI dell’Eurozona è atteso in calo da 46 a 45,2 punti, già in contrazione dal luglio 2022. Il PMI e l’ISM USA sono attesi in aumento, rispettivamente da 48,5 a 48,8 e da 46,5 a 47,5. Per quanto riguarda il mercato del lavoro degli Stati Uniti, le Non Farm Payrolls sono attese a 183mila unità dalle sole 12mila aggiunte a ottobre a causa dell’impatto degli uragani e scioperi. Il tasso di disoccupazione è atteso stabile al 4,1%, mentre i salari medi orari sono visti crescere dello 0,3% m/m (+0,4% a ottobre) e del 4% a/a, stabile rispetto a ottobre. I dati di venerdì saranno attentamente monitorati dalla Fed, in attesa dell’ultima riunione dell’anno. I mercati al momento si aspettano un taglio dei tassi di 25 punti base con una probabilità di circa il 66% (CME FedWatch Tool), che li porterebbe al range 4,25%-4,5%.

In questa prima seduta di contrattazioni della settimana, gli operatori saranno concentrati su diversi dati macroeconomici di rilievo riguardanti le principali economie dell’area euro, Gran Bretagna e gli Stati Uniti. A catalizzare l’attenzione saranno gli indici PMI manifatturiero e l’ISM manifatturiero (novembre). Per l’Italia si attendono anche il tasso di disoccupazione (ottobre) e il PIL del terzo trimestre. Per l’Eurozona verrà rilasciato anche il tasso di disoccupazione (ottobre). Fronte Banche centrali, segnaliamo gli interventi di Lagarde (BCE), Waller e Williams (Federal Reserve).

Le azioni Stellantis rimangono all’interno della fase laterale in atto da ottobre, che vede come supporto area 11,75 euro e come resistenza zona 13,36 euro. Nel caso di nuovi ribassi, sarà importante la difesa del sostegno a 11,75 euro. Si potrebbe considerare il Certificato Bonus Cap con Barriera a 9,8448 euro e scadenza al 20/06/2025. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 21% con un livello Bonus a 113 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI si mantengono in area 68 dollari al barile dopo il ribasso visto la scorsa ottava. Nel caso di un proseguimento del movimento negativo, segnali di forza in area 66,60 dollari potrebbero essere sfruttati per valutare strategie long. Posizioni in acquisto avrebbero come primo obiettivo area 71,50 dollari. Un secondo target potrebbe essere sulla resistenza orizzontale a 72,80 dollari al barile. Lato ribassista, segnali di inversione in area 70 dollari potrebbero consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso, il primo target potrebbe essere in area 68 dollari e il successivo sul supporto a 66,60 dollari.

Le quotazioni del future su EUR/USD si mantengono sopra al supporto orizzontale a 1,0508. Nuovi segnali di forza su questo livello potrebbero permettere l’implementazione di strategie long, che avrebbero come primo obiettivo di profitto area 1,0620. Un secondo target potrebbe essere posto sulla resistenza statica a 1,0785. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in area 1,0620 potrebbero consentire l’implementazione di strategie short, in linea con la tendenza in atto da fine settembre. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo di profitto area 1,0508 e un secondo target sul sostegno a 1,0340.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno proseguito al rialzo, in scia al rimbalzo registrato dal supporto a 32.820 punti. Segnali di forza sul livello orizzontale a 33.124 punti potrebbero consentire l’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere posto in area 33.700 punti, mentre un secondo target sulla resistenza orizzontale a 34.735 punti. Lato ribassista, segnali di inversione in area 33.700 punti potrebbero consentire l’implementazione di posizioni short. In questo caso, il primo obiettivo dei venditori potrebbe essere sul supporto a 33.124 punti e un secondo target a 32.820 punti.

Le quotazioni del future sul DAX hanno proseguito al rialzo, fino a testare la resistenza a 19.670 punti. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 19.400 punti potrebbero permettere l’implementazione di strategie long, in linea con la tendenza rialzista in atto da agosto. Il primo target potrebbe essere posto sulla resistenza a 19.670 punti, mentre un secondo obiettivo sul livello tondo a 20.000 punti. Lato ribassista, posizioni in vendita potrebbero essere valutate in caso di segnali di debolezza in area 19.670 punti. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere a 19.300 punti e un secondo target sul supporto a 19.050 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 si mantengono in prossimità della resistenza orizzontale a 6.050 punti. In caso di ritracciamento, segnali di forza sul supporto a 5.925 punti potrebbero permettere l’implementazione di strategie long, in linea con la tendenza di fondo. Il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere posto in area di massimi a 6.050 punti, mentre un target più ambizioso sul livello tondo a 6.100 punti. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 6.050 punti potrebbero dare il via a posizioni short. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere in area 5.925 punti e un secondo target a 5.850 punti.