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Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta caratterizzata dai rialzi. Mentre gli operatori attendono i dati sull’inflazione degli Stati Uniti e dell’Eurozona, la fiducia dei consumatori USA elaborata dal Conference Board è scesa a 106,7 punti a febbraio, rispetto ai 110,9 punti di gennaio. Il calo si è verificato dopo tre mesi consecutivi di aumenti. Tuttavia, poiché gennaio è stato rivisto al ribasso da 114,8, i dati indicano che non vi è stato un sostanziale aumento della fiducia all’inizio dell’anno. “Il declino della fiducia dei consumatori a febbraio ha interrotto un aumento di tre mesi, riflettendo la persistente incertezza sull’economia americana”, ha affermato Dana Peterson, Capo economista presso il Conference Board. Oggi gli operatori monitoreranno il PIL degli Stati Uniti relativo al 4° trimestre 2023, atteso in crescita del 3,3% (+4,9 nel 3° trimestre). Di recente S&P Global Ratings ha corretto in modo significativo la sua stima di crescita per il 2024. L’agenzia ora prevede una crescita del PIL del 2,4% nel 2024, in aumento dall’1,5% della sua precedente previsione. In questo contesto, il presidente della Fed di Kansas City, Jeffrey R. Schmid, ha di recente affermato che la Federal Reserve dovrebbe essere paziente nel tagliare i tassi mentre l’inflazione è ancora al di sopra del 2% e il mercato del lavoro rimane tonico. Le parole di Schmid sono in linea con le ultime dichiarazioni dei funzionari della Fed, che hanno segnalato di voler mantenere i tassi stabili fino a quando non avranno maggiore fiducia che l’inflazione si stia dirigendo verso il target del 2%.

Oggi gli operatori saranno concentrati su alcuni dati macroeconomici di rilievo riguardanti l’Italia, Eurozona e gli Stati Uniti. Per il Belpaese e l’Eurozona si attendono alcuni indicatori di fiducia (aziende e consumatori, febbraio), mentre per gli USA gli investitori monitoreranno il PIL del 4° trimestre 2023, bilancia commerciale di beni (gennaio) e i dati comunicati dall’EIA sulle scorte e la produzione di greggio. Lato Banche centrali segnaliamo gli interventi dei componenti della Federal Reserve Bostic, Collins e Williams.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno virato al ribasso dopo il test della linea di tendenza che collega i massimi registrati il 28 dicembre e il 22 febbraio, tornando in area 1,0835. In questo quadro, si potrebbe guardare al Certificato Dual Currency con Strike a 1,0900 e scadenza al 15/03/2024. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annualizzato di oltre l’8% con un livello premio a 101,80 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno proseguito al rialzo dopo il test del supporto orizzontale a 76 dollari al barile. I prezzi rimangono tuttavia ancora all’interno della struttura laterale di breve in atto dal 13 febbraio. Nuovi segnali di forza in area 76 dollari potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long, che avrebbero come obiettivo area 79 dollari, massimi segnati a fine gennaio. Lato ribassista, segnali di inversione in area 79 dollari potrebbero dare il via a strategie short. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere localizzato sul sostegno a 76 dollari, mentre un secondo target a 74 dollari.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno ceduto terreno dopo il test della linea di tendenza che conta i massimi segnati il 28 dicembre e il 22 febbraio. Segnali di forza in area 1,0750 potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie di stampo long. In questo caso, l’obiettivo dei compratori potrebbe essere localizzato a 1,0880. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 1,0850-1,0880 potrebbero consentire l’implementazione di strategie short in linea con la tendenza in atto da fine dicembre 2023. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo di profitto area 1,0750 e secondo target a 1,0700.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno ripreso forza dopo la leggera correzione registrata lunedì. In caso di ritracciamento, segnali di forza sul supporto orizzontale a 31.950 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long in linea con la tendenza sottostante. Il primo obiettivo potrebbe essere localizzato in prossimità dei 32.500 punti, mentre un secondo target a 32.700 punti. Lato ribassista, un ritorno delle quotazioni sotto i 31.900 punti potrebbe consentire l’implementazione di posizioni in vendita che avrebbero come primo obiettivo di profitto area 31.600 punti e secondo target a 31.100 punti.

Le quotazioni del future sul DAX hanno proseguito al rialzo fino in area 17.600 punti. In caso di ritracciamento, segnali di forza sul supporto orizzontale a 17.125 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long. Il primo obiettivo dei compratori in questo caso potrebbe essere localizzato a 17.400 punti, mentre un target più ambizioso a 17.600 punti. Lato ribassista, segnali di inversione in area 17.500 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di posizioni short. In questo caso, il primo obiettivo dei venditori potrebbe essere posto a 17.200 punti, mentre un secondo target a 17.000 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 stazionano in area 5.080 punti, in prossimità del livello dinamico che conta i minimi segnati il 27 ottobre e il 17 gennaio. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 5.015-5.000 punti potrebbero permettere l’implementazione di strategie long in linea con il trend dominante. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere localizzato a 5.065 punti, mentre un secondo target a 5.120 punti. Lato ribassista invece, nuovi segnali di inversione in area 5.100 punti potrebbero dare il via a posizioni short con primo target a 5.050 punti e secondo obiettivo a 5.000 punti.

Tra le strategie proposte da Stefano Serafini nell’ultima puntata di “House of Trading – Le carte del mercato”, compare una rossa sullo S&P 500. La strategia del componente della squadra dei trader ha come ingresso 5.060 punti, stop loss posizionato a 5.085 punti e obiettivo a 5.037 punti. Il Certificato selezionato per questo tipo di operatività è stato il Turbo Unlimited Short di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT1ZYA8 e leva finanziaria fissata al momento della trasmissione pari a 4,96x. Alto il livello di convinzione, pari a quattro stelle su cinque. L’altra carta di Serafini è verde, una strategia long sul Russell 2000, operazione che si aggiunge alle due operazioni di Nicola Duranti: due strategie long, sul Natural Gas e Bund.