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Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta caratterizzata dai rialzi. Dai verbali dell’ultima riunione della BCE è emerso un generale consenso tra i membri del board sulla sufficiente restrittività dell’attuale politica monetaria. Il Consiglio direttivo considera fondamentale il mantenimento di questa posizione. L’attuale politica monetaria, se tenuta per un periodo sufficientemente lungo, potrebbe guidare efficacemente l’economia dell’Eurozona verso il raggiungimento dell’obiettivo del 2% di inflazione. Nell’ultima riunione, la BCE ha confermato i tassi sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale, rispettivamente al 4,5%, al 4,75% e al 4%. I verbali sono arrivati all’indomani delle parole di Lagarde al World Economic Forum, la quale ha lanciato un avvertimento ai mercati, invitandoli a non correre troppo scommettendo su tagli del costo del denaro a breve. Oggi gli operatori monitoreranno con attenzione la fiducia dei consumatori USA elaborata dall’Università del Michigan (gennaio). La misurazione è attesa in aumento a 70 punti dai 69,7 punti precedenti. La lettura sarà particolarmente seguita dopo che le vendite al dettaglio sono cresciute dello 0,6% a dicembre, superando le stime a +0,4%. Su base annuale le vendite sono invece salite del 5,6% dopo il +3,4% registrato a novembre. Fronte mercato del lavoro USA, le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono calate a 187mila unità dalle 202mila precedenti (attese a 207mila).

Giornata scarna di dati macroeconomici di rilievo. Gli operatori monitoreranno, per gli Stati Uniti, i dati sulle vendite di abitazioni esistenti (dicembre) e la fiducia dei consumatori elaborata dall’Università del Michigan (gennaio). Lato Banche centrali, segnaliamo i discorsi di Lagarde, McCaul (BCE), Barr e Daly (Federal Reserve).

Le quotazioni del future su EUR/USD si mantengono in area 1,0900, in prossimità della trendline che conta i minimi segnati il 1° novembre e l’8 dicembre. Il quadro grafico tornerebbe a favore dei compratori con un ritorno sopra a 1,0940. Si potrebbe guardare al Dual Currency con Strike a 1,0900 e scadenza al 15/03/2024. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annualizzato del 9,98% con un livello premio a 101,80 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno recuperato terreno, portandosi in prossimità dei 74 dollari al barile, ancora all’interno della struttura laterale in atto da inizio anno. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 74 dollari al barile potrebbero permettere la valutazione di strategie short in linea con la tendenza in atto da fine settembre. In questo caso, l’obiettivo dei venditori potrebbe essere posto sul supporto orizzontale a 68 dollari. Lato rialzista invece, un eventuale ritorno dei corsi sopra i 75 dollari al barile potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di strategie long, che avrebbero come obiettivo area 79-80 dollari al barile.

Le quotazioni del future su EUR/USD stazionano in area 1,0900, dopo la violazione della linea di tendenza che collega i minimi del 1° novembre e dell’8 dicembre. Un ritorno sopra 1,0940 potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di strategie long in linea con la tendenza in atto da ottobre. In questo caso l’obiettivo potrebbe essere localizzato in prossimità della resistenza a 1,1040. Fronte ribassista, nuovi segnali di debolezza in area 1,0930 potrebbero consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo di profitto area 1,0830 e secondo target a 1,0730.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno effettuato un rimbalzo dopo il segnale di incertezza registrato mercoledì in prossimità del supporto a 30.000 punti. I corsi rimangono tuttavia ancora all’interno della struttura laterale in atto da metà dicembre. Segnali di forza in area 30.150 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long in linea con la tendenza in atto da ottobre. L’obiettivo dei compratori potrebbe essere posto sulla resistenza a 30.860 punti. Lato ribassista, la rottura dei 30.000 punti potrebbe dare il via a posizioni in vendita che avrebbero come primo obiettivo il sostegno a 29.750 punti e secondo target a 29.500 punti.

Le quotazioni del future sul DAX hanno recuperato terreno, tornando sopra il livello orizzontale a 16.620 punti. Segnali di forza su questo sostegno potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long in linea con il trend dominante. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere posto in area 16.970 punti, mentre il successivo a 17.000 punti. Lato ribassista invece, un ritorno dei corsi sotto i 16.600 punti potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di posizioni short. In questo caso, il primo obiettivo dei venditori potrebbe essere localizzato a 16.330 punti e un target più ambizioso a 16.160 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 hanno rimbalzato dopo il test dei 4.750 punti, tornando in prossimità della trendline che collega i minimi segnati il 27 ottobre e il 5 gennaio 2023. In caso di ritracciamento, segnali di forza sul supporto a 4.700 punti potrebbero permettere l’implementazione di strategie long in linea con il trend sottostante. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere localizzato a 4.800 punti, mentre un target più ambizioso a 4.850 punti. Lato ribassista, segnali di inversione in area 4.840 punti potrebbero consentire la valutazione di posizioni short con primo target posto a 4.750 punti e secondo obiettivo sul sostegno a 4.700 punti.