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Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno messo a segno una seduta caratterizzata dai rialzi. Sul fronte delle Banche centrali sono da segnalare le parole del Vicepresidente della BCE, Luis de Guindos, il quale ha dichiarato che l’Eurotower è in dirittura d’arrivo per il rialzo dei tassi di interesse, anche se rimane ancora della strada da fare a seconda dei prossimi dati. De Guindos ha affermato che il trend dell’indice dei prezzi al consumo è orientato al ribasso, anche se ancora molto distante dal target. Su questo tema, a maggio l’inflazione dell’Eurozona (preliminare) si è attestata a 6,1%, rispetto alle stime degli analisti censiti da Bloomberg al 6,3% e al precedente 7%. Questa discesa è dovuta principalmente al calo dei prezzi dell’energia. La rilevazione core si è invece attestata al 5,3% anche in questo caso inferiore al 5,5% delle stime e al 5,6% di aprile. Dai verbali della BCE relativi all’ultima riunione tenutasi il 3-4 maggio scorso è emerso come alcuni membri dell’Eurotower avrebbero preferito un aumento di 50 punti base invece dell’aumento di 25 punti base effettuato. La Presidente della BCE, Christine Lagarde, ha ribadito l’intenzione di alzare ancora il costo del denaro, in quanto non ci sono ancora prove evidenti di un raggiungimento del picco da parte dell’inflazione core. Per Lagarde la politica monetaria si sta trasmettendo con forza sul credito. Oggi il focus degli investitori sarà rivolto alle misurazioni del mercato del lavoro degli Stati Uniti di maggio. Le stime vedono i Non-Farm Payrolls in flessione a 195mila unità dalle precedenti 253mila e il tasso di disoccupazione al 3,5% dal 3,4%.

Oggi gli operatori saranno concentrati prevalentemente sugli Stati Uniti, per la pubblicazione dei dati del mercato del lavoro relativi a maggio. Focus sulle buste paga del settore non agricolo (Non Farm Payrolls), tasso di disoccupazione e salario orario medio.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno effettuato un rimbalzo da area 1,0700, rimanendo tuttavia all’interno del trend ribassista in atto da inizio maggio. Si potrebbe guardare al Certificato Dual Currency con Strike a 1,0800 e scadenza al 16 giugno 2023. Il prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annualizzato del 10,95% con un livello premio a 103 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno rimbalzato nei pressi del supporto a 68 dollari, che è riuscito a frenare le vendite che si sono verificate dopo la rottura della trendline che conta i minimi del 15 e 17 maggio 2023. Se questo sostegno fosse violato, si potrebbe osservare un’accelerazione verso i 64 dollari. Viceversa, si potrebbe osservare un rafforzamento del quadro tecnico nell’eventualità di superamento della zona compresa tra i 73 e i 74 dollari. Nel caso in cui ciò avvenisse, ci sarebbe la possibilità di assistere ad un test dei 79 dollari, dove passa la trendline che conta i minimi del 9 dicembre 2022 a quelli del 22 febbraio 2023.

Le quotazioni del cambio EUR/USD proseguono all’interno del trend discendente in atto da inizio maggio. Al momento, la struttura grafica della coppia valutaria tornerebbe a favore delle forze rialziste con un recupero di zona 1,0800. Tale movimento potrebbe essere sfruttato per l’apertura di posizioni rialziste. In questo caso, l’obiettivo di profitto dei compratori potrebbe essere localizzato in area 1,0930. Al contrario, se dovesse proseguire la fase negativa in essere, le quotazioni del cambio principale potrebbero testare l’importante area di supporto a 1,0600, lasciata in eredità dai minimi registrati a gennaio e marzo 2023.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno recuperato terreno dopo il test del supporto in area 26.100 punti. Il quadro tecnico rimane a favore delle forze ribassiste nel breve termine, fino a quando non verrà recuperata area 27.000 punti. Segnali di forza in zona 26.300 punti potrebbero dare il via a strategie di matrice rialzista con obiettivo di profitto localizzato a 26.900 punti. Strategie ribassiste sono invece valutabili da area 26.900 punti con primo target identificabile sul supporto orizzontale a 26.100 punti e obiettivo più ambizioso posto sulla linea di tendenza che collega i minimi registrati a dicembre 2022 e marzo 2023, a 25.900 punti.

Le quotazioni del DAX hanno effettuato un rimbalzo dopo aver testato area 15.700 punti. Per i compratori sarebbe positivo osservare un approdo oltre i 16.100 punti. In questo caso, i corsi avrebbero la possibilità di dirigersi prima sui 16.200 punti e poi a 16.400 punti. La rottura dei 15.700 punti permetterebbe ai venditori di mettere nel mirino i 15.600 punti. Nell’eventualità in cui la debolezza proseguisse anche al di sotto di quest’ultimo intorno, ci sarebbe la possibilità di osservare un approdo sui 15.330 punti, dove è presente il 23,6% del ritracciamento di Fibonacci disegnato su tutta la gamba di rialzo cominciata a ottobre 2022.

Le quotazioni dell’S&P 500 hanno ripreso forza, tornando sopra la resistenza orizzontale a 4.200 punti. Nel breve termine il trend rimane lateral-rialzista. In questo contesto si potrebbero privilegiare strategie long. Segnali di forza in zona 4.170 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di posizioni in acquisto. In questo caso, il target potrebbe essere identificato in area 4.240 punti. Fronte ribassista vi è da monitorare l’eventuale violazione del livello orizzontale a 4.100 punti, movimento che potrebbe trasportare le quotazioni del principale indice azionario USA al test della successiva area di concentrazione di domanda a 4.000 punti.

Tra le carte messe in campo da Nicola Para nella 20esima puntata del 2023 di “House of Trading – Le carte del mercato”, compare una verde sull’oro. La strategia del componente della squadra dei trader ha come ingresso 1.953 dollari, stop loss a 1.933 dollari e obiettivo di profitto a 1.973 dollari. Il Certificato scelto per questo tipo di operatività è stato il Turbo Long di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT- 1QOB6 e leva finanziaria fissata al momento della trasmissione pari a 4,87x. Alto il livello di convinzione per questa strategia, pari a quattro stelle su cinque. L’altra carta di Para è verde, una strategia long sul Bund, operazione che si aggiunge alle due carte di Nicola Duranti: due strategie short, su Nvidia e Deutsche Bank.