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Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno dato vita ad una seduta caratterizzata dalla debolezza. Sul fronte delle Banche centrali, è da segnalare che per gli esponenti del FOMC è iniziato il periodo di blackout, in cui le loro dichiarazioni o interviste sono limitate in vista del meeting della prossima settimana. Nel dettaglio questo periodo durerà dal 3 al 15 giugno. Per quanto riguarda la BCE invece, il Presidente della Banca centrale croata Boris Vujcic ha detto che l’elevata inflazione si sta lentamente attenuando, ma i rischi di una sua ripresa superano quelli di una contrazione veloce. Questo per via della rigidità del mercato del lavoro e delle pressioni sul settore dei servizi. Christine Lagarde, Presidente dell’Eurotower, ha ribadito la forza delle pressioni inflazionistiche e ha sottolineato che i tassi dovranno salire ulteriormente. A rafforzare la tesi di una continuazione dell’aumento del costo del denaro è stato anche il Governatore della Bundesbank, Joachim Nagel, il quale ha affermato che i tassi potrebbero dover salire oltre l’estate. Lato dati macro, gli HCOB PMI (maggio, finale) dei servizi e composito dell’Eurozona hanno deluso le attese degli analisti censiti da Bloomberg, attestandosi rispettivamente a 55,1 e 52,8 punti. Le previsioni vedevano queste misurazioni a 55,9 e 53,3 punti. Negli USA, l’S&P Global PMI dei servizi si è attestato a 54,9 punti, mentre la misurazione composite a 54,3 punti: entrambi i dati sono stati inferiori al consensus a 55,1 e 54,5 punti.

Giornata scarna di dati macroeconomici di rilievo. Gli investitori monitoreranno le vendite al dettaglio dell’Eurozona (aprile).

Le quotazioni di EUR/USD continuano a mostrare debolezza dopo essere state respinte da area 1,08. Nel breve l’obiettivo dei venditori potrebbe trovarsi nei pressi di 1,0625, dove passa la trendline ottenuta con i top dell’11 agosto e 16 novembre 2022. Si potrebbe guardare al Dual Currency con Strike a 1,07 e scadenza al 21/07/2023. Il prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annualizzato del 13,97% con un livello premio a 102 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI sono riuscite a raggiungere l’area resistenziale compresa tra i 73 e i 74 dollari, per poi fermarsi nei pressi dei 75 dollari e invertire. Se i top segnati ieri dovessero essere superati, la materia prima potrebbe mettere nel mirino l’intorno dei 79 dollari, dove transita la linea di tendenza ottenuta collegando i minimi del 9 dicembre 2022 a quelli del 22 febbraio 2023. Al contrario, una prima indicazione favorevole ai venditori arriverebbe con una flessione sotto i 72,30 dollari in primis, per poi passare al test della soglia psicologica dei 70 dollari. Una violazione di tale sostegno aprirebbe poi le porte ai 68 dollari.

Le quotazioni del cambio EUR/USD si sono stabilizzate al di sopra di area 1,0700, rimanendo all’interno del trend ribassista in atto da inizio maggio. Al momento, la struttura grafica della coppia valutaria tornerebbe a favore delle forze rialziste con un recupero di area 1,0800. Tale movimento potrebbe essere sfruttato per l’apertura di posizioni long. In questo caso, l’obiettivo di profitto dei compratori potrebbe essere identificato in zona 1,0930. Al contrario, se dovesse proseguire la fase negativa, le quotazioni del cambio principale potrebbero testare il supporto a 1,0600, lasciato in eredità dai minimi registrati a gennaio e marzo 2023.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno evidenziato un forte segnale ribassista riassorbendo buona parte della barra rialzista di venerdì e tornando al di sotto del supporto a 26.900 punti. Il quadro tecnico rimane debole nel breve termine. Segnali di forza in zona 27.000 punti potrebbero dare il via a strategie long con obiettivo di profitto in prossimità della linea di tendenza discendente che collega i massimi registrati ad aprile e maggio, ora a 27.500 punti. Fronte ribassista si potrebbero valutare strategie short in caso di un ritorno al di sotto dei 26.600 punti. In questo caso l’obiettivo di profitto potrebbe essere localizzato a 26.000-25.900 punti.

Permane l’incertezza sul DAX, con le quotazioni che hanno mostrato debolezza dopo il test di area 16.100 punti. Se questa resistenza di breve periodo fosse oltrepassata, si potrebbe osservare un allungo dei corsi dapprima verso i 16.200 punti, per poi passare ai 16.400 punti. Nel caso in cui anche i massimi storici fossero oltrepassati, le quotazioni potrebbero mettere nel mirino zona 16.500 punti. Al contrario, per assistere ad una prima vera indicazione di negatività, si dovrebbe attendere la discesa dei corsi sotto i 15.600 punti. Nell’eventualità in cui anche questo supporto fosse violato, verrebbero aperte le porte ai 15.330 punti.

Le quotazioni dell’S&P 500 hanno evidenziato un segnale di incertezza dopo le sedute positive di giovedì e venerdì scorso. Nel breve termine il trend rimane impostato al rialzo. In questo contesto si potrebbero privilegiare strategie long. Segnali di forza in zona 4.200 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di posizioni in acquisto. In questo caso, il target potrebbe essere identificato in area 4.400 punti. Fronte ribassista vi è da monitorare l’eventuale violazione dei 4.100 punti, movimento che potrebbe trasportare le quotazioni del principale indice azionario USA al test della successiva area di concentrazione di domanda a 4.000 punti.

Tra le carte messe in campo da Riccardo Designori nella 20esima puntata del 2023 di “House of Trading – Le carte del mercato”, compare una verde su Intesa Sanpaolo. La strategia del componente della squadra degli analisti ha come ingresso 2,09 euro, stop loss a 1,99 euro e obiettivo a 2,194 euro. Il Certificato scelto per questo tipo di operatività è stato il Turbo Long di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT1QJ37 e leva finanziaria fissata al momento della trasmissione pari a 3,99x. Medio il livello di convinzione per questa strategia, pari a tre stelle su cinque. L’altra carta di Designori è rossa, una strategia short su UniCredit, operazione che si aggiunge alle due carte di Enrico Lanati: una strategia short su Netflix e una long su Meta Platforms.