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Le quotazioni dei principali indici di Borsa USA ed europei hanno registrato una seduta complessivamente caratterizzata dai ribassi venerdì. È stata un’ottava con andamenti divergenti per le Borse UE e USA. Lo S&P 500 e il NASDAQ 100 hanno aggiornato i massimi storici trainati dai titoli tech, mentre in Europa è pesata l’incertezza politica, mentre la Francia si appresta a dover affrontare le elezioni a fine mese dopo i risultati deludenti alle elezioni UE del partito del presidente Macron. In Europa continuerà a prevalere un sentiment di “risk off”, già evidenziato dal forte aumento degli spread della scorsa settimana. Venerdì lo spread BTP-Bund a 10 anni ha quasi raggiunto i 160 p.b., mentre l’OAT-Bund a 10 anni quota 76 p.b., valore che non si registrava dalla pandemia del 2020. Fronte USA, la fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan ha deluso le attese: il dato preliminare di giugno si è attestato a 65,6 contro le attese a 72 (precedente 69,1), registrando il più grande calo in quasi tre anni e attestandosi sul livello più basso in sei mesi. “Mentre negli ultimi mesi i consumatori si sono astenuti dal giudicare, ora percepiscono sviluppi negativi su diverse dimensioni. Hanno espresso la preoccupazione che l’inflazione, la disoccupazione e i tassi d’interesse si muovano tutti in una direzione sfavorevole nell’anno a venire”, ha dichiarato il direttore del sondaggio Joanne Hsu. I consumatori si aspettano un peggioramento dell’inflazione il prossimo anno, prevedendo un tasso del 3,5%, in aumento dal 3,2% di maggio. Le aspettative a 5 anni sono aumentate dal 3% al 3,1%.

In questa prima seduta di contrattazioni della settimana, gli operatori saranno concentrati su alcuni dati macroeconomici riguardanti l’Italia, l’Eurozona e gli Stati Uniti. Per l’Italia si attendono i dati dell’inflazione (maggio), mentre per l’Eurozona le retribuzioni e il costo della manodopera relativi al primo trimestre del 2024. Per gli USA verrà diffuso l’indice manifatturiero della Fed di New York (giugno). Fronte Banche centrali segnaliamo gli interventi di Lagarde, de Guindos, Lane (BCE) e Harker (Fed non votante).

Il titolo Leonardo ha perso terreno durante la scorsa settimana, tornando rapidamente in area 21,20 euro. Nel breve termine, per i compratori sarà importante la difesa del supporto orizzontale a 21,10 euro. In questo contesto si potrebbe guardare al Certificato Bonus Cap con Barriera a 17,7760 euro e scadenza al 20/12/2024. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 27% con un livello Bonus a 115 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI si mantengono in area 78 dollari, in prossimità della linea di tendenza che collega i massimi del 12 e 29 maggio. In caso di storno, segnali di forza in area 76,40 dollari potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long, che avrebbero come primo obiettivo area 79 dollari. Un secondo target potrebbe essere in prossimità della resistenza orizzontale a 80 dollari. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 79 dollari potrebbero consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso il primo target potrebbe essere a 76,40 dollari e un secondo obiettivo a 72,50 dollari.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno perso ulteriore terreno, effettuando la violazione del supporto statico a 1,0770. Un ritorno sopra a quest’ultimo livello potrebbe consentire l’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere posto in area 1,0900, mentre un target più ambizioso sulla resistenza a 1,0960. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 1,0770 potrebbero consentire l’implementazione di strategie short in linea con l’andamento di breve. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo area 1,0710, mentre un secondo target sul sostegno a 1,0675.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno proseguito in netto ribasso la scorsa settimana, effettuando la violazione del supporto a 33.300 punti e riportandosi su valori che non si vedevano da febbraio. Segnali di forza in area 32.500 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long. Il primo obiettivo potrebbe essere a 33.300 punti, mentre un target più ambizioso a 34.040 punti. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 33.300 punti potrebbero consentire l’implementazione di posizioni short in linea con il trend di breve. In questo caso il primo obiettivo potrebbe essere a 32.500 punti e un secondo target a 32.000 punti.

Le quotazioni del future sul DAX hanno proseguito al ribasso fino al test del supporto orizzontale a 18.030 punti. Segnali di forza su quest’ultimo livello potrebbero consentire l’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere localizzato a 18.440 punti, mentre un target più ambizioso a 18.650 punti. Lato ribassista invece, posizioni in vendita potrebbero essere valutate in caso di segnali di debolezza in prossimità della resistenza a 18.440 punti. In tal caso, il primo obiettivo di profitto potrebbe essere posto a 18.160 punti, mentre un secondo target sul sostegno a 18.030 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 si mantengono in area 5.500 punti, mostrando tuttavia incertezza. In caso di ritracciamento, segnali di forza sul supporto a 5.430 punti potrebbero permettere l’implementazione di strategie di stampo long. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere localizzato a 5.500 punti, mentre un target più ambizioso in area 5.550 punti. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 5.520 punti potrebbero dare il via a posizioni short. In questo caso, il primo target dei venditori potrebbe essere localizzato a 5.430 punti, mentre un secondo obiettivo sul supporto statico a 5.400 punti.

Tra le strategie proposte da Giancarlo Prisco nell’ultima puntata di “House of Trading – Le carte del mercato”, compare una rossa sul DAX. La strategia del componente della squadra dei trader ha come ingresso 18.418 punti, stop loss posizionato a 18.587 punti e obiettivo a 18.248 punti. Il Certificato selezionato per questo tipo di operatività è stato il Turbo Unlimited Short di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT1ZV06 e leva finanziaria fissata al momento della trasmissione pari a 8,43x. Alto il livello di convinzione, pari a quattro stelle su cinque. L’altra carta di Prisco è rossa, una strategia short sul Dow Jones, operazione che si aggiunge alle due strategie proposte da Tony Cioli Puviani: un long sull’oro e uno short su S&P 500.