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Le quotazioni dei principali indici di Borsa USA ed europei hanno registrato una seduta caratterizzata dai rialzi. Fronte dati macroeconomici, la spesa al dettaglio è risultata più debole del previsto a maggio negli Stati Uniti, mentre i consumatori hanno continuato a lottare con l’inflazione che rimane ostinata. Le vendite sono aumentate solo dello 0,1%, rispetto alle attese a +0,2%. Tuttavia, il risultato è stato leggermente migliore del calo dello 0,2% rivisto al ribasso ad aprile. Su base annua, le vendite sono aumentate del 2,3%, rispetto al 2,7% del dato precedente (rivisto dal 3%). La spesa dei consumatori è responsabile di circa due terzi di tutta l’attività economica, quindi qualsiasi debolezza potrebbe segnalare un rallentamento della crescita e spingere la Fed a iniziare a tagliare i tassi di interesse. I prezzi di mercato indicano l’equivalente di due riduzioni dei tassi quest’anno, di 25 punti base ciascuna, anche se i funzionari della Fed nella riunione della scorsa settimana hanno indicato che ci sarà un solo taglio quest’anno. In seguito ai dati, sono aumentate le probabilità di un taglio dei tassi a settembre, ora a circa il 62%, secondo il CME FedWatch Tool. La produzione industriale negli Stati Uniti ha invece superato le attese, crescendo dello 0,9% a maggio (attese +0,3%, dato precedente 0%), mentre su base annuale dello 0,4% dal -0,4% di aprile. Fronte Eurozona, i dati finali di maggio dell’inflazione hanno mostrato un lieve aumento su base annua a maggio, del 2,6% a/a, in linea con le stime preliminari (2,4% ad aprile). L’inflazione core è passata al 2,9% a/a dal 2,7% di aprile.

Giornata scarna di dati macroeconomici di rilievo quella odierna. Gli operatori dei mercati finanziari monitoreranno l’indice NAHB di giugno degli Stati Uniti (indicatore del mercato immobiliare residenziale). Segnaliamo che Wall Street oggi sarà chiusa per festività (Juneteenth Day). Guardando invece al resto della settimana, gli operatori attenderanno la riunione di politica monetaria della Bank of England (domani) e gli indici PMI (manifatturiero, servizi e composito) delle principali economie dell’area e degli Stati Uniti che saranno diffusi venerdì 21 giugno, giornata che sarà caratterizzata dalle scadenze tecnice di future e opzioni.

Le azioni UniCredit hanno ripreso forza dopo una settimana negativa. Dopo la falsa rottura del supporto a 33,45 euro i prezzi hanno proseguito al rialzo fino in area 34 euro. Nel breve termine, per i compratori sarà importante la difesa del supporto a 32,20 euro. Si potrebbe guardare al Bonus Cap con Barriera a 23,7370 euro e scadenza al 20/12/2024. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 12% con un livello Bonus a 112 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno proseguito al rialzo, superando la resistenza in area 80 dollari al barile. In caso di storno, segnali di forza in area 78 dollari potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long, che avrebbero come primo obiettivo area 80 dollari. Un secondo target potrebbe essere posto in prossimità della resistenza orizzontale a 83,50 dollari al barile. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in area 80 dollari potrebbero consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso il primo target dei venditori potrebbe essere a 77,40 dollari e un secondo obiettivo a 76 dollari al barile.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno ripreso forza dopo il test di area 1,0720. Nuovi segnali di inversione in prossimità di questo livello potrebbero consentire l’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere posto in area 1,0840, mentre un target più ambizioso sulla resistenza a 1,0960. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in area 1,0840 potrebbero consentire l’implementazione di strategie short in linea con l’andamento di breve. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo area 1,0770, mentre un secondo target sul supporto a 1,0715.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno proseguito il rimbalzo iniziato lunedì, riassorbendo parte del ribasso registrato la scorsa settimana. Segnali di forza in prossimità del supporto a 32.470 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long. Il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere posto sulla resistenza a 33.300 punti, mentre un target più ambizioso in zona 34.040 punti. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 33.300 punti potrebbero consentire l’implementazione di posizioni short in linea con la tendenza di breve termine. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere a 32.800 punti e un secondo target a 32.470 punti.

Le quotazioni del future sul DAX si mantengono in area 18.125 punti dopo il rimbalzo registrato lunedì in prossimità del supporto a 18.040 punti. Segnali di forza su quest’ultimo livello potrebbero consentire l’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere a 18.440 punti, mentre un target più ambizioso a 18.650 punti. Lato ribassista, posizioni in vendita potrebbero essere valutate in caso di segnali di debolezza in prossimità della resistenza a 18.440 punti. In tal caso, il primo obiettivo di profitto potrebbe essere posto a 18.200 punti, mentre un secondo target sul sostegno a 18.040 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 si mantengono impostate al rialzo dopo la violazione dei 5.520 punti. In caso di ritracciamento, segnali di forza sul supporto a 5.430 punti potrebbero permettere l’implementazione di strategie long in linea con il trend dominante. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere localizzato a 5.500 punti, mentre un target più ambizioso in area 5.600 punti. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 5.520 punti potrebbero dare il via a posizioni short. In questo caso, il primo target dei venditori potrebbe essere localizzato a 5.430 punti, mentre un secondo obiettivo sul supporto statico a 5.380 punti.

Tra le strategie proposte da Stefano Serafini nell’ultima puntata di “House of Trading – Le carte del mercato”, compare una verde sul DAX. La strategia del componente della squadra dei trader ha come ingresso 18.170 punti, stop loss posizionato a 18.015 punti e obiettivo a 18.340 punti. Il Certificato selezionato per questo tipo di operatività è stato il Turbo Unlimited Long di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT1Y458 e leva finanziaria fissata al momento della trasmissione pari a 4,38x. Alto il livello di convinzione, pari a quattro stelle su cinque. L’altra carta di Serafini è verde, una strategia long su EUR/USD, operazione che si aggiunge alle due strategie proposte da Nicola Duranti: due short, sul petrolio WTI e su S&P 500.