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Le quotazioni dei principali indici di Borsa USA ed europei hanno registrato una seduta caratterizzata dai ribassi venerdì. Dai dati sui PMI è emerso che la crescita dell’attività delle imprese dell’Eurozona ha registrato un netto rallentamento a giugno. Il dato flash del PMI composito è sceso a 50,8 rispetto a 52,2 a maggio, al di sotto delle attese a 52,5. Anche se in flessione, il valore rimane ancora sopra alla soglia di 50, livello che separa la crescita dalla contrazione. Il PMI dei servizi è sceso a 52,6 da 53,2, contro le attese per un aumento a 53,5, mentre il dato sul settore manifatturiero ha raggiunto 45,6 da 47,3, sotto le attese di 47,9 e al minimo degli ultimi sei mesi. Fronte USA invece, i PMI sono risultati migliori delle aspettative: il composito è aumentato a 54,6 dal 54,5 precedente, mentre i dati sui servizi e manifatturiero hanno raggiunto rispettivamente 55,1 e 51,7, da 54,8 e 51,3, entrambi sopra alle attese di 53,7 e 51. La lettura del PMI composito suggerisce che l’economia USA ha chiuso un 2° trimestre solido. Tuttavia, le vendite al dettaglio sono solo lievemente aumentate a maggio, dopo il calo di aprile. Questa settimana il focus dei trader sarà rivolto ai dati dell’inflazione degli Stati Uniti. Venerdì saranno diffusi i dati sul deflatore PCE di maggio. L’indice PCE è la misura preferita dalla Fed per monitorare l’andamento dell’inflazione. Queste misurazioni, insieme ai prossimi dati sul mercato del lavoro, saranno di primaria importanza per la Fed, mentre la Banca centrale sta valutando quando iniziare a tagliare il costo del denaro quest’anno. Secondo il CME FedWatch Tool, il mercato continua ad aspettarsi un taglio di 25 pb a settembre.

In questa prima seduta di contrattazioni della settimana, gli operatori saranno concentrati su alcuni dati macroeconomici di rilievo riguardanti la Germania e gli Stati Uniti. Per l’economia tedesca si attendono i dati degli indici IFO (giugno), mentre per gli USA l’indice manifatturiero della Fed di Dallas (giugno). Lato Banche centrali, segnaliamo gli interventi di Nagel, Villeroy, Schnabel (BCE), Waller e Daly (Fed). Guardando all’intera settimana, gli operatori attenderanno in particolare i dati dell’inflazione USA misurata dal deflatore PCE, la metrica preferita dalla Fed, che verranno diffusi venerdì.

Le azioni Banco BPM hanno recuperato forza la scorsa settimana, con i prezzi che si sono riportati sopra al supporto a 6 euro. Nel breve termine, per i compratori sarà importante la difesa del livello orizzontale a 5,80 euro. In questo contesto, si potrebbe guardare al Certificato Bonus Cap con Barriera a 4,1944 euro e scadenza al 20/12/2024. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 12% con un livello Bonus a 119 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI si mantengono impostate al rialzo, in scia al rimbalzo iniziato il 5 giugno da area 72 dollari al barile. Segnali di forza in area 80,20 dollari potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long, che avrebbero come primo obiettivo area 82 dollari. Un secondo target potrebbe essere posto in prossimità della resistenza orizzontale a 83,60 dollari al barile. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 83,60 dollari potrebbero consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso il primo target dei venditori potrebbe essere a 81,80 dollari e un secondo obiettivo a 80,20 dollari.

Le quotazioni del future su EUR/USD si mantengono in area 1,0740 dopo aver effettuato un ulteriore test del supporto a 1,0715. Segnali di forza in prossimità di area 1,0720 potrebbero consentire l’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere posto in area 1,0800, mentre un target più ambizioso sulla resistenza a 1,0840. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 1,0840 potrebbero consentire l’implementazione di strategie short in linea con l’andamento di breve. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo area 1,0770 e un secondo target a 1,0715.

Le quotazioni del FTSE Mib si mantengono a ridosso del livello statico a 33.300 punti, dopo il rimbalzo registrato la scorsa ottava. Segnali di forza su questo supporto potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long. Il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere posto sulla resistenza a 34.040 punti, mentre un target più ambizioso in zona 34.870 punti. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 34.040 punti potrebbero consentire l’implementazione di posizioni short in linea con la tendenza di breve termine. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere a 33.300 punti e un secondo target a 32.470 punti.

Le quotazioni del future sul DAX si mantengono in area 18.340 punti dopo il rimbalzo registrato la scorsa settimana. Segnali di forza in zona 18.300-18.260 punti potrebbero consentire l’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere a 18.630 punti, mentre un secondo target sul livello psicologico a 19.000 punti. Lato ribassista, posizioni in vendita potrebbero essere valutate in caso di segnali di debolezza in prossimità della resistenza a 18.630 punti. In tal caso, il primo obiettivo potrebbe essere posto a 18.400 punti, mentre un secondo target sul supporto a 18.170 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 si mantengono in area 5.520 punti dopo il movimento correttivo iniziato giovedì. Nel caso di un proseguimento del ritracciamento, segnali di forza sul supporto a 5.430 punti potrebbero permettere l’implementazione di strategie long in linea con il trend dominante. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere a 5.500 punti, mentre un target più ambizioso in area 5.600 punti. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 5.600 punti potrebbero dare il via a posizioni short. In questo caso, il primo target potrebbe essere posto a 5.500 punti, mentre un secondo obiettivo sul supporto a 5.430 punti.

Tra le strategie proposte da Riccardo Designori nell’ultima puntata di “House of Trading – Le carte del mercato”, compare una verde su Webuild. La strategia del componente della squadra degli analisti ha come ingresso 1,87 euro, stop loss posizionato a 1,77 euro e obiettivo di profitto a 2,114 euro. Il Certificato selezionato per questo tipo di operatività è stato il Mini Long di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT23OY6 e leva finanziaria fissata al momento della trasmissione pari a 3,95x. Medio il livello di convinzione, pari a tre stelle su cinque. L’altra carta di Designori è verde, una strategia long su LVMH, operazione che si aggiunge alle due strategie proposte da Giovanni Picone: uno short su Stellantis e un long sul VIX.