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Le quotazioni dei principali indici di Borsa USA ed europei hanno registrato una seduta caratterizzata da segni misti. A catalizzare l’attenzione degli investitori oggi saranno i dati sull’inflazione degli Stati Uniti. Il deflatore PCE, la misura preferita dalla Federal Reserve per monitorare l’inflazione, è atteso in calo al 2,6% a/a a maggio dal 2,7% di aprile. Anche il dato core è atteso in flessione al 2,6% a/a, dal 2,8% di aprile. I redditi e le spese delle famiglie sono attesi in leggero rialzo a maggio, rispettivamente allo 0,4% e allo 0,3%, dallo 0,3% e 0,2% di aprile. I dati saranno attentamente monitorati dai funzionari della Fed, mentre la Banca centrale attende maggiori segnali di un ritorno dell’inflazione al target del 2%. Nell’ultima riunione, la Fed ha lasciato i tassi di interesse al range 5,25%-5,5%, riducendo le previsioni di taglio dei tassi a uno per quest’anno, dai tre che erano stati stimati dopo la riunione di marzo. Dal CME FedWatch Tool, tuttavia, il mercato continua a prezzare due tagli del costo del denaro, il primo a settembre. Nel pomeriggio verrà diffuso anche l’indice di fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan, atteso in calo a 65,8 dal 69,1 precedente. Ricordiamo che dal report pubblicato questa settimana dal Conference Board l’indice di fiducia ha raggiunto 100,4, in flessione dal 101,3 di maggio. Intanto, il PIL USA relativo al 1° trimestre 2024 è stato rivisto al rialzo all’1,4% dall’1,3%, gli ordini di beni durevoli sono cresciuti dello 0,1% contro il -0,1% atteso (+0,7% ad aprile) e le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono state 233mila, in calo di 6mila unità rispetto alla settimana precedente e sotto le attese a 236mila.

In quest’ultima seduta di contrattazioni della settimana, gli operatori saranno concentrati su alcuni dati macroeconomici di rilievo riguardanti gli Stati Uniti. Per gli USA si attendono le misurazioni del deflatore PCE (maggio), reddito e spesa personale (maggio), PMI di Chicago (giugno) e la fiducia dei consumatori elaborata dall’Università del Michigan (giugno, finale). In mattinata verranno diffusi i dati del tasso di disoccupazione della Germania (giugno) e dell’inflazione dell’Italia (giugno). La BCE pubblicherà le aspettative d’inflazione dei consumatori a 1 e 3 anni. Lato Banche centrali, segnaliamo gli interventi di Villeroy (BCE), Barkin e Bowman (Fed).

Le azioni Iveco Group rimangono impostate al ribasso nel breve periodo, in particolare dai massimi registrati il 9 aprile in area 14,80 euro. Nel caso di ulteriori ribassi, per i compratori sarà importante la difesa del supporto a 9,77 euro. Si potrebbe guardare al Bonus Cap con Barriera a 9,5515 euro e scadenza al 20/12/2024. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 60% con un livello Bonus a 111 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno ripreso forza e sono riuscite a violare al rialzo l’area di consolidamento compresa tra il supporto a 80,20 dollari e la resistenza a 82 dollari. Segnali di forza in area 82 dollari potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long, che avrebbero come obiettivo area 83,60 dollari. Un secondo target potrebbe essere posto in prossimità della resistenza a 86 dollari al barile. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 83,60 dollari potrebbero consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso il primo target dei venditori potrebbe essere a 81,80 dollari e un secondo obiettivo a 80,20 dollari.

Le quotazioni del future su EUR/USD continuano a evidenziare debolezza, ma si mantengono ancora sopra al supporto a 1,0715. Segnali di forza in prossimità di questo livello di sostegno potrebbero consentire l’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere a 1,0800, mentre un target più ambizioso sulla resistenza a 1,0840. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in area 1,0840 potrebbero consentire l’implementazione di strategie short in linea con l’andamento di breve. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo area 1,0770 e un secondo target a 1,0715.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno proseguito al ribasso, portandosi sotto il livello orizzontale a 33.300 punti. Un ritorno al di sopra di questo livello potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di strategie long. Il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere posto sulla resistenza a 34.040 punti, mentre un target più ambizioso in zona 34.870 punti. Lato ribassista invece, nuovi segnali di debolezza in area 33.300 punti potrebbero consentire l’implementazione di posizioni short in linea con la tendenza di breve termine. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere a 32.800 punti e un secondo target a 32.470 punti.

Le quotazioni del future sul DAX si mantengono all’interno di una zona di consolidamento compresa tra il supporto a 18.170 punti e la resistenza a 18.540 punti. Segnali di forza in zona 18.250 punti potrebbero consentire l’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere posto sulla resistenza a 18.630 punti, mentre un secondo target sul livello tondo a 19.000 punti. Lato ribassista, posizioni in vendita potrebbero essere valutate in caso di segnali di debolezza sulla resistenza a 18.630 punti. In tal caso, il primo obiettivo potrebbe essere posto a 18.400 punti, mentre un secondo target a 18.170 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 hanno ripreso forza dopo il test del supporto orizzontale a 5.520 punti. Nuovi segnali di forza su questo sostegno potrebbero permettere l’implementazione di strategie long in linea con la tendenza dominante. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere a 5.600 punti, mentre un target più ambizioso in area 5.650 punti. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in area 5.600 punti potrebbero dare il via a posizioni short. In questo caso, il primo target dei venditori potrebbe essere a 5.500 punti, mentre un secondo obiettivo sul supporto orizzontale a 5.430 punti.

Tra le strategie proposte da Andrea Cartisano nell’ultima puntata di “House of Trading – Le carte del mercato”, compare una verde su Moncler. La strategia del componente della squadra degli analisti ha come ingresso 58,5 euro, stop loss posizionato a 56 euro e obiettivo di profitto a 63 euro. Il Certificato selezionato per questo tipo di operatività è stato il Mini Long di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT1J7X9 e leva finanziaria fissata al momento della trasmissione pari a 3,15x. Medio il livello di convinzione, pari a tre stelle su cinque. L’altra carta di Cartisano è verde, una strategia long su Azimut, operazione che si aggiunge alle due strategie proposte da Riccardo Designori: due short, su Banco BPM e Intesa Sanpaolo.