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Le quotazioni dei principali indici di Borsa USA ed europei hanno registrato una seduta caratterizzata dai rialzi. Oggi l’attenzione degli investitori sarà rivolta alla riunione di politica monetaria della BCE. Il mercato si aspetta un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base, decisione che è stata ampiamente anticipata dai funzionari dell’istituto nelle ultime settimane. Gli operatori saranno quindi più interessati alle parole di Lagarde durante la conferenza stampa, in cerca di indizi sulle future mosse. Il taglio atteso arriva infatti in un contesto non molto favorevole per la BCE, mentre l’inflazione rimane resiliente e i salari in accelerazione. L’inflazione a maggio è aumentata a sorpresa del 2,6% a/a (attese al 2,5%), dopo il 2,4% di aprile e marzo, mentre il dato core è aumentato del 2,9% a/a, dal +2,8% di aprile. Probabilmente, Lagarde non fornirà indicazioni sulle decisioni future e ribadirà un approccio basato sui dati macroeconomici, riunione per riunione, escludendo un percorso determinato di allentamento. Il nodo per l’Eurotower è quello di dare il via a una serie di tagli mentre vi è il rischio di una stabilizzazione dell’inflazione a un livello superiore all’obiettivo del 2%. Fronte dati macroeconomici, in attesa delle misurazioni sul mercato del lavoro degli Stati Uniti di domani, secondo il report di ADP l’occupazione nel settore privato USA è aumentata di 152.000 posti di lavoro a maggio, meno delle 175.000 unità attese. Infine, l’ISM dei servizi è aumentato più del previsto a maggio: il dato è passato a 53,8 da 49,4 di aprile, mentre le attese erano a 50,8.

Oggi gli operatori saranno concentrati prevalentemente sulla riunione di politica monetaria della Banca centrale europea e sulla consueta conferenza stampa della presidente Christine Lagarde. Fronte dati macroeconomici, in mattinata per l’Italia e l’Eurozona saranno diffusi i dati delle vendite al dettaglio (aprile). Per gli Stati Uniti focus sulle nuove richieste di sussidi di disoccupazione e sulla bilancia commerciale (aprile).

Il titolo ENI rimane all’interno di una tendenza ribassista dai massimi segnati a metà aprile in area 15,80 euro. Nel caso dovesse proseguire il movimento discendente, per i compratori sarà importante la difesa del supporto a 13,40 euro. Si potrebbe guardare al Bonus Cap con Barriera a 12,1200 euro e scadenza al 20/12/2024. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 16% con un livello Bonus a 122 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno ripreso forza dopo il test di area 72,50 dollari al barile, tornando sopra il livello statico a 74 dollari. Segnali di forza su quest’ultimo livello potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long, che avrebbero come primo obiettivo di profitto area 76,40 dollari. Un target più ambizioso potrebbe essere posto in prossimità della resistenza a 80 dollari. Lato ribassista, nuovi segnali di debolezza in area 76,40 dollari potrebbero consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso il primo target dei venditori potrebbe essere posto a 74 dollari, mentre un secondo obiettivo a 72,50 dollari.

Le quotazioni del future su EUR/USD si mantengono sotto la resistenza orizzontale a 1,0910 dopo il test effettuato martedì. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 1,0830 potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere posto in area 1,0900, mentre un target più ambizioso in area 1,1020. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in area 1,0900 potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie short. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo di profitto area 1,0820 e secondo target a 1,0775.

Le quotazioni del FTSE Mib si mantengono in area 34.500 punti, all’interno della fase laterale in atto da fine maggio che vede come supporto i 34.040 punti e come resistenza i 34.900 punti. Segnali di forza sul supporto a 34.040 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere posto a 34.540 punti, mentre un target più ambizioso in area 34.900 punti. Lato ribassista, segnali di debolezza in zona 34.900 punti potrebbero consentire l’implementazione di posizioni short, che avrebbero come primo obiettivo area 34.400 punti e secondo target a 34.040 punti.

Le quotazioni del future sul DAX hanno ripreso forza in prossimità del supporto orizzontale a 18.440 punti, tornando oltre area 18.600 punti. Segnali di forza su questo supporto potrebbero consentire l’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere posto a 18.840 punti, mentre un target più ambizioso sul livello psicologico a 19.000 punti. Lato ribassista invece, posizioni in vendita potrebbero essere valutate in caso di segnali di debolezza in prossimità della resistenza a 18.840 punti. In tal caso, il primo obiettivo potrebbe essere a 18.580 punti, mentre un secondo target a 18.440 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 hanno proseguito al rialzo, dopo la violazione della resistenza orizzontale a 5.330 punti. In caso di ritracciamento, segnali di forza su questo livello potrebbero permettere l’implementazione di strategie di stampo long. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere localizzato a 5.400 punti, mentre un target più ambizioso in area 5.450 punti. Lato ribassista, un ritorno sotto area 5.330 punti potrebbe dare il via a posizioni short. In questo caso, il primo target dei venditori potrebbe essere localizzato a 5.220 punti e un secondo obiettivo sul supporto orizzontale a 5.150 punti.

Tra le strategie proposte da Jacopo Marini nell’ultima puntata di “House of Trading – Le carte del mercato”, compare una verde sull’oro. La strategia del componente della squadra degli analisti ha come ingresso 2.381,30 dollari, stop loss posizionato a 2.309 dollari e obiettivo a 2.454,20 dollari l’oncia. Il Certificato selezionato per questo tipo di operatività è stato il Turbo Unlimited Long di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT211F7 e leva finanziaria fissata al momento della trasmissione pari a 15,94x. Alto il livello di convinzione, pari a quattro stelle su cinque. L’altra carta di Marini è verde, una strategia long su S&P 500, operazione che si aggiunge alle due strategie proposte da Riccardo Designori: uno short su UniCredit e un long su Nexi.