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Le quotazioni dei principali indici di Borsa USA ed europei hanno registrato una seduta caratterizzata dai rialzi. Come da attese, la Fed ha lasciato invariati i tassi di interesse al 5,25%-5,5%, indicando però che quest’anno ci sarà solo un altro taglio. La mediana dei “dot s” punta al 5-5,25%, non più al 4,5-4,75% di marzo. Otto governatori su diciannove hanno indicato un range più basso, 4,75%-5%, mentre sette un solo taglio. Quattro membri lascerebbero i tassi stabili fino a fine anno. Nonostante gli ultimi dati sull’inflazione abbiano evidenziato un raffreddamento, il FOMC “non ritiene opportuno ridurre l’intervallo obiettivo fino a quando non avrà acquisito maggiore fiducia nel fatto che l’inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso il 2%”. Il CPI di maggio ha evidenziato una variazione nulla su base mensile, dopo il +0,3% di aprile. Su base annua il dato è passato dal 3,4% al 3,3% (attese al 3,4%). Il dato core è aumentato dello 0,2% m/m (rispetto al +0,3% del mese precedente e delle attese) ed è calato dal 3,6% al 3,4% a/a (stima al 3,5%). Le nuove proiezioni della Fed indicano un’inflazione (PCE) del 2,6% nel 2024, rivista al rialzo dal 2,4% di marzo, del 2,3% nel 2025 (dal 2,2%) e del 2% nel 2026. L’inflazione core è vista al 2,8% quest’anno (dal 2,6%), al 2,3% nel 2025 (dal 2,2%) e al 2% nel 2026. Il PIL 2024 è atteso in crescita del 2,1% e del 2% nel 2025 e nel 2026, invariati rispetto a marzo. Il tasso di disoccupazione è visto al 4% nel 2024, al 4,2% nel 2026 (dal 4,1%) e al 4,1% nel 2026 (dal 4%).

Oggi gli operatori saranno concentrati su alcuni dati macroeconomici di rilievo riguardanti l’Eurozona e gli Stati Uniti. Per l’area euro si attendono i dati della produzione industriale (aprile). Per gli USA focus sui prezzi alla produzione (maggio) e sulle nuove richieste di sussidi di disoccupazione. Lato Banche centrali segnaliamo i discorsi dei componenti della Banca centrale europea de Guindos, Lane, Schnabel e del membro della Federal Reserve Williams.

Il titolo Stellantis rimane all’interno di una tendenza ribassista, in particolare dai massimi segnati a fine marzo in area 27 euro. Nel breve termine i prezzi si mantengono sopra al supporto orizzontale a 19,66 euro. Si potrebbe guardare al Certificato Bonus Cap con Barriera a 15,9960 euro e scadenza al 20/12/2024. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 20% con un livello Bonus a 106 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno evidenziato un segnale di inversione a contatto con la linea di tendenza che collega i massimi del 12 e 29 maggio. In caso di storno, segnali di forza in area 76,40 dollari potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long, che avrebbero come primo obiettivo area 79 dollari. Un secondo target potrebbe essere in prossimità della resistenza orizzontale a 80 dollari. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 79 dollari potrebbero consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso il primo target potrebbe essere a 76,40 dollari e un secondo obiettivo a 72,50 dollari.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno ripreso forza dopo il test del livello orizzontale a 1,0740, tornando in area 1,0800. Nuovi segnali di forza in area 1,0740 potrebbero consentire l’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere posto in area 1,0860, mentre un target più ambizioso sulla resistenza a 1,0910. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in area 1,0860 potrebbero consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo area 1,0740, mentre un secondo target sul supporto orizzontale a 1,0635.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno ripreso forza dal supporto a 34.040 punti, tornando in area 34.360 punti. I corsi rimangono all’interno del range compreso tra i 34.040 punti e i 34.900 punti. Segnali di forza in area 34.200 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long. Il primo obiettivo potrebbe essere posto a 34.600 punti, mentre un target più ambizioso sulla resistenza a 34.900 punti. Lato ribassista, segnali di debolezza in zona 34.900 punti potrebbero consentire l’implementazione di posizioni short. In questo caso il primo obiettivo potrebbe essere a 33.560 punti e un secondo target a 33.300 punti.

Le quotazioni del future sul DAX hanno effettuato un rimbalzo dal supporto a 18.440 punti, ma rimangono ancora all’interno della fase ribassista in atto da metà maggio. Segnali di forza sul supporto menzionato prima potrebbero consentire l’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere posto a 18.800 punti, mentre un target più ambizioso a 19.000 punti. Lato ribassista, posizioni in vendita potrebbero essere valutate in caso di segnali di debolezza in prossimità della resistenza a 18.840 punti. In tal caso, il primo obiettivo potrebbe essere posto a 18.580 punti, mentre un secondo target a 18.440 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 hanno proseguito al rialzo, portandosi in area 5.500 punti. In caso di ritracciamento, nuovi segnali di inversione in area 5.430 punti potrebbero permettere l’implementazione di strategie di stampo long. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere localizzato a 5.480 punti, mentre un target più ambizioso in area 5.520 punti. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in area 5.520 punti potrebbero dare il via a posizioni short. In questo caso, il primo target dei venditori potrebbe essere localizzato a 5.430 punti e un secondo obiettivo sul supporto orizzontale a 5.400 punti.

Tra le strategie proposte da Tony Cioli Puviani nell’ultima puntata di “House of Trading – Le carte del mercato”, compare una verde sull’oro. La strategia del componente della squadra dei trader ha come ingresso 2.320 dollari, stop loss posizionato a 2.260 dollari e obiettivo a 2.380 dollari l’oncia. Il Certificato selezionato per questo tipo di operatività è stato il Turbo Unlimited Long di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT126H3 e leva finanziaria fissata al momento della trasmissione pari a 4,2x. Medio il livello di convinzione, pari a quattro stelle su cinque. L’altra carta di Puviani è rossa, una strategia short su S&P 500, operazione che si aggiunge alle due strategie proposte da Giancarlo Prisco: due short, sul DAX e Dow Jones.