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Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno dato vita ad una sessione caratterizzata dall’incertezza. Le attenzioni degli investitori sono state principalmente rivolte ai dati macroeconomici. In particolare, l’inflazione dell’Eurozona di giugno (finale) si è attestata al 5,5%, in linea con le attese degli analisti censiti da Bloomberg e con la rilevazione preliminare. Ad aver sorpreso in negativo è stata la misurazione depurata dagli elementi più volatili, che è risultata pari al 5,5%. Gli esperti si attendevano un 5,4% su base annuale. Segnali di miglioramento della situazione dei prezzi sono invece arrivati dal Regno Unito, dove l’indice dei prezzi al consumo di giugno ha registrato una variazione del 7,9%, sotto il consensus all’8,2% e al precedente 8,7%: il valore più basso da oltre un anno. Il dato core è sceso al 6,9%, mentre le stime indicavano una variazione in linea con il precedente 7,1%. Dopo la pubblicazione, le probabilità di un aumento dei tassi da 50 punti base ad agosto da parte della Bank of England sono scese in maniera considerevole: ora la mossa prevista è relativa ad un ritocco di 25 punti base. Il picco è visto invece al di sotto del 6%, ben al di sotto rispetto al 6,5% atteso solo ad inizio mese. Intanto, l’International Energy Agency ha avvertito che nel 2024 la crescita della domanda di elettricità potrebbe salire al 3,3% per via delle migliori prospettive economiche. Per il 2023 le stime sono poco inferiori al 2%, sotto il 2,3% del 2022 e alla media a 5 anni pre-Covid al 2,4%.

Per quanto riguarda i dati macroeconomici, nella giornata odierna le attenzioni degli investitori saranno rivolte agli Stati Uniti con le richieste di sussidi di disoccupazione dell’ultima settimana, l’indice di fiducia commerciale elaborato dalla Federal Reserve di Philadelphia e il Leading Index della Conference Board (giugno). Per l’Eurozona il focus sarà sulla fiducia dei consumatori di luglio (preliminare). Lato Banche centrali, sono previste delle dichiarazioni di Francois Villeroy de Galhau, Governatore dell’istituto centrale francese.

Cresce l’incertezza per il future su EUR/USD, che hanno frenato il rialzo nei pressi della soglia psicologica a 1,13. Se i corsi si confermassero sotto 1,1250, potrebbe cominciare un movimento correttivo con obiettivi su 1,12, per poi passare a 1,1110. Se la debolezza si intensificasse, si potrebbe guardare al Dual Currency con Strike a 1,10 e scadenza al 15/09/2023. Il prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annualizzato del 25,16% con un livello premio a 102 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI sono riuscite ad allungare il passo dopo il test del supporto di area 74 dollari, lasciato in eredità dai massimi del 9 maggio 2023. Nel caso in cui gli acquisti proseguissero si potrebbe osservare un nuovo approdo degli acquirenti sui 77,40 dollari, dove passa la linea di tendenza ottenuta collegando i massimi dell’8 e 10 maggio 2023. Se i compratori riuscissero ad oltrepassare anche questo intorno, ci sarebbe la possibilità di arrivare al test della soglia psicologica a 80 dollari. Viceversa, la discesa sotto i 74 dollari aprirebbe le porte ai successivi sostegni nella zona compresa tra 72,5 e i 72 dollari, per poi passare ai 70 dollari.

Le quotazioni del future su EUR/USD continuano a mostrare incertezza dopo il test della soglia psicologica a 1,13. Per assistere ad un movimento correttivo si dovrebbero attendere ulteriori indizi, come ad esempio l’accelerazione sotto l’area di 1,1250, dove passa la linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 31 maggio 2022 e 1° febbraio 2023. Nel caso in cui ciò avvenisse, si potrebbe osservare un ritorno dei corsi su 1,12, per poi passare al supporto orizzontale a 1,1110, lasciato in eredità dai top del 13 aprile 2023. Nell’eventualità di una prosecuzione degli acquisti, un possibile target dei compratori potrebbe trovarsi nei pressi della successiva resistenza a 1,14.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno dato il via ad una flessione. Dal grafico giornaliero si evidenzia un potenziale modello di doppio massimo che, se confermato con la discesa sotto i 28.500 punti, potrebbe dare il via ad una correzione verso la soglia psicologica dei 28.000 punti. Questo è un supporto di rilievo in quanto transitano il livello orizzontale espresso dai top del 7 marzo 2023 e la trendline disegnata con i minimi del 31 maggio e 26 giugno 2023. Per i compratori il superamento dei 28.900 punti potrebbe aprire le porte al test dei 29.100 punti, dove passa la linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 14 giugno e 3 luglio 2023.

Le quotazioni del future sul DAX sono state respinte dalla resistenza a 16.300 punti, lasciata in eredità dai massimi del 22 maggio 2023. La prosecuzione delle vendite innescate da questo test potrebbe portare i corsi alla soglia psicologica dei 16.000 punti. Se da tale intorno la struttura tecnica peggiorasse, i venditori avrebbero la possibilità di raggiungere il coriaceo livello di concentrazione di domanda a 15.800 punti. Al contrario, per proseguire l’uptrend in atto i compratori dovrebbero riuscire a spingersi oltre i 16.300 punti. Se ciò dovesse avvenire, si potrebbe osservare l’accelerazione verso i massimi storici, nei pressi dei 16.600 punti.

Le quotazioni del future sull’S&P 500 hanno raggiunto la resistenza a 4.600 punti, lasciata in eredità dai minimi del 1° dicembre 2021. Nel caso in cui anche questo ostacolo fosse oltrepassato, si potrebbe osservare un nuovo allungo nei pressi della soglia psicologica a 4.700 punti. Per assistere ad un ritorno delle vendite, si dovrebbero attendere indicazioni di debolezza sotto il supporto di breve periodo a 4.530 punti. Se ciò avvenisse, il ribasso avrebbe la possibilità di spingersi sui 4.500 punti, dove passano la linea di tendenza ottenuta collegando i minimi dell’8 e 26 giugno 2023 e il livello statico espresso dai top del 16 giugno 2023.

Tra le carte messe in campo da Enrico Lanati nella 27esima puntata del 2023 di “House of Trading – Le carte del mercato”, compare una rossa su Apple. La strategia del componente della squadra degli analisti ha come ingresso 192,50 dollari, stop loss a 195,50 dollari e target a 188,50 dollari. Il Certificato scelto per questo tipo di operatività è stato il Turbo Unlimited Short di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT1RF89 e leva finanziaria fissata al momento della trasmissione a 3,53x. Medio il livello di convinzione per questa strategia, pari a 3 stelle su 5. L’altra carta di Lanati è rossa, una strategia short su ENEL, operazione che si aggiunge alle due carte di Riccardo Designori: entrambe di matrice long su BPER Banca e su Microsoft.