Scarica la versione PDF di questo articolo

Vai all’archivio

Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta caratterizzata dalla debolezza. A catalizzare l’attenzione dei trader e degli investitori sono state la riunione della Fed e la conferenza stampa di Jerome Powell. Come da attese, la Banca centrale USA ha alzato i tassi di interesse dello 0,25%, portandoli nel nuovo range al 5,25%-5,50%. La decisione è stata presa all’unanimità. La Fed continuerà a valutare gli effetti dei rialzi del costo del denaro finora effettuati per “determinare l’estensione di un addizionale restrizione di politica monetaria che possa essere appropriata per far tornare l’inflazione all’obiettivo del 2%”. Dal comunicato non è emerso nulla che faccia pensare che la stretta sia conclusa. Oggi il focus degli operatori sarà rivolto alla riunione di politica monetaria della BCE e sulla conseguente conferenza stampa del governatore Christine Lagarde. Anche per la BCE i mercati si aspettano un aumento del costo del denaro di 25 punti base, che porterebbe i tassi sulle operazioni di rifinanziamento principale dal 4% al 4,25%, mentre quelli sui depositi dal 3,50% al 3,75%. La maggior parte degli operatori si aspettano un ulteriore aumento della stessa entità nel meeting di settembre, rialzo quest’ultimo che potrebbe decretare la fine del ciclo di inasprimento della politica monetaria iniziato a luglio 2022. Per la Banca centrale europea l’obiettivo sarà quello di comunicare un atteggiamento restrittivo della politica monetaria che sarà dipendente dai prossimi dati macroeconomici, nonostante le opinioni interne divergenti tra i banchieri centrali.

Nella giornata odierna gli operatori dei mercati finanziari saranno concentrati sulla riunione di politica monetaria della BCE e sulla conseguente conferenza stampa della presidente Christine Lagarde. Lato dati macroeconomici segnaliamo che per l’Italia verranno rilasciati alcuni indicatori di fiducia (aziende e consumatori, luglio). Per gli Stati Uniti focus sugli ordini di beni durevoli (giugno), PIL del secondo trimestre del 2023, bilancia commerciale di beni (giugno), nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, vendite in corso di abitazioni (giugno) e sugli indici manifatturiero e composito della Fed di Kansas City (luglio).

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno effettuato un rimbalzo dal supporto a 1,1060, interrompendo la fase negativa iniziata il 18 luglio. Una flessione sotto 1,10 potrebbe innescare un’accelerazione delle vendite con target sui minimi di inizio luglio. In questo contesto, si potrebbe guardare al Dual Currency con Strike a 1,11 e scadenza al 15/09/2023. Il prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annualizzato del 15,98% con un livello premio a 101,53 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI si mantengono in prossimità dei 79 dollari dopo il segnale rialzista espresso dalla rottura dei top di periodo a 77 dollari al barile. La struttura tecnica nel breve rimane impostata al rialzo, in particolare dai minimi registrati a fine giugno 2023 in area 67 dollari. La difesa del supporto a 77 dollari potrebbe permettere l’implementazione di strategie long con obiettivo identificabile in area 83-84 dollari al barile. La struttura tecnica tornerebbe a favore dei venditori in linea con il trend di più lungo periodo con la rottura dei 73 dollari. In questo caso il successivo target potrebbe essere a 67 dollari.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno recuperato terreno dopo il test del sostegno orizzontale a 1,1060 lasciato in eredità dai top del 22 giugno, mettendo fine al ribasso durato per sei giornate consecutive. Nel caso in cui il supporto precedentemente menzionato fosse violato al ribasso, si potrebbe osservare l’approdo delle quotazioni nei pressi del livello tondo e psicologico a 1,0900. Il successivo livello da tenere monitorato sarebbe quello a 1,0875. Per i compratori invece il superamento dapprima di 1,1175 e successivamente di 1,1300 verrebbe interpretato positivamente, con prossimo obiettivo degli acquirenti posto sulla resistenza a 1,1400.

Le quotazioni del FTSE Mib continuano a veleggiare in area di massimi, oltre il livello psicologico dei 29.000 punti. Nelle ultime sedute di contrattazioni i prezzi hanno tuttavia evidenziato una perdita di forza, espressa dalla fase lateral-rialzista in atto dal 13 luglio. Vista la struttura orientata al rialzo, si potrebbero privilegiare strategie long in caso di ritracciamento. A tal proposito segnali di forza in area 28.600 punti potrebbero dare il via a posizioni long con obiettivo in area 28.900-29.000 punti. Fronte ribassista, la violazione dei 28.500 punti potrebbe dare il via ad una correzione più corposa con target in area 28.000 punti.

Le quotazioni del future sul DAX continuano a mantenersi al di sotto della resistenza a 16.330 punti, all’interno di una fase laterale che vede come parte supportiva zona 16.100-16.140 punti. Se l’ostacolo dei 16.330 punti fosse superato si potrebbe assistere ad un’accelerazione dei corsi verso i massimi storici registrati a metà giugno 2023, in zona 16.600 punti. Al contrario, l’eventuale discesa dei corsi al di sotto del livello tondo dei 16.000 punti potrebbe portare ad un deterioramento del quadro tecnico, con obiettivo dei venditori identificabile in area 15.830- 15.780 punti, zona di minimi registrati a giugno e maggio 2023.

Le quotazioni del future su S&P 500 hanno recuperato terreno, raggiungendo area 4.600 punti. Il quadro tecnico rimane impostato al rialzo, come si può notare dal pattern di massimi e minimi crescenti in atto da fine maggio. Vista la struttura tecnica, si potrebbero privilegiare strategie rialziste in linea con il trend dominante. Si potrebbe dunque attendere un movimento correttivo verso area 4.560 punti. Posizioni in acquisto da questa zona avrebbero come target i 4.600 punti. Fronte ribassista, la violazione dei 4.500 punti darebbe il primo indizio di deterioramento del trend con obiettivo dei venditori posto a 4.400 punti.

Tra le carte messe in campo da Nicola Duranti nella 28esima puntata del 2023 di “House of Trading – Le carte del mercato”, compare una rossa sul NASDAQ 100. La strategia del componente della squadra dei trader ha come ingresso 4.524 punti, stop loss a 4.601 punti e target a 4.151 punti. Il Certificato scelto per questo tipo di operatività è stato il Turbo Unlimited Short di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT1R9J4 e leva finanziaria fissata al momento della trasmissione a 4,72x. Alto il livello di convinzione per questa strategia, pari a 4 stelle su 5. L’altra carta di Duranti è rossa, una strategia short sul petrolio WTI, operazione che si aggiunge alle due carte di Giancarlo Prisco: due strategie short, sul DAX e sull’oro.