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Le quotazioni dei principali indici di Borsa USA ed europei hanno registrato una seduta caratterizzata da segni misti. L’attenzione dei trader ieri è stata rivolta ai dati sull’inflazione degli Stati Uniti. L’indice dei prezzi al consumo USA è sceso a giugno, fornendo alla Federal Reserve un assist per un taglio dei tassi di interesse. L’inflazione è passata dal 3,3% al 3% a/a, rispetto alle attese per un calo più lieve al 3,2%. Il dato core – che esclude le componenti volatili (alimentari ed energetici) - si è attestato al 3,3% a/a contro le attese e il dato precedente al 3,4%. L’aumento annuale del tasso core è stato il più basso dall’aprile 2021. Su base mensile, il CPI ha segnato un -0,1% rispetto alle attese per una lettura piatta e il dato precedente allo 0,1%, mentre il dato core è aumentato dello 0,1% contro le attese e il dato di maggio allo 0,2%. Dopo la diffusione dei dati, secondo il CME FedWatch Tool sono aumentate le probabilità per un taglio dei tassi di 25 pb a settembre, dal 70% al 78%. Oggi gli operatori concluderanno la settimana monitorando i prezzi alla produzione e la fiducia dei consumatori degli Stati Uniti. Il primo dato è atteso in crescita del 2,3% a/a, in lieve rialzo dal 2,2% di maggio. Il dato core è atteso in aumento del 2,5% a/a, dal 2,3% di maggio. Per quanto riguarda la fiducia dei consumatori, l’indice elaborato dall’Università del Michigan è atteso in lieve aumento a 68,5 da 68,2 di giugno, ma ancora sui minimi da inizio anno. Fronte trimestrali, oggi al test dei conti ci saranno Citigroup, JPMorgan Chase e Wells Fargo. Queste prime tre banche saranno seguite il 15 luglio da Goldman Sachs e il 16 luglio da Bank of America e Morgan Stanley.

Quest’ultima seduta di contrattazioni della settimana risulta scarna di dati macroeconomici di rilievo. Gli operatori dei mercati finanziari monitoreranno alcuni dati riguardanti gli Stati Uniti. Nel pomeriggio, focus sui prezzi alla produzione relativi a giugno e sulla fiducia dei consumatori elaborata dall’Università del Michigan relativa a luglio (dato preliminare). Gli operatori monitoreranno con grande attenzione i risultati trimestrali dei colossi bancari statunitensi: Citigroup, JPMorgan e Wells Fargo.

Le azioni Leonardo rimangono all’interno di una struttura laterale da aprile scorso, che vede come supporto i 21 euro e come resistenza l’area compresa tra i 24 e 24,60 euro. Nel caso di ribassi, per i compratori sarà importante la difesa del sostegno a 21 euro. Si potrebbe guardare al Bonus Cap con Barriera a 17,7760 euro e scadenza al 20/12/2024. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa 15% con un livello Bonus a 115 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno proseguito al rialzo dopo il rimbalzo registrato in area 80,80 dollari al barile. Nel caso dovesse verificarsi un nuovo ribasso, segnali di forza sul supporto a 80,20 dollari potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long, che avrebbero come obiettivo area 83,60 dollari. Un secondo target potrebbe essere in prossimità del la resistenza a 86,20 dollari al barile. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 83,60 dollari potrebbero consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso il primo target potrebbe essere a 81,80 dollari e un secondo obiettivo a 80,20 dollari.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno ripreso forza dopo il test del supporto a 1,0840, tornando sopra al livello psicologico a 1,0900. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 1,0880 potrebbero consentire l’implementazione di strategie long in linea con il trend di breve. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere sulla resistenza a 1,0960, mentre un target più ambizioso in area 1,1000. Lato ribassista, segnali di inversione in area 1,0960 potrebbero consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo di profitto area 1,0880 e un secondo target posto a 1,0840

Le quotazioni del FTSE Mib hanno proseguito al rialzo, portandosi in area 34.500 punti. In caso di ritracciamento nuovi segnali di forza sul supporto orizzontale a 34.040 punti potrebbero dare il via a strategie long. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere posto sulla resistenza a 34.870 punti, mentre un secondo target sui massimi segnati a metà maggio in area 35.470 punti. Lato ribassista, segnali di inversione sulla resistenza a 34.870 punti potrebbero consentire l’implementazione di posizioni short. In questo caso, il primo obiettivo dei venditori potrebbe essere a 34.040 punti e un secondo target a 33.310 punti.

Le quotazioni del future sul DAX hanno proseguito al rialzo, violando con forza la linea di tendenza che conta i massimi segnati il 16 e 28 maggio. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 18.630 punti potrebbero consentire l’implementazione di strategie long in linea con il trend di breve. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere a 19.000 punti, mentre un secondo target sui massimi a 19.200 punti. Lato ribassista, posizioni in vendita potrebbero essere valutate nel caso della violazione del supporto a 18.630 punti. Il primo obiettivo potrebbe essere a 18.400 punti, mentre un secondo target sul supporto a 18.170 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 hanno ripreso forza, riassorbendo parte del ribasso registrato giovedì. Nel caso dovesse proseguire il movimento correttivo, segnali di forza sul supporto in area 5.580 punti potrebbero permettere l’implementazione di strategie long in linea con la tendenza dominante. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere a 5.700 punti, mentre un target più ambizioso in area 5.750 punti. Lato ribassista invece, nuovi segnali di debolezza in area 5.700 punti potrebbero dare il via a posizioni short. Il primo target dei venditori potrebbe essere a 5.580 punti, mentre un secondo obiettivo a 5.500 punti.

Tra le strategie proposte da Giancarlo Prisco nell’ultima puntata di “House of Tra ding – Le carte del mercato”, compare una verde sull’oro. La strategia del componente della squadra dei trader ha come ingresso 2.364 dollari, stop loss posizionato a 2.356 dollari e obiettivo a 2.374 dollari l’oncia. Il Certificato selezionato per questo tipo di operatività è stato il Turbo Unlimited Long di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT126H3 e leva finanziaria fissata al momento della trasmissione pari a 4,01x. Alto il livello di convinzione, pari a quattro stelle su cinque. L’altra carta di Prisco è verde, una strategia long su S&P 500, operazione che si aggiunge alle due strategie proposte da Nicola Duranti: uno short sul petrolio WTI e un long sul Bund.