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La prima seduta della settimana dei listini europei è stata caratterizzata dal segno meno in scia delle notizie arrivate nel fine settimana dagli Stati Uniti e delle indicazioni negative giunte dalla Cina. La crescita inferiore alle stime del Dragone ha fatto il paio con i numeri deludenti di Burberry e Swatch andando a penalizzare in particolare il comparto del lusso (non a caso il Cac 40 ha registrato la performance peggiore tra i listini del Vecchio continente). Segno più invece a Wall Street, alle prese con un ribilanciamento in ottica “Trumpiana” dei portafogli e con le indicazioni che arrivano dalle trimestrali. Dopo le indicazioni contrastanti arrivate venerdì dal terzetto formato da Citigroup, JP Morgan e Wells Fargo, la settimana si è aperta con Goldman Sachs e Blackrock. La banca newyorkese ha visto l’utile trimestrale balzare in un anno da 1,2 a 3 miliardi di dollari mentre il fatturato ha evidenziato un +17% a 10,89 miliardi (entrambi i dati segnano un rosso rispetto ai numeri dei primi tre mesi dell’anno). Dalla trimestrale di Blackrock è invece emerso un nuovo record per gli assets in gestione, saliti a 10,6 mila miliardi di dollari. Il giro d’affari è invece aumentato dell’8% annuo a 4,81 miliardi. Oggi in agenda troviamo i dati europei sulla bilancia commerciale e l’indice tedesco ZEW, con quest’ultimo che dovrebbe confermare la debolezza della prima economia europea scendendo di oltre 6 punti. Nella seconda parte l’appuntamento è invece con gli aggiornamenti USA su vendite al dettaglio, viste in riduzione mese su mese a giugno, e prezzi delle importazioni. Alle 16 focus sull’indice di fiducia elaborato dalla NAHB, stimato stabile sotto quota 50 punti (quella che indica un outlook negativo per il settore edile).

La giornata di oggi si presenta particolarmente ricca di indicazioni macroeconomiche. Nel corso della prima parte l’appuntamento è con la bilancia commerciale di Eurolandia e con l’indice tedesco ZEW, quello che misura il sentiment degli investitori istituzionali tedeschi. Nel pomeriggio sarà invece la volta dei numeri statunitensi su vendite al dettaglio, i consumi rappresentano due terzi della ricchezza prodotta dalla prima economia, e prezzi delle importazioni. Alle 16 riflettori puntati sull’indice elaborato dalla NAHB che misura il sentiment dei costruttori edili della prima economia.

Da fine febbraio le azioni Ferrari rimangono all’interno di una struttura laterale compresa tra i supporti di area 369 euro e le resistenze di area 405-410 euro. La mancanza di direzionalità e il rischio di discese sotto i 369 euro permette di guardare con favore il Bonus Cap con Barriera a 319,3600 euro e scadenza al 20/06/2025. Il prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 12% con un livello Bonus a 118 euro.

Un movimento impulsivo appare prossimo per le quotazioni del petrolio WTI. Nel corso del mese di luglio le quotazioni del greggio hanno testato a più riprese le resistenze dinamiche espresse dalla trendline discendente ottenuta con i massimi del 28 settembre 2023 e del 5 aprile 2024. Se allunghi oltre gli 84,50 dollari porterebbero alla rottura al rialzo di queste importanti resistenze, al ribasso da monitorare il comportamento in corrispondenza degli 80,80 dollari. Chiusure sotto tale soglia aprirebbero la strada a nuovi ribassi. I primi segnali di debolezza emergerebbero alla rottura della trendline di breve tracciata con i low del 20 giugno e 10 luglio.

Riagguantata la soglia psicologica di 1,09, le quotazioni del future dell’EUR/USD appaiono pronte a sferrare l’attacco decisivo alle resistenze statiche di area 1,0925, ultimo baluardo di rilievo prima di 1,0990 e successivamente di 1,1120. A sostenere una view costruttiva alcuni elementi tecnici come la rottura al rialzo della trendline ribassista disegnata con i massimi decrescenti dell’8 marzo e del 7 giugno. Non va trascurato il fatto che il movimento impulsivo in atto, partito dal low del 26 giugno, fa seguito al test e tenuta dei supporti dinamici di ampio respiro dati dalla trendline tracciata con i minimi del 3 ottobre 2023 e del 16 aprile 2024.

Seduta interlocutoria quella di ieri per il FTSE Mib, con l’indice di riferimento di Piazza Affari che ha consolidato i recenti rialzi mantenendosi in area 34.500 punti. La risalita dai minimi dello scorso 14 giugno ha tuttavia riportato i corsi in prossimità di quell’ampia area resistenziale compresa tra i 34.500 e i 35.250 punti che da aprile in avanti ha sempre bloccato le velleità rialziste dell’indice. Se dunque nel breve va monitorata la reazione dai supporti statici di area 34.490 punti, nel medio termine eventuali ritorni in area 34.640-34.650 punti possono essere considerati per l’apertura di strategie ribassiste o di copertura.

La seduta di ieri è stata interlocutoria per il DAX, con le quotazioni del future che si sono mantenute all’interno della candela espansiva del 12 luglio. La recente violazione al rialzo delle resistenze dinamiche espresse dalla trendline ribassista tracciata con i top del 16 e 28 maggio rappresenta un segnale di forza, così come la chiusura di venerdì sopra le resistenze statiche poste nell’intervallo 18.815/18.820 punti. Non va tuttavia trascurata l’importanza resistenziale dell’area all’interno della quale scambia attualmente il DAX. L’intervallo tra i 18.800 e i 19mila punti potrebbe favorire prese di beneficio e costruzioni di strategie short.

Ieri le quotazioni del future dell’S&P 500 hanno nuovamente aggiornato i massimi storici, con l’indice capace di toccare i 5.718,5 punti. Il trend rialzista rimane sostenuto dai supporti dinamici espressi dalla trendline rialzista tracciata con i minimi del 31 maggio e 2 luglio. La linea di tendenza è stata testata con i minimi del 12 luglio. Il cedimento di questo low a 5.621,25 punti rappresenterebbe il primo segnale di deterioramento dell’attuale quadro grafico. In questo caso gli obiettivi tecnici più immediati potrebbero essere individuati nell’intorno dei 5.500 punti. Nuovi impulsi long si avrebbero con chiusure sopra i 5.690 punti.

I rialzi di ieri delle azioni Iveco hanno portato Andrea Cartisano a sfiorare il target indicato in occasione dell’ultima puntata di “House of Trading – Le carte del mercato”. Tra le carte del rappresentante della squadra degli analisti vi era infatti quella sulla società quotata a Piazza Affari. La strategia, aperta mercoledì 10 luglio con l’ingresso a 10,50 euro, ha un obiettivo a 11,60 euro. I massimi di ieri sono stati toccati a 11,58 euro. Lo stop invece è posizionato a 10,10 euro. La correzione intrapresa dai top del 9 aprile sembra alle spalle, sia per la tenuta dei supporti statici di area 10,15-10,20 che per la violazione al rialzo delle resistenze espresse dalla trendline ribassista ottenuta con i top del 10 maggio e del 6 giugno.