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La prudenza emersa sia dal comunicato della BCE che dalle parole di Christine Lagarde è probabilmente dovuta alla necessità di evitare di ripetere gli errori fatti negli ultimi mesi. Come emerso dalle minute del meeting di giugno, il taglio dei tassi è stato dettato più dalla necessità di non sconfessare gli annunci fatti da praticamente tutti i membri del board nelle settimane precedenti che da reali esigenze di allentamento delle condizioni monetarie. Di conseguenza, una forward guidance quasi “esplicita” è stata sostituita, sia nel wording utilizzato nella nota di presentazione della decisione che nelle parole di Christine Lagarde, da una buona dose cautela su quelli che saranno i futuri interventi dell’istituto con sede a Francoforte. “La decisione di settembre è totalmente aperta”, ha detto la presidente, rimarcando che le proiezioni saranno evidentemente centrali. Indicazioni “dovish” sono arrivate dal fatto che le condizioni di finanziamento continuano ad essere definite “restrittive” e dall'analisi della dinamica salariale visto che, ha riferito la presidente, “le negoziazioni salariali segneranno il massimo impatto nel 2025, ma per il 2026 la dinamica delle retribuzioni è compatibile con gli obiettivi di politica monetaria”. L’accortezza della BCE ha penalizzato piazze finanziarie europee che in corrispondenza del giro di boa si erano spinte sui massimi intraday in scia della conferma di Ursula Von der Leyen alla guida della Commissione europea. Dopo quella che rappresenta una nuova vittoria delle forze europeiste, la presidente ha detto che il prossimo mandato sarà incentrato sull'economia, con l’idea di un fondo per la competitività, la difesa e il Mediterraneo.

Per le indicazioni macro di oggi bisognerà attendere il pomeriggio. Dopo l’apertura di Wall Street saranno diffusi i dati statunitensi sulle vendite di case esistenti e sull’andamento del settore manifatturiero nell’area di Richmond. A giugno il primo dato è stimato in riduzione da 4,11 a 3,99 milioni di unità mentre il secondo nel mese corrente è visto in miglioramento da -10 a -7 punti (valori negativi indicano un peggioramento delle condizioni). Sempre alle 16 sarà la volta del dato che misura il sentiment dei consumatori europei: anche in questo caso nel mese di luglio l’indice dovrebbe confermarsi in rosso passando da -14 a -13 punti.

Le quotazioni di STMicroelectronics si mantengono deboli nell’ultimo periodo. Il titolo ha tuttavia avvicinato un ampio intervallo ricco di supporti dinamici e statici, in primis quelli posti in prossimità dei 35,10 euro. In questo contesto il Bonus Cap con ISIN NLBNPIT20ZH3, Barriera continua a 27,9545 euro e scadenza 20.06.2025 potrebbe apparire interessante. In circa 11 mesi permetterebbe di ottenere un rendimento del 27,48% con un livello Bonus di 122 euro.

Dopo la brutta battuta d’arresto subita venerdì dalle quotazioni del WTI, ieri i corsi del petrolio hanno dato ulteriori segnali di debolezza. La negatività emersa con la rottura al ribasso dei supporti statici di area 80 dollari è stata così confermata. Le quotazioni scambiano da settembre 2023 all’interno di un ampio triangolo e ora i corsi appaiono orientati nel medio verso i supporti dinamici espressi dalla trendline inferiore della figura. La linea di tendenza in questione è stata ottenuta con i minimi del 13 dicembre 2023 e del 4 giugno 2024. Sopra i 79,20 dollari si aprirebbe la strada a un pullback delle resistenze di area 80,20 dollari.

Seduta poco movimentata ieri per l’EURUSD, con le quotazioni che si mantengono in equilibrio in prossimità della soglia psicologica di 1,09. Per il momento sembra che i corsi stiano completando il test del cambio di stato delle vecchie resistenze dinamiche fornite dalla trendline tracciata con i minimi dell’8 marzo e del 4 giugno e di quelle statiche poste in area 1,0910. Nel breve nuova forza propulsiva emergerebbe con progressioni oltre 1,0935 mentre segnali di rigetto si avrebbero con ritorni delle quotazioni sotto 1,0840, ossia sotto i mimimi del 9 di luglio. La violazione del livello aprirebbela strada a una veloce correzione in area 1,0750.

La progressione di ieri del FTSE Mib ha riportato le quotazioni dell’indice italiano al test delle resistenze dinamiche espresse sul daily chart dalla trendline rialzista ottenuta con i minimi del 16 aprile e del 3 maggio. La linea di tendenza era capitolata a metà giugno. Le quotazioni permangono inserite in un cuneo delimitato inferiormente dalla trendline tracciata con i minimi del 28 giugno e del 16 luglio e solo l’uscita al rialzo o al ribasso, da confermarsi al termine delle contrattazioni giornaliere, darebbe nuova direzionalità. Al rialzo input long si avrebbero con chiusure sopra i 34.970 punti, al ribasso segnali di debolezza sotto i 34.180 punti.

Il balzo in avanti di ieri ha migliorato nel breve la struttura tecnica del DAX. Dopo un filotto di cinque sedute consecutive al ribasso, l’allungo di ieri ha permesso all’indice di recuperare il sostegno della trendline rialzista tracciata con i low del 14 e del 20 giugno. A questo punto un nuovo allungo verso le resistenze statiche di area 18.800-18.850 appare possibile. Con le quotazioni inserite da metà aprile in un ampio trading range, i ribassi della scorsa ottava e la vicinanza ai massimi storici non modificano tuttavia nel medio termine la possibilità di assistere a una correzione verso area 17.930-17.990 punti.

Il bel rimbalzo di ieri dell’S&P 500 non ha modificato in modo sostanziale il quadro tecnico di fondo dell’indice. Se il trend di lungo permane impostato al rialzo, nel breve la scorsa settimana potrebbe aver sancito l’interruzione della lunga corsa rialzista grazie al completamento di un pattern ribassista quale l’engulfing bearish. I top di ieri hanno in tal senso testato i minimi della prima candela del pattern. Inoltre i corsi per il momento sono rimasti sotto le resistenze di area 5.630 punti. Sopra tale soglia si aprirebbero spazi per ritorni dapprima a 5.673 punti e poi a 5.700. Sotto l’obiettivo appare la soglia psicologica dei 5.500 punti.

Nel corso dell’ultima puntata di “House of Trading – Le carte del mercato” Stefano Serafini ha proposto una strategia rialzista sul Russell 2000. L’operazione proposta dall’ex campione del mondo di trading prevedeva un’attivazione sulla debolezza, con un ingresso in acquisto che sarebbe scattato a 2.167 punti. La ripartenza di ieri ha tuttavia ridotto la possibilità che l’operazione si attivi nei termini previsti dal regolamento della sfida ma conferma la view positiva espressa da Serafini sul comparto delle small cap americane. Oltre all’acquisto a 2.167 punti, la strategia del rappresentante della squadra dei trader prevedeva un target posto a 2.212 punti e uno stop a 2.118 punti.