Scarica la versione PDF di questo articolo

Vai all’archivio

Anche quella di ieri è stata una seduta all’insegna delle vendite per i listini europei. Se alle difficoltà del settore del lusso eravamo preparati, ed i numeri di LVMH hanno dimostrato che la prudenza degli operatori era giustificata, la pubblicazione dei risultati di colossi del calibro di STMicroelectronics e di Stellantis ha fatto emergere un quadro peggiore delle previsioni che ha finito per penalizzare pesantemente le Borse del Vecchio continente. La prima ha registrato un calo del fatturato trimestrale del 25% con il risultato netto passato da 1 miliardo a 353 milioni di dollari mentre la seconda ha annunciato un utile dimezzato al 30 giugno. Ma non solo trimestrali: dopo il nuovo invento della Banca centrale cinese, il secondo taglio dei tassi da inizio settimana è stato letto ha innescato tensioni sullo stato di salute della seconda economia mondiale, i numeri arrivati dalla crescita economia USA hanno battuto il consenso, con il Pil passato dall’1,4 al 2,8%. Per quanto riguarda l’ultima seduta della settimana, a Wall Street andranno in scena i risultati trimestrali di Bristol-Myers Squibb, di Colgate-Palmolive e di 3M, in Europa ad alzare il velo sui conti saranno Air Liquide, di Mercedes Benz e Basf mentre a Piazza Affari sarà la volta di Eni e di Terna. Il dato macro più importante del giorno è l’indice dei prezzi statunitense PCE che, nel caso in cui dovesse rispettare il consenso (o scendere più del previsto) incrementerebbe ulteriormente le probabilità di un intervento di allentamento del costo del denaro nel meeting della Federal Reserve in calendario a settembre (attualmente l’ipotesi è stimata all’85%).

È il giorno dell’indice dei prezzi PCE, quello preferito dalla Federal Reserve perché in grado di tracciare l’andamento dei prezzi dei prodotti realmente acquistati dai consumatori (e non, come accade per i dati “classici”, di un paniere). Nel mese di giugno il dato completo è visto in riduzione dal 2,6 al 2,4% mentre quello “core”, calcolato cioè al netto delle componenti straordinarie, dovrebbe segnare un calo dal 2,6 al 2,5%. Sempre per quanto riguarda gli USA, in agenda troviamo anche i numeri su redditi e spese, sempre riferiti a giugno, e l’indice di fiducia dei consumatori misurato dall’Università del Michigan in versione definitiva.

Dopo il pesante tracollo iniziato un anno fa, in Borsa nelle ultime settimane Bayer sembra aver trovato un punto di equilibrio. Nel corso delle ultime sedute il titolo sembra aver gettato le basi per una ripartenza al rialzo e questo può rendere interessante il Bonus Cap con Barriera a 22,7885 euro e codice ISIN NLBNPIT1XYV9. In circa 5 mesi il Certificato permetterebbe di ottenere un rendimento del 15,37% con un livello Bonus di 116 euro.

La seduta di ieri ha gettato le basi per una ripartenza al rialzo delle quotazioni del WTI. Il greggio sembra aver trovato una base in area 76 dollari su cui si era portato nel corso della mattinata. L’accelerazione al rialzo del primo pomeriggio va in questa direzione, con le quotazioni ora che potrebbero accelerare oltre i 78,50 e indirizzarsi dapprima verso le resistenze statiche di area 80,30 dollari e successivamente verso gli 81,70-81,80 dollari dove troverebbe compimento il pullback delle resistenze dinamiche fornite dalla trendline tracciata con i low del 26 giugno e del 10 luglio rotta al ribasso il 18 luglio scorso.07:36 26/07/2024

Sembra voler provare a ripartire al rialzo l’Euro-Dollaro. Dopo aver fatto emergere segnali negativi con il ritorno delle quotazioni sotto i supporti dinamici espressi dalla trendline ribassista ottenuta con i massimi del 14 marzo e 4 giugno rotta al rialzo l’11 giugno, le quotazioni tra il 24 e 25 luglio sembra abbiano trovato una base da cui ripartire da area 1,0850. Le quotazioni non hanno così violato gli importanti supporti statici di breve posti a 1,0840 e accelerazioni oltre la soglia psicologica a 1,09 permetterebbero ai corsi di riprendere la salita delle settimane precedenti. In questa direzione, target intermedio a 1,0920 e successivamente a 1,0970.

La seduta di ieri ha fornito importanti indicazioni tecniche per il breve-medio periodo. Il FTSE Mib ha infatti rotto al ribasso i supporti dinamici forniti dalla trendline tracciata con i minimi del 14 e 28 giugno. La linea di tendenza rappresentava la parte inferiore del cuneo all’interno del quale scambiavano da diverse settimane le quotazioni dell’indice di riferimento di Piazza Affari. A questo punto, eventuali rimbalzi e test del cambio di stato possono essere valutati per l’apertura di strategie ribassiste volte a un ritorno delle quotazioni dapprima in area 33.100 e successivamente in prossimità dei minimi di metà giugno in area 32.500 punti.

Le quotazioni del DAX sono state protagoniste ieri di un bel rimbalzo. Pur avendo archiviato una giornata all’insegna delle vendite, l’indice di Francoforte è ripartito dai minimi di giornata grazie al sostegno offerto dai supporti dinamici espressi dalla trendline ottenuta con i low del 19 aprile e del 14 giugno. Il quadro di fondo tuttavia non è mutato, con un movimento direzionale che appare in vista. Solo la vittoria sulle solide resistenze statiche poste in area 18.800-18.900 punti darebbe impulsi rialzisti strutturali mentre in questa fase ritorni in area 18.400-18.450 punti possono essere valutati per la costruzione di strategie short.

Nuova battuta d’arresto ieri per l’S&P 500, con l’indice che ha subito un ulteriore deterioramento tecnico di breve dopo i segnali emersi nel corso delle ultime due settimane. In questa direzione si inserisce l’analisi dei massimi intraday di ieri, con i top che sono stati rigettati dalle resistenze statiche di area 5.530 punti. I massimi di ieri hanno inoltre completato il test del cambio di stato dei vecchi supporti dinamici espressi sul daily chart dalla trendline rialzista ottenuta con i low del 19 e 31 maggio. La linea di tendenza era capitolata il 24 luglio. Nel medio le quotazioni sembrano orientate verso area 5.330-5.350 punti.

In occasione dell’ultima puntata di “House of Trading – Le carte del mercato” Riccardo Designori ha proposto una strategia rialzista sul Bayer. L’operazione si è attivata ed è attualmente sul mercato. Per il rappresentante della squadra degli analisti la casa farmaceutica tedesca potrebbe vivere una seconda parte dell’anno all’insegna del recupero borsistico. Dopo aver subito un vero e proprio sell-off dalla primavera 2023 in avanti, il titolo da febbraio 2024 scambia all’interno di un trading range. Il doppio test dei minimi di area 25 euro avvenuto il 7 marzo e il 2 luglio, unitamente alla violazione al rialzo di questi giorni della trendline discendente ottenuta con i top dell’8 gennaio e del 14 maggio 2024 portano ad avere una view costruttiva su Bayer.