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Le quotazioni dei principali indici di Borsa USA ed europei hanno registrato una seduta caratterizzata da segni misti ieri. Oggi sarà una giornata importante per quanto riguarda la diffusione di dati macroeconomici di rilievo. In attesa degli eventi chiave della settimana (riunione di politica monetaria della Federal Reserve e i dati sul mercato del lavoro degli Stati Uniti), in mattinata gli investitori monitoreranno i dati sul Prodotto interno lordo dell’Eurozona e quelli dell’inflazione della Germania. Il PIL dell’Eurozona relativo al secondo trimestre è atteso in crescita dello 0,2% su base sequenziale, mentre l’inflazione tedesca è attesa stabile al 2,2% anno su anno (il dato armonizzato UE è visto in leggero calo: dal 2,5% al 2,4% a/a). I dati sui prezzi al consumo tedeschi potranno dare un primo indizio su quelli che saranno i dati dell’area euro, in ottica BCE, in agenda domani. Il CPI dell’Eurozona di luglio è atteso in flessione al 2,4% a/a dal 2,5%, mentre il dato core dal 2,9% al 2,8% anno su anno. Se confermate, le misurazioni saranno cruciali per la BCE, mentre l’istituto valuta un taglio dei tassi di interesse in occasione della riunione di settembre. In ogni caso, i salari rimangono una questione centrale, dato che un rallentamento di questi è considerato come una condizione necessaria affinché l’inflazione ritorni all’obiettivo del 2%. Fronte USA, gli operatori monitoreranno i dati dei posti vacanti JOLTS, in attesa del report di ADP e dei dati sull’occupazione del Bureau of Labor Statistics, ma anche la fiducia dei consumatori del Conference Board, dopo che il sentiment dell’Università del Michigan è sceso al minimo di 8 mesi a luglio.

Oggi gli operatori saranno concentrati su alcuni dati macroeconomici di rilievo riguardanti le principali economie dell’Eurozona e gli Stati Uniti. In mattinata, l’attenzione degli investitori sarà rivolta ai dati del PIL del secondo trimestre del 2024 dell’Italia, Germania e dell’Eurozona. Per l’area euro si attendono anche alcuni indicatori di fiducia (aziende e consumatori, luglio). Nel primo pomeriggio focus sull’inflazione della Germania (luglio). Per gli USA verranno difusi i dati dell’indice dei prezzi delle case (maggio), fiducia dei consumatori del Conference Board (luglio) e sui nuovi lavori JOLTS (giugno). Fronte trimestrali segnaliamo i conti di Microsoft, AMD e Pfizer.

Le azioni Banco BPM rimangono all’interno di una tendenza rialzista nel breve termine, in particolare dai minimi registrati a metà giugno in area 5,80 euro. Nel caso di ribassi, per i compratori sarà importante la difesa del supporto a 6 euro. Si potrebbe guardare al Bonus Cap con Barriera a 4,1944 euro e scadenza al 20/12/2024. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 10% con un livello Bonus a 119 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno violato al ribasso il supporto orizzontale a 76 dollari al barile. Un eventuale ritorno dei corsi sopra il livello precedentemente evidenziato potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di strategie long, che avrebbero come obiettivo area 78,80 dollari al barile. Un target molto più ambizioso potrebbe essere posto in prossimità della resistenza in area 83 dollari al barile. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 76 dollari potrebbero consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso il primo target potrebbe essere a 73,60 dollari e un secondo obiettivo a 71 dollari.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno evidenziato un netto segnale di debolezza ieri, con i corsi che hanno violato il supporto a 1,0850. Un eventuale recupero di questo livello potrebbe determinare una falsa rottura. In questo caso, strategie long avrebbero come primo obiettivo il livello tondo a 1,0900, mentre un target più ambizioso in area 1,0970. Lato ribassista, nuovi segnali di debolezza in prossimità del supporto violato potrebbero consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo di profitto area 1,0800 e un secondo target posto a 1,0715.

Le quotazioni del FTSE Mib continuano a evidenziare segnali di debolezza dopo il test della resistenza orizzontale a 34.040 punti. Nel caso di un proseguimento del ribasso, segnali di forza in area 33.300 punti potrebbero dare il via a strategie long. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere posto sulla resistenza a 34.040 punti, mentre un secondo target sui massimi segnati il 23 luglio in area 34.860 punti. Lato ribassista, nuovi segnali di inversione in zona 34.040 punti potrebbero consentire l’implementazione di posizioni short. In questo caso, il primo obiettivo dei venditori potrebbe essere a 33.300 punti e un secondo target a 33.000 punti.

Le quotazioni del future sul DAX hanno virato al ribasso dopo l’ennesimo test della resistenza statica a 18.620 punti. Nel caso di un proseguimento del ribasso, segnali di forza in area 18.330 punti potrebbero consentire l’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere posto a 18.620 punti, mentre un secondo target sui massimi di metà luglio a 18.930 punti. Lato ribassista, posizioni in vendita potrebbero essere valutate in caso di segnali di debolezza in area 18.620 punti. Il primo obiettivo potrebbe essere a 18.330 punti, mentre un secondo target sul supporto orizzontale a 18.210 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 hanno proseguito al rialzo in scia al rimbalzo registrato venerdì scorso. Segnali di forza in prossimità del livello orizzontale a 5.500 punti potrebbero permettere l’implementazione di strategie long in linea con la tendenza dominante. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere a 5.590 punti, mentre un target più ambizioso in area 5.720 punti. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in area 5.590 punti potrebbero dare il via a posizioni short. Il primo target dei venditori potrebbe essere posto a 5.500 punti, mentre un secondo obiettivo sul sostegno a 5.430 punti.