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Le quotazioni dei principali indici di Borsa USA ed europei hanno registrato una seduta caratterizzata da segni misti. Secondo i dati preliminari di giugno, l’inflazione dell’Eurozona ha rallentato al 2,5% a/a, in linea con le attese, tuttavia il dato core è rimasto stabile al 2,9% a/a, superiore alle stime al 2,8%. Le ultime letture hanno rafforzato la visione prudente della presidente della BCE, Christine Lagarde, che attende maggiori prove di un rallentamento dell’inflazione prima di un nuovo taglio dei tassi. Il prossimo taglio al costo del denaro dovrebbe essere valutato a settembre. Lagarde ha inoltre affermato che un atterraggio morbido non è ancora garantito. Nessuna fretta sui tassi anche per il governatore della Fed, Jerome Powell, che – sebbene abbia riconosciuto i progressi significativi compiuti dall’inflazione nell’avvicinarsi all’obiettivo del 2% - ha affermato che la Banca centrale vuole essere più sicura che l’inflazione stia tornando al target prima di iniziare a tagliare i tassi. Powell ha evidenziato che la Fed non si trova di fronte a una situazione in cui l’economia necessita aiuto, mentre il mercato del lavoro e la crescita rimangono forti. Oggi l’attenzione degli operatori sarà rivolta in particolare sugli Stati Uniti, per i dati dell’ISM dei servizi, occupazione ADP e sui verbali dell’ultima riunione di politica monetaria della Fed. L’ISM dei servizi è atteso in calo a 52,5 a giugno, da 53,8 di maggio, mentre la variazione dell’occupazione ADP è attesa a +156mila unità a giugno (152mila a maggio). Il report di ADP fornirà un primo indizio su quelli che saranno i dati sul mercato del lavoro che verranno diffusi venerdì.

Giornata ricca di dati macroeconomici quella odierna. Gli operatori monitoreranno gli indici PMI dei servizi e composito (giugno) delle principali economie dell’area euro, Gran Bretagna e degli Stati Uniti. Per l’Eurozona si attendono anche i prezzi alla produzione (maggio). Per gli USA focus anche sull’occupazione ADP (giugno), nuove richieste di sussidi di disoccupazione, bilancia commerciale (maggio), ordini di fabbrica (maggio), ordini di beni durevoli (maggio) e sull’ISM dei servizi (giugno). In serata verranno pubblicati i verbali dell’ultima riunione della Fed. Fronte Banche centrali, saranno diversi i funzionari della BCE a intervenire al Forum di Sintra.

Le azioni ENI rimangono all’interno di un trend rialzista nel brevissimo periodo, in particolare dai minimi registrati a metà giugno in area 13,50 euro. Nel caso di nuovi ribassi, per i compratori sarà importante la difesa del supporto a 14,13 euro. Si potrebbe guardare al Bonus Cap con Barriera a 12,1200 euro e scadenza al 20/12/2024. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 10% con un livello Bonus a 122 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno registrato un segnale di inversione dopo la falsa rottura della resistenza statica a 83,60 dollari al barile. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 80,20 dollari potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long, che avrebbero come obiettivo area 83,60 dollari. Un secondo target potrebbe essere posto in prossimità della resistenza a 86,20 dollari. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 83,60 dollari potrebbero consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso il primo target potrebbe essere a 81,80 dollari e un secondo obiettivo a 80,20 dollari.

Le quotazioni del future su EUR/USD stazionano in area 1,0780 dopo il rimbalzo registrato dal supporto a 1,0715. Segnali di forza in area 1,0750 potrebbero consentire l’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere sulla resistenza a 1,0840, mentre un target più ambizioso sul livello tondo a 1,0900. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in area 1,0840 potrebbero consentire l’implementazione di strategie short in linea con l’andamento di breve termine. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo di profitto area 1,0770 e un secondo target posto a 1,0715.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno effettuato l’ennesimo test del supporto a 33.300 punti, registrando un segnale di inversione. Nuovi segnali di forza da questo livello potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie di stampo long. Il primo obiettivo potrebbe essere sulla resistenza orizzontale a 34.040 punti, mentre un secondo target in zona 34.870 punti. Lato ribassista, nuovi segnali di debolezza in area 34.040 punti potrebbero consentire l’implementazione di posizioni short in linea con la tendenza in atto da metà maggio. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere a 32.800 punti e un secondo target a 32.470 punti.

Le quotazioni del future sul DAX si mantengono in area 18.380 punti dopo aver quasi raggiunto il supporto a 18.170 punti. Nel caso di un proseguimento del ribasso, segnali di forza in zona 18.250 punti potrebbero consentire l’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere posto sulla resistenza a 18.630 punti, mentre un secondo target sul livello tondo a 19.000 punti. Lato ribassista, posizioni in vendita potrebbero essere valutate in caso di segnali di debolezza sulla resistenza a 18.630 punti. In tal caso, il primo obiettivo potrebbe essere a 18.400 punti, mentre un secondo target a 18.170 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 hanno ripreso forza dal supporto a 5.520 punti, tornando in area 5.560 punti. Nuovi segnali di forza su questo sostegno potrebbero permettere l’implementazione di strategie long in linea con la tendenza dominante. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere posto a 5.600 punti, mentre un target più ambizioso in area 5.650 punti. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in area 5.600 punti potrebbero dare il via a posizioni short. In questo caso, il primo target dei venditori potrebbe essere a 5.500 punti, mentre un secondo obiettivo sul supporto statico a 5.430 punti.

Tra le strategie proposte da Enrico Lanati nell’ultima puntata di “House of Trading – Le carte del mercato”, compare una rossa su ENEL. La strategia del componente della squadra degli analisti ha come ingresso 6,60 euro, stop loss posizionato a 6,76 euro e obiettivo a 6,44 euro. Il Certificato selezionato per questo tipo di operatività è stato il Turbo Unlimited Short di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT1Y136 e leva finanziaria fissata al momento della trasmissione pari a 4,10x. Medio il livello di convinzione, pari a tre stelle su cinque. L’altra carta di Lanati è verde, una strategia long sul Technology Select Sector SPDR Fund, operazione che si aggiunge alle due strategie proposte da Jacopo Marini: due short, sull’oro e DAX.