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Le quotazioni dei principali indici di Borsa USA ed europei hanno registrato una seduta caratterizzata dai rialzi. Dai verbali dell’ultima riunione di politica monetaria della Federal Reserve è emerso che la crescita si sta gradualmente raffreddando, ma servono ulteriori informazioni prima di guadagnare la fiducia necessaria per un taglio dei tassi di interesse. Se l’inflazione resterà stabile ad alti livelli o se dovesse aumentare, potrebbe esserci bisogno di alzare i tassi. Fronte dati macro, negli Stati Uniti l’attività economica nel settore dei servizi si è contratta a giugno per la seconda volta negli ultimi tre mesi. L’ISM dei servizi si è attestato a 48,8 dal 53,8 di maggio. Gli analisti si aspettavano una flessione più contenuta a 52,5. Prima di aprile, il settore dei servizi era cresciuto per 15 mesi consecutivi, dopo una lettura di 49,2 nel dicembre 2022. Inoltre, la crescita dell’occupazione è diminuita a giugno, secondo il rapporto di ADP. Le aziende hanno aggiunto 150.000 posti di lavoro, al di sotto delle 157.000 di maggio e delle 160.000 stimate. “La crescita dei posti di lavoro è stata solida, ma non ampia”, ha dichiarato Nela Richardson, capo economista di ADP. Anche il ritmo degli aumenti salariali si è ridotto scendendo al 4,9% a/a, meno del 5% di maggio, registrando l’aumento più contenuto dall’agosto 2021. Il rapporto di ADP funge da precursore dei dati che il Bureau of Labor Statistics pubblica il primo venerdì del mese (domani). Il mercato si aspetta un rallentamento delle Non Farm Payrolls a giugno, +190mila rispetto alle 272mila di maggio. Il tasso di disoccupazione è atteso stabile al 4%, mentre i salari orari medi sono attesi in calo al 3,9% a/a dal 4,1%.

Giornata scarna di dati macroeconomici di rilievo quella odierna. Gli operatori attenderanno i verbali dell’ultima riunione di politica monetaria della BCE. Wall Street sarà chiusa per festività (Giorno dell’Indipendenza). In Gran Bretagna si terranno le elezioni generali. Fronte Banche centrali, segnaliamo gli interventi del capo economista della BCE Philip Lane e dei membri McCaul e Cipollone.

Le azioni UniCredit rimangono impostate al rialzo nel breve termine, in particolare dai minimi registrati a metà giugno in area 32,20 euro. Nel caso di nuovi ribassi, per i compratori sarà importante la difesa del supporto a 32,20 euro. Si potrebbe guardare al Bonus Cap con Barriera a 23,7370 euro e scadenza al 20/12/2024. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 7% con un livello Bonus a 112 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI si mantengono in prossimità della resistenza a 83,60 dollari, all’interno della tendenza rialzista di breve in atto da inizio giugno. Segnali di forza in area 83,60 dollari potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long, che avrebbero come obiettivo area 86,20 dollari. Un secondo target potrebbe essere posto in prossimità degli 88 dollari al barile. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in area 83,60 dollari potrebbero consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso il primo target potrebbe essere a 81,80 dollari e un secondo obiettivo sul sostegno a 80,20 dollari.

Le quotazioni del future su EUR/USD stazionano in area 1,0820 dopo la falsa rottura del livello orizzontale a 1,0840. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 1,0790 potrebbero consentire l’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere sulla resistenza a 1,0840, mentre un target più ambizioso sul livello tondo a 1,0900. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 1,0840 potrebbero consentire l’implementazione di strategie short in linea con l’andamento di breve termine. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo di profitto area 1,0770 e un secondo target posto a 1,0715.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno recuperato terreno, avvicinandosi nuovamente alla resistenza a 34.040 punti. Il superamento di quest’ultimo livello potrebbe dare il via a strategie long. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere sulla resistenza orizzontale a 34.870 punti, mentre un secondo target sui massimi di metà maggio in area 35.470 punti. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in area 34.040 punti potrebbero consentire l’implementazione di posizioni short in linea con la tendenza di breve termine. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere a 33.300 punti e un secondo target a 32.470 punti.

Le quotazioni del future sul DAX hanno ripreso forza, avvicinandosi nuovamente alla resistenza a 18.630 punti. Segnali di forza in zona 18.400 punti potrebbero consentire l’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere posto sulla resistenza a 18.630 punti, mentre un secondo target sul livello psicologico a 19.000 punti. Lato ribassista invece, posizioni in vendita potrebbero essere valutate in caso di segnali di debolezza sulla resistenza a 18.630 punti. In tal caso, il primo obiettivo potrebbe essere a 18.400 punti, mentre un secondo target sul supporto a 18.170 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 hanno proseguito al rialzo, avvicinandosi al livello tondo a 5.600 punti. In caso di ritracciamento, segnali di forza sul supporto a 5.520 punti potrebbero permettere l’implementazione di strategie long in linea con la tendenza dominante. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere posto a 5.600 punti, mentre un target più ambizioso in area 5.650 punti. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in area 5.600 punti potrebbero dare il via a posizioni short. In questo caso, il primo target dei venditori potrebbe essere a 5.500 punti, mentre un secondo obiettivo sul supporto a 5.430 punti.

Tra le strategie proposte da Stefano Serafini nell’ultima puntata di “House of Trading – Le carte del mercato”, compare una rossa sul cambio EUR/USD. La strategia del componente della squadra dei trader ha come ingresso 1,0800, stop loss posizionato a 1,0815 e obiettivo di profitto a 1,0749. Il Certificato selezionato per questo tipo di operatività è stato il Turbo Unlimited Short di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT1K226 e leva finanziaria fissata al momento della trasmissione pari a 10,78x. Alto il livello di convinzione, pari a quattro stelle su cinque. L’altra carta di Serafini è verde, una strategia long sul DAX, operazione che si aggiunge alle due strategie proposte da Nicola Para: due long, sul petrolio WTI e oro.