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Le quotazioni dei principali indici di Borsa USA ed europei hanno registrato una seduta caratterizzata dai rialzi. Oggi l’attenzione dei trader e degli investitori sarà rivolta ai dati dell’inflazione degli Stati Uniti relativi a giugno, le misurazioni più attese della settimana. L’indice dei prezzi al consumo statunitense è atteso in crescita del 3,1% anno su anno, in calo dal 3,3% registrato a maggio. Il dato core – che esclude le componenti volatili (alimentari ed energetici) – è atteso stabile al 3,4% su base annua. Le letture saranno attentamente monitorate dai funzionari della Federal Reserve, mentre la Banca centrale attende maggiori evidenze che l’inflazione si stia dirigendo verso l’obiettivo del 2%, prima di tagliare i tassi di interesse, come ribadito dallo stesso governatore Jerome Powell nelle sue audizioni al Congresso degli Stati Uniti. Secondo il CME FedWatch Tool, il mercato si aspetta comunque - con una probabilità di circa il 70% - un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base quest’anno, in occasione della riunione del FOMC di settembre. In Europa invece l’obiettivo d’inflazione al 2% dell’Eurotower non è lontano. Di recente Joachim Nagel, presidente della Bundesbank e membro della BCE, ha affermato che l’inflazione raggiungerà il target al più tardi entro la fine del prossimo anno. Per Nagel non c’è però un meccanismo automatico per ulteriori tagli dei tassi di interesse dopo la riduzione decisa nell’ultimo meeting della BCE a giugno. Le future decisioni saranno valutate riunione per riunione in base ai dati.

Oggi gli operatori di mercato saranno concentrati prevalentemente sugli Stati Uniti. Trader e investitori attendono i dati sull’inflazione relativi a giugno e le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione degli USA. In serata si terrà l’asta di Treasury a 30 anni. Fronte Banche centrali, segnaliamo l’intervento del componente della Federal Reserve Bostic. Guardando già alla giornata di domani, gli operatori concluderanno la settimana prestando attenzione ai dati dei prezzi alla produzione USA (giugno), fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan (luglio) e alle trimestrali di Citigroup, JPMorgan e Wells Fargo.

Le azioni ENI rimangono all’interno di una tendenza ribassista nel breve termine, in particolare dai massimi registrati a fine aprile in area 15,80 euro. Nel caso di ribassi, per i compratori sarà importante la difesa del supporto a 13,50 euro. Si potrebbe guardare al Bonus Cap con Barriera a 12,1200 euro e scadenza al 20/12/2024. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 14% con un livello Bonus a 122 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno riassorbito parte del recente ribasso, riportandosi in area 82,75 dollari al barile. Nel caso di un proseguimento del ribasso, segnali di forza sul supporto a 80,20 dollari potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long, che avrebbero come obiettivo area 83,60 dollari. Un secondo target potrebbe essere in prossimità della resistenza a 86,20 dollari al barile. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 83,60 dollari potrebbero consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso il primo target potrebbe essere a 81,80 dollari e un secondo obiettivo a 80,20 dollari.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno ripreso forza dopo il test del supporto orizzontale a 1,0840. Nuovi segnali di forza su questo livello di sostegno potrebbero consentire l’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere sul livello psicologico a 1,0900, mentre un target più ambizioso in area 1,0960. Lato ribassista, la violazione di 1,0840 potrebbe consentire l’implementazione di strategie short in linea con l’andamento in atto da inizio giugno. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo di profitto area 1,0770 e un secondo target posto a 1,0715.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno ripreso forza dal livello orizzontale a 34.040 punti, portandosi nuovamente in area 34.300 punti. Nuovi segnali di forza sul supporto a 34.040 punti potrebbero dare il via a strategie long. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere posto sulla resistenza a 34.870 punti, mentre un secondo target sui massimi segnati a metà maggio in area 35.470 punti. Lato ribassista, la violazione dei 34.040 punti potrebbe consentire l’implementazione di posizioni short in linea con la tendenza in atto da metà maggio. In questo caso, il primo obiettivo dei venditori potrebbe essere a 33.300 punti e un secondo target a 32.470 punti.

Le quotazioni del future sul DAX si mantengono in prossimità della resistenza orizzontale a 18.630 punti. Nel caso di ulteriori ribassi, segnali di forza in prossimità del supporto a 18.170 punti potrebbero consentire l’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere sulla resistenza a 18.630 punti, mentre un secondo target sul livello psicologico a 19.000 punti. Lato ribassista invece, posizioni in vendita potrebbero essere valutate in caso di segnali di debolezza in area 18.630 punti. Il primo obiettivo potrebbe essere a 18.370 punti, mentre un secondo target sul supporto a 18.170 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 rimangono impostate al rialzo dopo la violazione della resistenza che conta i massimi segnati il 20 e 28 giugno. In caso di ritracciamento, segnali di forza sul supporto in area 5.580 punti potrebbero permettere l’implementazione di strategie long in linea con la tendenza dominante. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere a 5.700 punti, mentre un target più ambizioso in area 5.750 punti. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 5.700 punti potrebbero dare il via a posizioni short. Il primo target dei venditori potrebbe essere a 5.580 punti, mentre un secondo obiettivo a 5.500 punti.

Tra le strategie proposte da Nicola Duranti nell’ultima puntata di “House of Trading – Le carte del mercato”, compare una rossa sul petrolio WTI. La strategia del componente della squadra dei trader ha come ingresso 81,40 dollari, stop loss posizionato a 83,56 dollari e obiettivo a 78,56 dollari. Il Certificato selezionato per questo tipo di operatività è stato il Turbo Unlimited Short di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT1U7V8 e leva finanziaria fissata al momento della trasmissione pari a 4,57x. Medio il livello di convinzione, pari a tre stelle su cinque. L’altra carta di Duranti è verde, una strategia long sul Bund, operazione che si aggiunge alle due strategie proposte da Giancarlo Prisco: due long, sull’oro e S&P 500.