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Le quotazioni dei principali indici di Borsa USA ed europei hanno registrato una seduta caratterizzata dalla debolezza. Wall Street ha aggiornato i massimi storici, con il Dow Jones che ha superato per la prima volta la barriera dei 40.000 punti, mentre permane la positività degli operatori in scia ai dati sull’inflazione USA che hanno rafforzano le ipotesi di un taglio dei tassi. Secondo il CME FedWatch Tool, il mercato è tornato a stimare su due tagli dei tassi da 25 pb da parte della Fed quest’anno, il primo atteso a settembre con una probabilità di circa il 70%. Fronte BCE gli esponenti dell’istituto hanno ribadito che un taglio dei tassi è ormai alle porte. Pablo Hernandez de Cos ha sottolineato che la BCE inizierà a tagliare i tassi a giugno: “Tutti gli indicatori puntano verso un primo taglio dei tassi a giugno, che sarebbe il nostro scenario principale, poiché sembra che potremmo già raggiungere il nostro obiettivo di inflazione al 2% entro la metà del 2025”. Medesima visione quella di Francois Villeroy de Galhau, il quale ha affermato che “dato che abbiamo sufficiente fiducia, molto probabilmente inizieremo a tagliare i tassi, senza dubbio durante la nostra riunione all’inizio di giugno”. Villeroy ha inoltre detto che l’economia dovrebbe riprendersi maggiormente il prossimo anno, mentre i costi di finanziamento più bassi stimolano gli investimenti e l’inflazione più lenta sostiene la spesa dei consumatori. Oggi verranno diffusi i dati finali di aprile dell’inflazione dell’Eurozona. Il CPI è atteso stabile al 2,4% a/a, mentre il dato core è atteso in calo dal 2,9% al 2,7% a/a.

Quest’ultima seduta di contrattazioni della settimana risulta scarna di dati macroeconomici di rilievo. Gli operatori saranno concentrati su alcuni dati riguardanti l’Eurozona e gli Stati Uniti. Per l’Eurozona si attendono i dati dell’inflazione di aprile (finali), mentre per gli USA verrà diffuso il Leading Index elaborato dal Conference Board (aprile). Fronte Banche centrali segnaliamo gli interventi di de Guindos, Vasle, Vujciv, Holzmann, Kazaks (BCE) e Waller (Fed).

Il titolo ENI rimane all’interno di una fase laterale in atto da settembre 2023, che vede come supporto la zona compresa tra i 14,23 e i 14 euro e come resistenza i 15,66 euro. Per i compratori sarà importante la difesa del sostegno a 14 euro. Si potrebbe guardare al Bonus Cap con Barriera a 12,1200 euro e scadenza al 20/12/2024. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 10% con un livello Bonus a 122 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI si mantengono all’interno di un’area di consolidamento a 79 dollari al barile, dopo il rimbalzo effettuato dal supporto orizzontale a 76,40 dollari. Segnali di forza su questo livello potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long. Posizioni in acquisto avrebbero come primo obiettivo area 80,20 dollari e secondo target a 84 dollari. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 80,20 dollari potrebbero dare il via a strategie short in linea con la tendenza in atto da inizio aprile. In questo caso il primo target potrebbe essere posto a 76,40 dollari, mentre un secondo obiettivo a 75,80 dollari al barile.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno mostrato i primi segnali di debolezza in area 1,0900, dopo alcune sedute rialziste. Segnali di debolezza in area 1,0900 potrebbero consentire l’implementazione di strategie short in linea con la tendenza in atto da dicembre scorso. In questo caso, l’obiettivo dei venditori potrebbe essere posto sul livello tondo a 1,0800. Lato rialzista invece, segnali di forza da quest’ultimo livello potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long. In questo caso, posizioni in acquisto avrebbero come primo obiettivo di profitto area 1,0850 e secondo target posto sul livello psicologico a 1,0900.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno raggiunto area 35.400 punti, evidenziando il primo segnale di incertezza. In caso di ritracciamento, segnali di forza sul supporto statico a 34.900 punti potrebbero consentire l’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere localizzato in area 35.200 punti, mentre un target più ambizioso a 35.400 punti. Lato ribassista invece, un ritorno delle quotazioni sotto i 34.900 punti potrebbe consentire l’implementazione di posizioni short che avrebbero come primo obiettivo di profitto area 34.540 punti e secondo target sul livello tondo e psicologico a 34.000 punti.

Le quotazioni del future sul DAX hanno virato al ribasso dopo il test di area 19.000 punti. Nel caso dovesse proseguire il movimento ribassista, segnali di forza in area 18.600 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long in linea con la tendenza dominante. Il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere a 18.830 punti, mentre un target più ambizioso a 19.000 punti. Lato ribassista, segnali di debolezza in zona 18.830 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di posizioni short. In questo caso, il primo obiettivo dei venditori potrebbe essere a 18.600 punti, mentre un secondo target a 18.440 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 hanno evidenziato il primo segnale di debolezza dopo il test della resistenza statica a 5.330 punti. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 5.220 punti potrebbero permettere l’implementazione di strategie di stampo long. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere localizzato a 5.330 punti, mentre un target più ambizioso in area 5.400 punti. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in area 5.330 punti potrebbero dare il via a posizioni short. In questo caso, il primo target dei venditori potrebbe essere localizzato a 5.220 punti e un secondo obiettivo sul supporto a 5.150 punti.

Tra le strategie proposte da Tony Cioli Puviani nell’ultima puntata di “House of Trading – Le carte del mercato”, compare una verde sul DAX. La strategia del componente della squadra dei trader ha come ingresso 18.635 punti, stop loss posizionato a 18.520 punti e obiettivo di profitto a 18.770 punti. Il Certificato selezionato per questo tipo di operatività è stato il Turbo Unlimited Long di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT1IKE5 e leva finanziaria fissata al momento della trasmissione pari a 4,66x. Alto il livello di convinzione, pari a quattro stelle su cinque. L’altra carta di Puviani è rossa, una strategia short sul Bund, operazione che si aggiunge alle due strategie di Nicola Para: due long, sul petrolio WTI ed EUR/USD.