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Le quotazioni dei principali indici di Borsa USA ed europei hanno registrato una seduta caratterizzata da segni misti venerdì. Questa settimana gli investitori attenderanno i verbali dell’ultima riunione della Fed, in cerca di indizi sulle prossime mosse di politica monetaria. Intanto, diversi funzionari hanno dichiarato che la Fed dovrebbe mantenere i tassi elevati per un periodo più lungo, in attesa di ulteriori prove che la crescita dell’inflazione si stia raffreddando. Secondo il CME FedWatch Tool, il mercato di aspetta due tagli dei tassi da 25 punti base quest’anno, il primo atteso a settembre con una probabilità del 65%. I presidenti della Fed di Cleveland, di New York e di Richmond, rispettivamente Mester, Williams e Barkin hanno affermato che potrebbe volerci più tempo perché l’inflazione raggiunga l’obiettivo del 2%. Lo stesso numero uno della Fed, Jerome Powell, la scorsa settimana ha detto che sarà necessaria pazienza per “lasciare che la politica restrittiva faccia il suo lavoro”. I membri del FOMC si incontreranno di nuovo l’11-12 giugno. Fronte BCE, il membro del Consiglio direttivo Isabel Schnabel ha lanciato un avvertimento riguardo all’attuazione di tagli consecutivi dei tassi di interesse. Sebbene una riduzione del costo del denaro pare ormai certa a giugno, “basandosi sui dati attuali, un taglio dei tassi a luglio non sembra giustificato”, ha spiegato. “Dovremmo seguire un approccio cauto e dovremmo darci abbastanza tempo per vedere cosa sta succedendo”, ha detto Schnabel.

Questa prima seduta di contrattazioni della settimana risulta priva di dati macroeconomici di rilievo. Lato Banche centrali segnaliamo gli interventi dei componenti della Federal Reserve Bostic, Waller, Jefferson e Barr. Guardando all’intera settimana, gli operatori monitoreranno con attenzione i verbali dell’ultima riunione di politica monetaria della Federal Reserve, in agenda mercoledì alle ore 20:00 italiane, e gli indici PMI delle principali economie della zona euro e degli Stati Uniti che verranno rilasciati giovedì, giorno in cui verrà diffuso anche il dato sui salari negoziati della BCE. Lato trimestrali, focus sui conti di NVIDIA (mercoledì).

Il titolo Ferrari rimane all’interno di una fase laterale in atto da fine febbraio, che vede come supporto la zona compresa tra i 380 e i 370 euro e come resistenza area 397-410 euro. Per i compratori sarà importante la difesa dei 370 euro. Si potrebbe guardare al Bonus Cap con Barriera a 319,3600 euro e scadenza al 20/06/2025. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 13% con un livello Bonus a 118 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno proseguito al rialzo fino al test della linea di tendenza discendente che conta i massimi segnati il 12 e il 26 aprile, ora transitante a 79,80 dollari. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 78 dollari potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long. Posizioni in acquisto avrebbero come primo obiettivo area 80,20 dollari e secondo target a 84 dollari. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 80 dollari potrebbero dare il via a strategie short. In questo caso il primo target potrebbe essere posto a 77,20 dollari, mentre un secondo obiettivo a 76,40 dollari al barile.

Le quotazioni del future su EUR/USD si mantengono in area 1,0890 dopo la violazione della linea di tendenza discendente che collega i massimi segnati il 28 dicembre 2023 e l’8 marzo 2024. Segnali di forza in area 1,0850 potrebbero consentire l’implementazione di strategie long in linea con la tendenza di breve termine. In questo caso, l’obiettivo dei compratori potrebbe essere posto in area 1,0980. Lato ribassista, un ritorno delle quotazioni sotto 1,0830 potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di strategie short. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo area 1,0750 e secondo target a 1,0670.

Le quotazioni del FTSE Mib si mantengono in area 35.400 punti, evidenziando incertezza. In caso di ritracciamento, segnali di forza sul supporto orizzontale a 34.900 punti potrebbero consentire l’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere localizzato in area 35.200 punti, mentre un target più ambizioso in zona 35.400 punti. Lato ribassista invece, un ritorno delle quotazioni sotto i 34.900 punti potrebbe consentire l’implementazione di posizioni short che avrebbero come primo obiettivo di profitto area 34.540 punti e secondo target sul livello psicologico a 34.000 punti.

Le quotazioni del future sul DAX si mantengono presso il livello orizzontale a 18.840 punti, dopo il rimbalzo registrato venerdì. Nel caso di ribassi, segnali di forza in area 18.650 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long in linea con la tendenza dominante. Il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere a 18.840 punti, mentre un target più ambizioso a 19.000 punti. Lato ribassista, segnali di debolezza in zona 18.840 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di posizioni short. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere a 18.600 punti, mentre un secondo target a 18.440 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 stazionano sulla resistenza orizzontale a 5.330 punti, dopo il segnale di inversione registrato giovedì. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 5.220 punti potrebbero permettere l’implementazione di strategie di stampo long. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere localizzato a 5.330 punti, mentre un target più ambizioso in area 5.400 punti. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 5.330 punti potrebbero dare il via a posizioni short. In questo caso, il primo target dei venditori potrebbe essere localizzato a 5.220 punti e un secondo obiettivo sul supporto a 5.150 punti.

Tra le strategie proposte da Tony Cioli Puviani nell’ultima puntata di “House of Trading – Le carte del mercato”, compare una verde sul DAX. La strategia del componente della squadra dei trader ha come ingresso 18.635 punti, stop loss posizionato a 18.520 punti e obiettivo di profitto a 18.770 punti. Il Certificato selezionato per questo tipo di operatività è stato il Turbo Unlimited Long di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT1IKE5 e leva finanziaria fissata al momento della trasmissione pari a 4,66x. Alto il livello di convinzione, pari a quattro stelle su cinque. L’altra carta di Puviani è rossa, una strategia short sul Bund, operazione che si aggiunge alle due strategie di Nicola Para: due long, sul petrolio WTI ed EUR/USD.