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Le quotazioni dei principali indici di Borsa USA ed europei hanno registrato una seduta caratterizzata da segni misti, in una giornata priva di dati macro importanti. Mentre il NASDAQ 100 e il Dow Jones hanno aggiornato i massimi storici prima di ripiegare, il FTSE Mib è stato penalizzato dallo stacco di numerosi dividendi. Domani gli investitori attenderanno i verbali dell’ultima riunione della Fed in cerca di indizi sulle prossime mosse di politica monetaria. La scorsa settimana diversi funzionari hanno dichiarato che la Fed dovrebbe mantenere i tassi elevati per un periodo più lungo, in attesa di ulteriori prove che l’inflazione si stia raffreddando. Secondo il CME FedWatch Tool, il mercato di aspetta due tagli dei tassi da 25 pb da parte della Fed quest’anno, il primo atteso a settembre con una probabilità del 62%. Domani il mercato monitorerà anche i risultati trimestrali di NVIDIA, mentre permane l’interesse delle big tech e degli investitori sul tema dell’IA. Fronte dati macro, giovedì sarà una giornata ricca di misurazioni, in particolare degli indici PMI delle principali economie dell’area euro e degli Stati Uniti. Inoltre, l’attenzione degli operatori sarà rivolta al dato sui salari negoziati della BCE, una metrica attentamente monitorata dall’istituto per le aspettative d’inflazione. La scorsa settimana il vicepresidente della BCE, Luis de Guindos, ha evidenziato che nonostante la decelerazione della crescita salariale, da oltre il 5% a circa il 4%, la BCE non può pianificare tagli dei tassi a causa dell’alta incertezza. Il mercato si aspetta un taglio dei tassi a giugno, come ribadito dagli stessi funzionari, ma quello che succederà dopo non è chiaro.

Giornata priva di dati macroeconomici di rilievo quella odierna. Per l’Eurozona verrà diffuso il dato sulla bilancia commerciale di marzo. Fronte Banche centrali segnaliamo i discorsi della presidente della BCE, Christine Lagarde, e dei componenti della Federal Reserve Waller, Barkin, Williams, Bostic e Barr. Guardando all’intera settimana, gli operatori monitoreranno i verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve, in agenda domani, e gli indici PMI delle principali economie della zona euro e degli USA che verranno rilasciati giovedì, giorno in cui verrà diffuso anche il dato sui salari negoziati della BCE. Lato trimestrali, focus sui conti di NVIDIA (domani).

Il titolo Stellantis rimane all’interno di un trend ribassista dai massimi segnati il 26 marzo in area 27 euro. Nel breve termine, per i compratori sarà importante la difesa del supporto a 19,15 euro, livello dal quale si potrebbe assistere a un rimbalzo. Si potrebbe guardare al Bonus Cap con Barriera a 15,9960 euro e scadenza al 20/12/2024. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 15% con un livello Bonus a 106 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno virato al ribasso dopo il test della linea di tendenza discendente che conta i massimi segnati il 12 e il 26 aprile e della resistenza a 80,20 dollari. Nel caso di un proseguimento del ribasso, segnali di forza in area 77,50 dollari potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long. Posizioni in acquisto avrebbero come primo obiettivo area 80,20 dollari e secondo target a 84 dollari. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 80 dollari potrebbero dare il via a strategie short. In questo caso il primo target potrebbe essere posto a 77,50 dollari, mentre un secondo obiettivo a 76,40 dollari al barile.

Le quotazioni del future su EUR/USD si mantengono in area 1,0870 dopo la violazione della linea di tendenza discendente che collega i massimi segnati il 28 dicembre 2023 e l’8 marzo 2024. Segnali di forza in area 1,0850 potrebbero consentire l’implementazione di strategie long in linea con la tendenza di breve termine. In questo caso, l’obiettivo dei compratori potrebbe essere posto in area 1,0980. Lato ribassista, un ritorno delle quotazioni sotto 1,0830 potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di strategie short. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo area 1,0750 e secondo target a 1,0670.

Le quotazioni del FTSE Mib si sono riportate sotto il livello orizzontale a 34.900 punti a causa dello stacco dei dividendi di numerose big cap. Segnali di forza sul supporto statico a 34.540 punti potrebbero consentire l’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere localizzato in area 34.900 punti, mentre un target più ambizioso sui massimi a 35.400 punti. Lato ribassista, un ritorno delle quotazioni sotto i 34.540 punti potrebbe consentire l’implementazione di posizioni short che avrebbero come primo obiettivo di profitto area 34.000 punti e secondo target sul sostegno a 33.550 punti.

Le quotazioni del future sul DAX si mantengono in prossimità del livello orizzontale a 18.840 punti, mostrando incertezza. Nel caso di ribassi, segnali di forza in area 18.650 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long in linea con la tendenza dominante. Il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere a 18.840 punti, mentre un target più ambizioso a 19.000 punti. Lato ribassista, segnali di debolezza in zona 18.840 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di posizioni short. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere a 18.600 punti, mentre un secondo target a 18.440 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 stazionano sulla resistenza orizzontale a 5.330 punti, mostrando incertezza. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 5.220 punti potrebbero permettere l’implementazione di strategie di stampo long. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere localizzato a 5.330 punti, mentre un target più ambizioso in area 5.400 punti. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 5.330 punti potrebbero dare il via a posizioni short. In questo caso, il primo target dei venditori potrebbe essere localizzato a 5.220 punti e un secondo obiettivo sul supporto a 5.150 punti.

Tra le strategie proposte da Nicola Para nell’ultima puntata di “House of Trading – Le carte del mercato”, compare una verde sul petrolio WTI. La strategia del componente della squadra dei trader ha come ingresso 77,80 dollari, stop loss posizionato a 76,60 dollari e obiettivo di profitto a 79 dollari al barile. Il Certificato selezionato per questo tipo di operatività è stato il Turbo Unlimited Long di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT1KRO5 e leva finanziaria fissata al momento della trasmissione pari a 3,38x. Medio il livello di convinzione, pari a tre stelle su cinque. L’altra carta di Para è verde, una strategia long su EUR/USD, operazione che si aggiunge alle due strategie di Puviani: uno short sul Bund e un long sul DAX.