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Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta caratterizzata dai rialzi. A catalizzare l’attenzione dei trader e degli investitori oggi sarà la riunione di politica monetaria della Federal Reserve e la conseguente conferenza stampa del presidente Jerome Powell, in agenda alle 19:30 ora italiana. Il mercato si aspetta un nulla di fatto sui tassi di interesse in questo meeting, dunque il focus degli operatori sarà rivolto prevalentemente alle parole di Powell durante la conferenza stampa. Gli investitori cercheranno indizi sul futuro della politica monetaria, in particolare sulla data di inizio dei tagli del costo del denaro. Gli ultimi dati del CPI e PPI, che si sono dimostrati ancora resilienti, potrebbero aver compromesso la narrativa generale di un graduale indebolimento delle pressioni inflazionistiche. Ad oggi, secondo il CME FedWatch Tool, il mercato si aspetta il primo taglio dei tassi da 25 punti base in occasione del meeting del FOMC di giugno o luglio, con una probabilità rispettivamente di circa il 60% e 77%. Gli operatori monitoreranno con attenzione le proiezioni economiche allegate per individuare eventuali aggiornamenti alle previsioni per l’intero anno. Il mercato vorrebbe anche sapere il ritmo del tapering e le dimensioni previste del bilancio della Fed quando il Quantitative Tightening sarà terminato. Fronte BCE, ieri il vicepresidente Luis de Guindos ha affermato che l’istituto a giugno sarà in grado di discutere di un primo taglio dei tassi di interesse, quando l’Eurotower avrà anche le nuove proiezioni e i più recenti dati sui salari.

Oggi gli operatori saranno concentrati prevalentemente sulla riunione di politica monetaria della Federal Reserve e sulla successiva conferenza stampa del governatore Jerome Powell. Fronte dati macroeconomici gli operatori monitoreranno la produzione industriale dell’Italia (gennaio), la fiducia dei consumatori dell’Eurozona (marzo) e sui dati comunicati dall’EIA sulle scorte e la produzione di greggio degli Stati Uniti. Lato BCE, segnaliamo gli interventi della presidente Christine Lagarde e dei membri Lane, De Cos, Schnabel, Holzmann e Nagel.

I prezzi del titolo ENI rimangono all’interno di una struttura laterale- ribassista da ottobre 2023, che vede come base l’area di supporto a 14,20 euro. Il quadro grafico rimarrà costruttivo nel breve termine fino a quando sarà difeso questo sostegno. Si potrebbe guardare al Bonus Cap con Barriera a 12,1200 euro e scadenza al 20/12/2024. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 12% con un livello Bonus a 122 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno proseguito al rialzo, fino a raggiungere area 82,70 dollari al barile. In caso di ritracciamento, segnali di forza sul supporto a 80,30 dollari potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long, che avrebbero come primo obiettivo area 83,25 dollari e secondo target a 84 dollari. Lato ribassista, un ritorno delle quotazioni sotto gli 80 dollari potrebbe dare il via a strategie short. Il primo obiettivo di profitto potrebbe essere a 76,30 dollari, mentre un secondo target in area 73,70 dollari, dove transita la linea di tendenza che collega i minimi registrati il 13 dicembre e il 3 gennaio.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno proseguito al ribasso fino al test del supporto orizzontale a 1,0887. Eventuali segnali di forza in questa zona potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie di stampo long. In questo caso, l’obiettivo dei compratori potrebbe essere localizzato sulla resistenza a 1,0940. Nuovi segnali di debolezza su quest’ultimo livello invece potrebbero consentire l’implementazione di strategie short in linea con la tendenza ribassista di più ampio respiro. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo di profitto area 1,0887 e secondo target posto a 1,0845.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno ripreso la via del rialzo, fino a raggiungere area 34.260 punti. La tendenza al momento rimane evidentemente impostata al rialzo. In caso di ritracciamento, segnali di forza sul supporto a 33.520 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long in linea con l’andamento sottostante. Il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere posto a 34.100 punti, mentre un target più ambizioso a 34.400 punti. Lato ribassista, la rottura del sostegno a 33.500 punti potrebbe consentire l’implementazione di posizioni in vendita che avrebbero come primo obiettivo area 33.100 punti e secondo target a 32.700 punti.

Le quotazioni del future sul DAX rimangono al’interno dell’area di consolidamento che vede come resistenza area 18.260 punti. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 18.000-17.925 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie di stampo long in linea con la tendenza rialzista. Il primo obiettivo potrebbe essere posto a 18.260 punti, mentre un target più ambizioso a 18.400 punti. Lato ribassista invece, un ritorno sotto i 17.925 punti potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di posizioni short. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere a 17.600 punti, mentre un secondo target a 17.400 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 stazionano in area 5.200 punti, all’interno dell’area di consolidamento compresa tra 5.260-5.170 punti. In caso di ritracciamento, segnali di forza in zona 5.125 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long. Il primo obiettivo potrebbe essere localizzato a 5.220 punti, mentre un target più ambizioso in area 5.260 punti. Lato ribassista invece, la violazione del sostegno orizzontale a 5.125 punti potrebbe dare il via a posizioni di stampo short. In questo caso il primo target dei venditori potrebbe essere localizzato a 5.080 punti e un secondo obiettivo sul livello tondo a 5.000 punti.

Tra le strategie proposte da Riccardo Designori nell’ultima puntata di “House of Trading – Le carte del mercato”, compare una verde sul petrolio WTI. La strategia del componente della squadra degli analisti ha come ingresso 82,35 dollari, stop loss a 80,15 dollari e obiettivo di profitto a 89,85 dollari. Il Certificato selezionato per questo tipo di operatività è stato il Mini Long di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT20ML3 e leva finanziaria fissata al momento della trasmissione pari a 3,76x. Medio il livello di convinzione, pari a tre stelle su cinque. L’altra carta di Designori è verde, una strategia long su Pfizer, trade che si aggiunge alle due strategie di Giovanni Picone: una strategia long su AMD e una short su S&P 500.