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Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta caratterizzata dai rialzi. Come da attese, la Fed ha mantenuto i tassi di interesse al range 5,25%-5,5%. I funzionari hanno previsto tre tagli da 25 punti base entro la fine del 2024. I dot plot indicano tre tagli nel 2025 – uno in meno rispetto all’aggiornamento di dicembre - altre tre riduzioni nel 2026 e altre due in futuro, quando i tassi si stabilizzeranno intorno al 2,6%, vicino a ciò che i politici stimano essere il tasso neutrale. La Fed ha rivisto al rialzo le stime sul PIL di quest’anno a un tasso annualizzato del 2,1%, in aumento rispetto alla stima dell’1,4% di dicembre. L’inflazione è vista al 2,4% nel 2024 (invariata), al 2,2% nel 2025 (dal 2,1%) e al 2% nel 2026. Il dato core è atteso al 2,6% quest’anno dal 2,4% indicato a dicembre, al 2,2% nel 2025 e al 2% nel 2026 (invariata). I recenti dati sull’inflazione più elevati non hanno cambiato la tendenza generale al ribasso, ha detto Powell, ribadendo la visione di una graduale riduzione verso il target del 2%. Inoltre, la continua forza nel mercato del lavoro non sarebbe un motivo per evitare di tagliare i tassi. La Fed non ha ancora preso una decisione su come modificare il ritmo della riduzione del bilancio, ma Powell ha evidenziato che un aggiustamento non è lontano. Oggi è il turno della BoE, che dovrebbe mantenere i tassi al 5,25%. L’inflazione ha registrato un +0,6% m/m a febbraio, inferiore allo 0,7% atteso. Su base annua, il CPI ha mostrato un +3,4%, al di sotto del 3,5% atteso e in calo dal 4% di gennaio. L’inflazione core si è attestata al 4,5% a/a, contro le stime al 4,6% e al 5,1% precedente.

Oggi gli operatori saranno concentrati su alcuni dati macroeconomici di rilievo riguardanti le principali economie dell’Eurozona e gli Stati Uniti. L’attenzione degli investitori sarà rivolta agli indici PMI (manifatturiero, servizi e composito) di marzo e sulla riunione di politica monetaria della Bank of England. Fronte BCE si attende il bollettino economico mensile. Per quanto riguarda gli USA, focus anche sull’indice manifatturiero della Fed di Philadelphia (marzo), nuove richieste di sussidi di disoccupazione, Leading Index (febbraio) e sulle vendite di case esistenti (febbraio).

I prezzi del titolo UniCredit proseguono al rialzo, mantenendosi in prossimità dei 34 euro per azione. Nel caso dovesse verificarsi un ritracciamento, per i compratori sarà importante la difesa del livello tondo a 30 euro. In questo quadro, si potrebbe guardare al Certificato Bonus Cap con Barriera a 18,2520 euro e scadenza al 20/12/2024. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 5% con un livello Bonus a 140 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno virato al ribasso, fino a testare area 81 dollari al barile. Nel caso di un proseguimento del ritracciamento, segnali di forza sul supporto a 80,30 dollari potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long, che avrebbero come primo obiettivo area 83,20 dollari e secondo target a 84 dollari. Lato ribassista, un ritorno delle quotazioni sotto gli 80 dollari potrebbe dare il via a strategie short. Il primo obiettivo di profitto potrebbe essere a 76,30 dollari, mentre un secondo target in area 73,90 dollari, dove transita la linea di tendenza che collega i minimi registrati il 13 dicembre e il 3 gennaio.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno effettuato un rimbalzo dopo il test del supporto orizzontale a 1,0890. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 1,0940 potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long. In questo caso, l’obiettivo dei compratori potrebbe essere localizzato sulla resistenza a 1,1020. Segnali di debolezza su quest’ultimo livello invece potrebbero consentire l’implementazione di strategie short in linea con la tendenza ribassista di più ampio respiro. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo di profitto area 1,0940 e secondo target posto a 1,0890.

Le quotazioni del FTSE Mib proseguono al rialzo e sembrano mirare ad area 34.500 punti. La tendenza rimane evidentemente impostata al rialzo, favorendo l’implementazione di strategie long. Segnali di forza in zona 34.140 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long in linea con l’andamento sottostante. Il primo obiettivo potrebbe essere posto a 34.500 punti, mentre un target più ambizioso a 34.800 punti. Lato ribassista, la rottura del sostegno a 34.140 punti potrebbe consentire l’implementazione di posizioni short che avrebbero come primo obiettivo area 33.500 punti e secondo target a 33.000 punti.

Le quotazioni del future sul DAX hanno superato la resistenza orizzontale a 18.325 punti e sembrano mirare al prossimo livello tondo a 18.600 punti. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 18.320 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long in linea con la tendenza rialzista. Il primo obiettivo di profitto potrebbe essere localizzato a 18.500 punti, mentre un target più ambizioso a 18.600 punti. Lato ribassista, un ritorno sotto i 18.200 punti potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di posizioni short. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere a 17.900 punti, mentre un secondo target a 17.700 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 hanno superato con forza la resistenza statica a 5.260 punti, portandosi in area 5.300 punti. In caso di ritracciamento, segnali di forza in zona 5.260 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long. Il primo obiettivo potrebbe essere localizzato a 5.350 punti, mentre un target più ambizioso in area 5.400 punti. Lato ribassista, la violazione del sostegno orizzontale a 5.260 punti potrebbe dare il via a posizioni di stampo short. In questo caso il primo target dei venditori potrebbe essere localizzato a 5.180 punti e un secondo obiettivo sul supporto a 5.125 punti.

Tra le strategie proposte da Giancarlo Prisco nell’ultima puntata di “House of Trading – Le carte del mercato”, compare una rossa sull’oro. La strategia del componente della squadra dei trader ha come ingresso 2.150 dollari, stop loss a 2.170 dollari e obiettivo di profitto a 2.130 dollari l’oncia. Il Certificato selezionato per questo tipo di operatività è stato il Turbo Unlimited Short di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT1OVX0 e leva finanziaria fissata al momento della trasmissione pari a 4,54x. Alto il livello di convinzione, pari a quattro stelle su cinque. L’altra carta di Prisco è rossa, una strategia short sul NASDAQ 100, trade che si aggiunge alle due strategie di Nicola Para: due operazioni long, sul petrolio WTI e sul Bund.